In un mondo che corre a velocità vertiginosa verso il futuro, Giulia Mazzoni, pianista e compositrice toscana di straordinario talento, propone una riflessione profonda attraverso la sua nuova composizione: Veloluce. Il brano, pubblicato oggi e distribuito da Ada/Warner, è una fusione brillante di tradizione e sperimentazione, una riflessione sonora che si interroga sul nostro presente, sul rapporto tra uomo e tecnologia, e sulla ricerca di luce in un contesto che cambia incessantemente.
Ispirato al celebre motto di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo:“Il regno della Luce è prossimo. La Luce trionferà. Con velocità, nella velocità, dalla velocità sprizzerà la luce. Veloluce! Veloluce!”, questo pezzo per pianoforte solo è tanto un omaggio a un movimento artistico che ha segnato la storia del Novecento quanto una meditazione profonda sulla velocità e sul progresso che caratterizzano il nostro vivere quotidiano.
Veloluce è un brano che, attraverso la musica, invita ad una riflessione sulla nostra umanità in un'epoca in cui tutto sembra ruotare attorno alla velocità. L'uso del pianoforte "preparato" – un pianoforte su cui l'artista interviene fisicamente, utilizzando oggetti come cavi e matite per alterare il suono – crea un contrasto potente tra il calore umano dello strumento e le vibrazioni metalliche e fredde delle corde, simbolo del dialogo tra tradizione e innovazione, tra uomo e tecnologia. Il suono che emerge da questa composizione non è mai statico: alterna la dolcezza di un ricordo lontano alla modernità aspra di un presente tecnologico, in un gioco di tensioni che riflette le sfide dei nostri tempi.
«La mia intenzione con Veloluce era creare un'esperienza musicale unica, che fondesse la tradizione con la sperimentazione, racconta Giulia Mazzoni. Non è solo un viaggio sonoro, ma una riflessione sul nostro rapporto con la velocità e il progresso. Questo brano è una meditazione sulla luce come simbolo di speranza, ma anche una riflessione sulle tensioni che viviamo quotidianamente».
La cover della canzone è stata realizzata dall'artista stessa, Giulia Mazzoni non è solo una musicista dalla rara sensibilità, ma una vera pioniera che non teme di sfidare i confini della musica classica per esplorare territori inesplorati. Con Veloluce, dimostra ancora una volta la sua capacità di fondere la tradizione pianistica con il suono contemporaneo, creando un paesaggio sonoro che affascina, sconvolge e ispira.
La composizione sarà al centro dell'intervento che la stessa Mazzoni terrà domani 1° febbraio alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, in occasione della grande mostra Il Tempo del Futurismo. Durante l’evento, Giulia Mazzoni approfondirà il ruolo dei compositori futuristi e il loro impatto sulla musica contemporanea, portando una visione unica e personale sul Futurismo, movimento che ha profondamente influenzato il panorama artistico e musicale del Novecento e che continua a ispirare la sua ricerca musicale.
«Il Futurismo non è stato solo un movimento artistico, ma una visione rivoluzionaria che ha ridefinito il rapporto tra suono, tecnologia e società, afferma la pianista. La mia partecipazione al talk "Tutta un’altra musica" alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna è un’occasione unica per esplorare insieme l’eredità di quel periodo e il suo impatto sulla musica di oggi. Veloluce nasce proprio da questa ispirazione».
Giulia Mazzoni è riuscita ancora una volta a tradurre in musica un impeto senza fine, a creare un paesaggio sonoro che alterna la dolcezza di un ricordo lontano con la crudezza di una realtà moderna che ci sfida ogni giorno. Con Veloluce, ci regala una riflessione profonda e sensibile, un manifesto sonoro che celebra la luce, la velocità e l'innovazione, ma ci invita anche a non dimenticare la nostra umanità in un mondo sempre più tecnologico.
La sua genialità musicale si rivela, quindi, non solo nell’abilità tecnica ma anche nella capacità di raccontare, attraverso la musica, le sfide e le tensioni del nostro tempo, offrendo a tutti un viaggio sonoro indimenticabile.