Oggi, 20 dicembre 2019, si conclude l’anno straordinario di Matera come capitale della Cultura Europea.
I dati diramati dall’Agenzia Ansa sono sorprendenti:1228 gli eventi dei quali 410 in vari centri della Lucania, 74mila i “passaporti” venduti con oltre 400mila accessi agli eventi, la partecipazione di 1500 volontari impegnati in servizi di ordine pubblico, guide, addetti alle informazioni e un totale di circa un milione di presenze.
Nessuno avrebbe potuto prevedere tanta partecipazione di pubblico, data la fama di “città mal collegata” con il resto dell’Italia. Ma, come spesso accade per noi italiani nei momenti difficili, uno scatto di orgoglio nazionale e la partecipazione di tutti hanno operato il miracolo che era follia sperar!.
Matera ed i suoi abitanti, famosi per il loro senso di ospitalità, di apertura e di accoglienza, sono riusciti a produrre cultura fuori i confini dei Sassi, esportando: tradizioni, folklore, musica, prodotti enogastronomici…
Insomma, un successo senza precedenti come spiega il Direttore di origini piemontesi Paolo Verri che si sente, a giusto titolo, cittadino onorario di Matera:”É stato per me un privilegio lavorare affinché Matera e la Basilicata fossero conosciute in tutta Europa. É stata un’esperienza meravigliosa e ringrazio di cuore tutti. Ho l’impressione di aver imparato molto di più di quanto ho portato in dote…”.
L’ultimo giorno da Capitale Matera lo trascorrerà così: in mattinata arriveranno il Presidente del Parlamento europeo Davide Sassoli e i Ministri della Cultura e del Sud, Dario Franceschini e Giuseppe Provenzano che alle 17.00 terranno una conferenza stampa nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi. Alle ore 21.00 un mega concerto con numerosi artisti di fama nazionale e internazionale, sotto la direzione artistica di Manuel Agnelli, alla Cava del Sole.
La prossima città Capitale della Cultura Europea? Galway in Irlanda
Si ricorda ai nostri lettori che l’iniziativa è nata nel 1985 ed è stata assegnata finora ad oltre 50 città in tutta l’Unione europea. Le finalità sono quelle di mettere in luce la ricchezza e le diversità delle culture in Europa, celebrare le caratteristiche culturali condivise da tutti gli europei, accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei a uno spazio culturale comune, promuovere il contributo della cultura allo sviluppo delle città .
L’esperienza fatta in questi anni ha dimostrato che diventare Capitale europea per un anno riqualifica la città designata, ne potenzia il profilo internazionale e ne valorizza l’immagine anche agli occhi dei suoi abitanti e rappresenta un potente volano per il turismo.
Noi di The Cloves Magazine ci auguriamo che una volta spenti i riflettori, Matera e la Basilicata possano continuare a meravigliare i visitatori e a sviluppare sempre di più le loro potenzialità e risorse.