Sono 23 gli spettacoli che tra produzioni, coproduzioni e ospitalità compongono la ricca programmazione della Stagione 2022/2023 del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, presieduto da Federico Cafiero de Raho e diretto da Roberto Andò.
Presentata con il titolo Un altro mondo è possibile, la Stagione si presenta come un unico percorso distribuito nei due cartelloni che da ottobre 2022 a maggio 2023 si succederanno sui palcoscenici dei teatri Mercadante con 12 spettacoli, e San Ferdinando con 11 spettacoli.
A questi, come sempre, si aggiungeranno il cartellone del Ridotto del Mercadante e i progetti e le iniziative destinati alle giovani generazioni e al territorio.
Il Presidente Federico Cafiero De Raho sottolinea come «le tante proposte che andranno in scena ai teatri Mercadante e San Ferdinando tracciano un programma non soltanto prestigioso per i nomi e per i titoli messi in campo ma molto impegnativo dal punto di vista produttivo e organizzativo, impreziosito dai diversi, importanti progetti di formazione destinati alle nuove generazioni e ai territori».
«La nuova stagione del Teatro Nazionale di Napoli – scrive il direttore Roberto Andò nella presentazione – si apre all’insegna di un romanzo-totem della letteratura italiana: Ferito a morte...». «Questa scelta del romanzesco come tonalità privilegiata per intercettare la contemporaneità – continua il Direttore – è la linea che caratterizza le altre produzioni previste in questa Stagione per la quale abbiamo scelto come frase chiave Un altro mondo è possibile, a evidenziare la grande promessa del teatro in ogni tempo».
L’apertura della Stagione sarà al Teatro Mercadante con la prima assoluta, mercoledì 19 ottobre 2022, e repliche fino al 30 ottobre, di Ferito a morte, il romanzo cult di Raffaele La Capria del 1961, Premio Strega dello stesso anno, nell’adattamento di Emanuele Trevi, interpretato da Roberto De Francesco, Gea Martire, Paolo Mazzarelli, Andrea Renzi e altri 10 attori in via di definizione.
Lo spettacolo è prodotto da Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival, Emila Romagna Teatro Fondazione–Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale.
Tra gli appuntamenti salienti della Stagione – il cui programma dettagliato con tutte la date, i titoli, gli autori e i protagonisti è allegato in cartella – segnaliamo i nomi di Enzo Moscato che il 15 novembre debutterà con Libidine violenta, suoi testo e regia, in scena fino a domenica 20 novembre; di Antonio Capuano, autore e regista di T&P. Totò e Peppino, omaggio a Samuel Beckett, ospite del cartellone del Mercadante da mercoledì 16 a domenica 27 novembre. Proseguendo lungo i sentieri più votati alla contemporaneità che si misura con la propria tradizione, certamente si colloca lo spettacolo Scalo marittimo, l’atto unico del 1918 di Raffaele Viviani che il regista Giuseppe Miale di Mauro affronta insieme a Mario Tronco per la direzione musicale e il coro dell'Orchestra di Piazza Vittorio, affidando la recitazione a Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, ai quali si affiancheranno altri attori in via di definizione. Ancora tra i tanti artisti di riferimento dello Stabile ritroviamo Arturo Cirillo, alle prese con il Cyrano de Bergerac in marzo al Mercadante; Lino Musella che torna a gran richiesta col suo Tavola tavola, chiodo chiodo, tratto da documenti e carteggi privati di Eduardo De Filippo; così come per altri “versi” il talentuoso Mauro Gioia che in coppia con il regista Francesco Saponaro affrontano l’universo delle canzoni di Pier Paolo Pasolini in Cado sempre dalle nuvole – Cantare Pasolini; e, ancora, Valeria Parrella autrice di Il segreto del talento (Le gazze ladre), su musica e regia di Paolo Coletta, interpretato da Licia Maglietta e Elisabetta Valgoj.
Così come si segnala il ritorno di personalità come Armando Pugliese che firma la regia del testo di Roberto Alajmo La compagnia del sonno; Pippo Delbono, che torna dopo anni al Mercadante col suo recente La gioia; Elio De Capitani, con La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman; Emma Dante, di nuovo presente in Stagione con l’emozionante, struggente Misericordia, di cui firma testo e regia; Davide Enia che dopo i venti anni dal debutto, ritorna con una seconda edizione di Italia – Brasile 3 a 2. Il ritorno, appunto.
Ma naturalmente i cartelloni del Mercadante e del San Ferdinando annunciano allestimenti di grande prestigio e interesse come Il crogiuolo, il dramma di Arthur Miller del 1953 con la regia di Filippo Dini, che ne è anche interprete insieme ad altri attori in via di definizione; il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes Saavedra, con protagonista Alessio Boni; la singolare performance Un’ultima cosa, cinque invettive, sette donne e un funerale, scritta e interpretata da Concita De Gregorio con la regia di Teresa Ludovico.
Ma non possiamo non citare anche grandi classici come Otello, nella traduzione e la drammaturgia di Letizia Russo con la regia di Andrea Baracco, L’arte della commedia di Eduardo De Filippo nell’adattamento e la regia di Fausto Russo Alesi, Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov nell’adattamento e la regia di Rosario Lisma.
Ma anche l’imperdibile Lazarus di David Bowie e Enda Walsh, ispirato a The Man Who Fell to Earth (L’Uomo Che Cadde Sulla Terra) di Walter Tevis, nella versione italiana di Valter Malosti che ne è anche regista, interpretato da Manuel Agnelli.
Lo Stabile affida la chiusura di questa sua ambiziosa Stagione a Mario Martone che firmerà l’allestimento in prima assoluta di Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, testo inedito di Fabrizia Ramondino che, nell’occasione, verrà pubblicato da Cafiero&Marotta nella nuova collana teatro Le foglie di Gray diretta da Roberto Andò, il secondo della scrittrice dopo Villino Bifamiliare.
Per la sezione dei Progetti, il Teatro di Napoli rinnova il suo impegno per lo storico Arrevuoto, che con l’edizione 2023 giungerà al suo diciassettesimo movimento, sempre con la cura e la direzione di Maurizio Braucci, ed annuncia il varo in questa Stagione di:
Verso sud, un percorso di incontro tra Napoli e le comunità migranti presenti sul territorio, per cambiare, nel segno del teatro, la narrazione d’un fenomeno epocale come quello delle migrazioni, a cura di Alessandra Cutolo;
Naturae/Arrevuoto, ideazione e regia di Armando Punzo, cura di Cinzia de Felice, con la partecipazione degli attori della Compagnia della Fortezza, che mette insieme i progetti Arrevuoto e Naturae per “la creazione di una nuova immagine, trasformata e rivoluzionaria della città di Napoli, che vuole così sottrarsi all’immagine / prigione nella quale viene troppo spesso relegata”.