Da Venerdì 11 gennaio, la galleria Al Blu di Prussia (via Gaetano Filangieri, 42 - Napoli), lo spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo diretto da Mario Pellegrino presenta “Francesca Woodman. Fotografie dalla collezione di Carla Sozzani”, a cura di Maria Savarese.
In mostra una selezione di quindici opere, di cui una (Untitled, 1980, Diazotype print, 360,5x97 cm), esposta per la prima volta a Napoli. Un cammeo sulla ricerca estetica della fotografa statunitense Francesca Woodman che si focalizza nel rapporto fra corpo e spazio. Tre video realizzati dall’artista fra il 1975 e il 1978 accompagnano le fotografie.
Francesca Woodman (Denver, 3 aprile 1958 – New York, 19 gennaio 1981), ha trascorso lunghi periodi in Italia e in Europa. Nelle sue fotografie predilige nudi femminili ritratti in bianco e nero, tipico del suo stile è l’indugiare su ciò che la circonda sino a diventare tutt’uno con l’ambiente grazie a effetti sfocati ottenuti con lunghi tempi di esposizione.
“Pur mettendo in scena se stessa, Francesca Woodman sembra sempre voler sparire nello spazio del racconto. In una celebre foto tre donne nude, tra cui l’artista, in piedi, in primo piano si coprono il viso con un’immagine identica del volto di Francesca.
È un’immagine rivelatrice: i corpi nudi esibiscono la loro identità di genere, ma dissimulano l’identità personale, l’io” (Cecilia Casorati, “Francesca Woodman Providence, Roma e New York”, cat. Palazzo delle Esposizioni, Valsecchi Editore, 2000, p. 23).
Francesca scopre la fotografia molto giovane, sviluppando le sue prime foto a soli tredici anni. Dopo la Abbott Academy, tra il 1975 e il 1979 frequenta la Rhode Island School of Design (RISD) e si appassiona alle opere di Man Ray, Duane Michals e Arthur Fellig Weegee. Nel 1977 si trasferisce in Italia, nel centro storico di Roma, per seguire i corsi europei della RISD a Palazzo Cenci.
A Roma si avvicina alle opere di Max Klinger, conosce alcuni artisti italiani tra cui Sabina Mirri, Edith Schloss, Giuseppe Gallo, Enrico Luzzi, Suzanne Santoro e frequenta l'ambiente artistico della Transavanguardia.
Nel 1979 Francesca rientra negli Stati Uniti, consegue il Baccalaureato (BFA) in fotografia e si trasferisce a New York. Sviluppa in alcune serie di provini a contatto il tema delle corrispondenze con gli elementi naturali: le sue braccia, rivestite di corteccia, sono rami di betulla; il suo corpo si confonde con il terreno.
Nel 1981 pubblica a gennaio uno dei suoi quaderni fotografici progettati durante il soggiorno romano: “Some Disordered Interior Geometries”. Il 19 gennaio Francesca Woodman si toglie la vita. Lontane da una specifica angoscia interiore, le sue fotografie risuonano oltre la vicenda biografica, scivolando tra pubblico e privato, tra ciò che è visibile e ciò che rimane invisibile.
La Galleria Al Blu di Prussia - Fondazione Mannajuolo presenta “Francesca Woodman, Fotografie dalla collezione di Carla Sozzani” in occasione dell’esposizione “Between Art & Fashion” - Fotografie dalla collezione di Carla Sozzani” al Museo Villa Pignatelli – Casa della Fotografia, Napoli, in mostra dal 12 gennaio al 10 marzo 2019.
Orari della mostra: Da venerdì 11 gennaio al 10 marzo 2019, apertura al pubblico mar-ven 10.30-13/16-20, sab.10.30-13. Ingresso libero. Brochure della mostra in galleria, Paparo Edizioni.