Martedì prossimo 4 giugno, ricorre il 25esimo anniversario della scomparsa di Massimo Troisi.
Il Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, illustra il programma delle celebrazioni:«Alle ore 10.00 sarà deposta una corona di fiori sulla sua tomba e alle 18.30 ci incontreremo con chiunque voglia rendergli omaggio nella Biblioteca Padre Alagi, in Villa Bruno per l’evento intitolato Da Massimo in poi…».
Sarà un incontro aperto al pubblico durante il quale Massimo Troisi sarà ricordato attraverso immagini ed interviste inedite alla presenza della dott.sa Giuseppina Scognamiglio, docente dell’Università Federico II di Napoli che ne tratteggerà un ritratto. Successivamente, grazie all’Osservatorio Cinematografico Vesuviano, verrà proiettato il primo corto realizzato dal regista Premio Oscar Paolo Sorrentino che partecipò al Premio Massimo Troisi nel 1998. Durante l’evento verrà anche annunciata la prima edizione del Cremano Film Festival, una kermesse per valorizzare i giovani talenti cinematografici. Inoltre, l’Osservatorio sta trasformando in digitale tutte le pellicole degli artisti che hanno partecipato al Premio Troisi tra cui figurano nomi eccellenti quali: Paolo Virzì, Saverio Costanzo, Edoardo De Angelis agli albori della loro carriera. Il giudizio di Ettore Scola su Troisi è sintetico e lapidario:«Era un intellettuale che restituiva nobiltà all’animo meridionale».
Sarebbe riduttivo pensare che Massimo sia stato solo il grande comico legato al trio La Smorfia. Egli era anche un grandissimo attore, sceneggiatore,regista e compositore, O ssaje comme fa ‘o core, un’intensa poesia musicata dal suo fraterno amico Pino Daniele. Qualche anno fa è stato pubblicato un bellissimo volume con 10 tavole appositamente realizzate da Rancho e scritto da Rosaria Troisi e Lilly Ippoliti dal titolo Oltre il respiro Massimo Troisi, mio fratello Ed. Iacobelli. Ve ne consigliamo la lettura per avere un ritratto inedito di Massimo, per sentirlo ancora più vicino e presente.
Noi ricordiamo la notte degli Oscar 1996 quando il suo ultimo film, Il postino era candidato a ben due statuette: migliore attore protagonista e migliore sceneggiatura non originale. Stavamo con il fiato sospeso pensando che il dare un Oscar alla memoria sarebbe stato un gesto bello e nobile da parte di chi il cinema lo sa fare per estro e fantasia,per logica e rigore. Tutti erano a conoscenza delle difficoltà incontrate da Massimo nel girare il film che era ricorso anche, controvoglia, all’impiego di una controfigura per le riprese dei suoi spostamenti in bicicletta nell’isola di Procida. Ai rigorosi giurati di Hollywood sarebbe bastato qualche minuto in più per osservare il fisico debilitato di Massimo, la sua magrezza, il grigiore del suo volto scavato dalla sofferenza e l’ostinazione a voler terminare il film a tutti i costi. Rimanemmo delusi. Il film vinse l’Oscar per la migliore colonna sonora composta da Luis Bacalov. Siamo certi che “il comico dei sentimenti” e “il Pulcinella senza maschera” si sia fatto una grande risata perché sapeva di essere entrato a pieno titolo nel cuore di tutti, con o senza l’Oscar.