Valeria Rossi: “Le emozioni ruotano attorno alla nostra vita.” - Intervista   

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Valeria Rossi: “Le emozioni ruotano attorno alla nostra vita.” - Intervista   

Valeria Rossi è tornata alla grande con la sua partecipazione al programma in prima serata su Rai1 Ora o mai più insieme ad Orietta Berti. Nel corso degli anni, dopo il suo grande successo Tre Parole, la sua attività di autrice non si è mai fermata, impegnata anche in progetti scolastici e dopo la pubblicazione nel  2015 del libro Tre parole dopo. Riflessioni intorno al successo (editrice Effequ) ha altri progetti in mente che non ha voluto svelare in questa nostra intervista.
Come stai vivendo questo successo che c'è intorno alla trasmissione?
«Molto bene, perché è un'occasione rarissima, come poche cose succedono nella vita, di fare un'esperienza così piena di sfumature, di sfaccettature, multidimensionale, non è una cosa standard che presenti una canzone e vai. No, qui devi superare i tuoi confini usuali e confrontarsi, contaminarti con un repertorio che va dagli anni ‘50 a oggi, per cui mi sembra un'operazione culturalmente molto valida e interessante. Orietta Berti mi propone ogni volta un brano del suo repertorio, che io nemmeno conoscevo, per cui è un grande arricchimento e spero lo sia anche per il pubblico.»
In effetti, molti brani di Orietta Berti sono nell'immaginario collettivo ancora presenti e famosi…
«Brani che avranno venduto trilioni di copie, per cui sono molto conosciuti, ma non dalle generazioni nuove e grazie a quest’accostamento con me, che rientro nella contemporanea, li fa rivivere dando l'opportunità anche di venirne a conoscenza, altrimenti rimangono parti di patrimonio culturale italiano.»
Com’è come coach Orietta Berti?
«Lei è strepitosa, veramente perfetta. Essendo strepitosa come persona e come artista, lo è anche come coach, non è l'artista fulminato e scriteriato, lei non è autoreferenziale, è equilibrata, capisce e comprende bene le dinamiche, per cui fa sempre le cose con misura e con garbo. Ha questa eleganza innata, non farebbe mai niente per mettere in difficoltà nessun altro.»


Interagite con gli altri coach e con gli altri artisti?
«Certo, più che con i coach con gli altri del cast, anche se noi, e ti assicuro, sentiamo molto meno la gara noi che i nostri coach. Noi non siamo degli scappati di casa che ci stanno provando, abbiamo anche noi la nostra esperienza, certo non è come la loro, sono più avanti, oggettivamente anche per l'età. Orietta Berti cantava a Sanremo che io non era ancora nata, per cui sicuramente sono persone la cui presenza è significativa, è un mondo, ma non so quanto sono in grado di essere dei giudici obiettivi, quello è veramente difficile. In questa trasmissione la chiave è il gioco, non prenderla troppo sul serio, anche se non tutti riescono.»
Eh… qualcuno si costruisce un personaggio…
«Anche un po' a favore, gli autori sono stati molto rispettosi. È chiaro che se ci si può mettere un po' di pepe qua e là, pensano che questo possa animare un pochino la trasmissione.»
Tutte le trasmissioni sono un po' così…
«Sì, essendo un format, ma bisogna mantenere la lucidità di tenere differenziate la vita e lo show.»
Stai preparando un nuovo album? Hai già registrato qualcosa?
«La produzione ci ha chiesto se avevamo qualcosa d’inedito, di nuovo, che volevamo proporre. Io,  ovviamente, nel cassetto avevo delle cose tra cui ho scelto una canzone che mi sembrava giusta e nell'ultima puntata la presenterò, come ognuno di noi.» 


Quindi non ci sarà un album nuovo?
«Attualmente no. Io sono sempre stata nel settore di là dai riflettori. Ho iniziato scrivendo come autrice e compositrice della Sony, questa è la mia formazione. Ho scritto anche dei libri, faccio divulgazione. La cosa che mi è piaciuta di questo programma è che si potesse capire, anche un minimo per quanto possibile in televisione, cosa c'è dietro a un artista.»
La tua prima canzone è stata proprio Tre parole, non avevi inciso niente prima?
«Ho scritto delle canzoni per altri e il mio esordio da interprete con il botto è stato Tre Parole.»
Stai scrivendo un nuovo libro?
«Sì, spero che il cielo mi dia la forza per continuare a scrivere, perché è la mia passione.»
 Prima di essere chiamata per questo programma stavi lavorando a qualche tuo progetto?
«Sì, ho delle cose in mente. Nel corso di questi anni ho approfondito le mie passioni di scrittura, di ricerca vocale, di ricerca sul corpo, di divulgazione. Ho fatto anche dei progetti con il Ministero della Pubblica Istruzione, ho fatto classi con i bambini proprio sul fatto di Canta la tua canzone, su come utilizzare questo mezzo fantastico che è il codice espressivo musicale, che poi è quello che riporta la parte inconscia, le nostre emozioni, che sono la cosa attorno cui ruota la nostra vita, sono le nostre compagne di vita, per cui, secondo me, è fondamentale saperci avere a che fare.»