Sophia Guastaferro: «Il set? Un’emozione enorme. E ho pure cambiato look!». Intervista

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Sophia Guastaferro: «Il set? Un’emozione enorme. E ho pure cambiato look!». Intervista

Foto di Nicola Garofano

Classe 2011, nata a Napoli, Sophia Guastaferro è uno dei volti più promettenti del giovane cinema italiano, formatasi Agenzia cinematografica PM5 Talent di Peppe Mastrocinque. Debutta nel film La Santa Piccola di Silvia Brunelli, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, dopo aver preso parte al cortometraggio Gioia di Edoardo Castaldo e al film Gli ATtaSSati di Lorenzo Tiberia. Oggi la vediamo tra i protagonisti di Stabat Mater, il nuovo film di Nazareno Manuel Nicoletti, presntato in questi giorni al Festival Internazionale del Cinema di Pompei, un dramma intimo e potente che racconta la complessa maternità di Clara, giovane madre che, dopo aver abbandonato la figlia Amanda, si ritrova a fronteggiare un ritorno improvviso e carico di responsabilità.
Nel film, Sophia interpreta Amanda, una ragazzina con una disabilità agli arti inferiori, che dopo anni viene riallacciata a una madre assente, in un confronto carico di dolore, fragilità e speranza. In questa intervista ci racconta la sua esperienza sul set, le trasformazioni affrontate per il ruolo, e il suo amore per il cinema.
Parliamo un po' della tua esperienza nel film Stabat Mater, dove interpreti un ruolo molto intenso. Com’è stato?
«In Stabat Mater interpreto Amanda, la figlia della protagonista. È una bambina con una disabilità agli arti inferiori, quindi per gran parte delle scene è sulla sedia a rotelle o usa le stampelle e un tutore. È stato un ruolo davvero speciale, anche perché Amanda ha un rapporto difficile con la madre: lei l’ha abbandonata da piccola, dopo aver preso una brutta strada, e Amanda è cresciuta con il padre e la nonna materna. La madre però torna nella sua vita e cerca di ricostruire il legame… ma non voglio spoilerare!».
Hai dovuto imparare a usare strumenti come il tutore o le stampelle. Com’è stato prepararti per una parte così particolare?
«All’inizio pensavo fosse difficile, ma in realtà l’ho presa un po’ come un gioco, anche se è una cosa seria. Quando sono andata a prendere le misure per il tutore con mia madre, ho scherzato un po’ e mi sono messa a ridere, perché era tutto nuovo per me. Mamma invece si è un po’ stranita, perché mi ha vista con quell’attrezzo e ha detto: “Caspita… sembra davvero che ti sia successo qualcosa”. Per il film ho dovuto anche cambiare look: ho tinto i capelli di scuro e ho messo le lentine per avere gli occhi scuri. Mi sono un po’ rivoluzionata!».
E come ti sei vista con questo nuovo look? Ti riconoscevi allo specchio?
«Sì, mi riconoscevo… ma non ero proprio convinta (ride). Sono abituata a vedermi con i miei capelli chiari, e vedere i capelli scuri mi faceva strano! Però è stato divertente anche giocare con un’immagine diversa di me».


Com’è stato lavorare sul set con gli altri attori e con il regista?
«Mi sono trovata benissimo! Ho lavorato con attori bravissimi come Cristina Donadio, che interpretava la nonna materna, Emilia Scarpati Fanetti, Emilio Fallarini... davvero un bel gruppo. E poi il regista, Nazareno Manuel Nicoletti, è una persona gentilissima. Ha messo tantissimo impegno in questo film e sono super felice che finalmente esca. Abbiamo girato tutto a Napoli, che è una città bellissima anche da vivere durante le riprese».
Hai già avuto altre esperienze cinematografiche prima di Stabat Mater. Ce ne racconti qualcuna?
«Sì, ho fatto diversi progetti! Sono stata la protagonista del film La Santa Piccola, che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Poi ho recitato nel cortometraggio Gioia di Edoardo De Angelis, ho avuto un ruolo nel film Gli AttaSSati di Lorenzo Tiberia e ora sono anche nella serie Sara – La donna nell’ombra, diretta da Carmine Elia».
La serie Sara è in uscita?
«In realtà è uscita proprio oggi su Netflix! È una miniserie di sei episodi con protagoniste Claudia Gerini e Teresa Saponangelo. Però sul mio ruolo ancora non posso dire molto…».


Hai partecipato alla Mostra di Venezia. Che emozione è stata vivere quel mondo da così giovane?
«È stato bellissimo, un sogno! Io amo il cinema da quando ero piccolissima, e trovarmi lì, tra tanti artisti, sul red carpet… è stato incredibile. Un po’ ero agitata, ma anche super felice!».
Hai delle serie TV o film preferiti? Cosa ti piace guardare nel tempo libero?
«In questo periodo sto guardando The Vampire Diaries – sono ossessionata! Mi piacciono le serie americane, tipo Gossip Girl. Tra i film adoro quelli romantici come È colpa mia? e i suoi sequel, oppure Dalla Mia Finestra di Marçal Forés. Sono tutti film che mi emozionano un sacco!».
Oltre alla recitazione, hai altri hobby? Che sogni hai per il futuro?
«Facevo ginnastica artistica, ma ho dovuto fermarmi per un po’. Però continuo ad allenarmi quando posso. E sì, oltre alla recitazione mi piacerebbe anche fare la dottoressa da grande… vedremo!».
Che scuola frequenti e come ti stai preparando per il futuro?
«Ho appena finito la terza media, e tra poco ho l’esame… sono un po’ in ansia, sinceramente! Ma poi inizierò il liceo scientifico addizionale, e sono curiosa di scoprire com’è. Un po’ mi spaventa, ma anche questa sarà una nuova avventura».