Foto di Maria Battaglia
A un anno esatto dal conferimento delle cittadinanze onorarie di Napoli e Pompei, Alberto Angela ha ricevuto nella Sala degli Angeli dell’ Università Suor Orsola Benincasa la laurea magistrale honoris causa in Archeologia.
Alberto Angela, visibilmente commosso, si è prima intrattenuto con alcuni rappresentanti della stampa locale e con i numerosi fotografi intervenuti nei giardini adiacenti la Sala e poi, sotto “ la stretta sorveglianza” del Magnifico Rettore Lucio D’ Alessandro ha fatto il suo ingresso nell’antica chiesa seicentesca della cittadella orsolina accolto dalle ovazioni dei presenti.
In prima fila paludati, i Professori che hanno fatto parte della Commissione preposta all’assegnazione della laurea honoris causa, nonché la Professoressa Emma Giammattei , direttore del Dipartimento delle Scienze umanistiche e il valente archeologo e Professore straordinario di Storia dell’Architettura antica Antonio De Simone.
Il primo a prendere la parola è stato il Rettore che, facendosi portavoce di tutti gli illustri Professori dell’Università Suor Orsola Benincasa, ha rivolto cordiali parole di benvenuto ad Alberto Angela.
Egli ha detto che tale laurea «vuole sottolineare la rilevanza pedagogica della sapiente interconnessione tra la conoscenza e i nuovi metodi della sua trasmissione che in Alberto Angela viene esaltata da una peculiare visione comunicativa capace di appassionare al bene culturale e al culto non inerte del passato anche i fruitori più giovani». Inoltre, il Rettore ha ricordato che tale riconoscimento va all’impegno particolare profuso da Angela per la divulgazione scientifica e culturale del grande patrimonio artistico, storico e archeologico della Campania per il quale è diventata ormai cult la puntata della nota trasmissione Ulisse dedicata a I mille segreti di Napoli.
É stata poi la volta del Professore De Simone che ha delineato un ritratto vivace del giovane studente Alberto Angela che tanti anni fa, sotto la sua guida visitò gli Scavi di Pompei coniugando due cose tra loro quasi inconciliabili: discrezione e curiosità. Egli ha poi ricordato i tanti siti archeologici visitati insieme:Capua, Ercolano, la Villa di Augusto a Somma Vesuviana per la realizzazione di documentari televisivi.
Ha preso poi la parola la Professoressa Emma Giammattei che ha pronunciato una laudatio colta e quasi rivolta ai soli “addetti ai lavori”. Ha citato Tacito, Benedetto Croce, Plinio il Giovane e Plinio il Vecchio, Quasimodo e la sua mirabile lirica Uomo del mio tempo e altri autori, incentrando il suo discorso sulla figura di Alberto Angela umanista e “novello Ulisse“ che vede la Terra come un immenso archivio da scoprire e studiare. Ha citato i suoi libri più famosi, il cui scopo è quello di far rivivere il passato nella contemporaneità, libri di agevole lettura anche se pieni di domande e di interrogativi che stimolano il lettore a un pensiero critico e approfondito.
L’intervento finale è stato, ovviamente, quello di Alberto Angela che, come nel suo stile, ha fatto ricorso a filmati per esporre al meglio il suo pensiero. Ha ringraziato tutti i presenti e ha parlato delle tante bellezze e meraviglie del nostro Paese e in particolare di alcuni oggetti di mirabile fattura conservati nei musei campani, es. la Tazza Farnese. Ha detto che i musei sono luoghi che devono stimolare la ricerca e di essere molto contento che i suoi libri vengano letti nelle scuole da tanti ragazzi. Ha avuto poi parole di compiacimento per la Rai e, in particolare, per gli Studi di televisivi di Napoli con personale altamente qualificato.
Al termine del suo intervento gli è stata “materialmente” conferita la laurea honoris causa in Archeologia e l’abito paludato con tanto di tocco che i Professori e il Rettore già indossavano.
Tutti hanno applaudito con forza e convinzione, anche noi di The Cloves Magazine, contenti che tale alto riconoscimento sia stato conferito ad Alberto Angela, un “grande napoletano” di adozione.