Pubblicato in tutti i supporti (cd, vinile e digitale), “Sindacato dei sogni” arriva a tre anni dal precedente “Inumani” ed è pubblicato da La Tempesta, l’etichetta indipendente fondata proprio dai Tre allegri, e la distribuzione di Believe/Master Music.
Se il disco precedente era intitolato “Inumani”, “Sindacato dei sogni” mostra un approccio produttivo più naturale, si potrebbe dire “umano”. Suonato con strumenti preziosi, a cominciare dalla batteria, una Ludwig del 1973, il disco rimette al centro del sound l’incontro musicale di Davide Toffolo, Luca Masseroni ed Enrico Molteni.
Per questo motivo, ad un primo ascolto, il lavoro riporta a sonorità tipiche dei TARM; batterie essenziali, chitarre elettriche sognanti e liriche poetiche ed ironiche portano questo lavoro in un territorio classico
Proprio Davide Toffolo si è raccontato alle nostre pagine e ci ha presentato il nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Il vostro album, recentemente pubblicato, in realtà doveva chiamarsi inizialmente “Classic” poi nel corso della lavorazione cambia il titolo diventa "Sindacato dei sogni". Perché c'è stato questo cambiamento?
«Era un tipo di lavorazione “Classic” nel senso che, questo disco qui, è nato come una specie di inizio nuovo per i Ragazzi Morti e abbiamo ricominciato da dove siamo partiti veramente, da un interazione fra tre strumenti fra me, Enrico e Luca quindi, le canzoni avevano qualcosa di classico anche riferito a noi proprio, poi il disco si è arricchito di tante altre suggestioni nuove è diventato veramente quello che è, e ha preso il suo nome.»
"Sindacato dei sogni" è una traduzione letterale di "The Dream Syndacate" però quando ho letto "Sindacato dei sogni" ho pensato al sindacato inteso come organizzazione che tutela gli interessi di talune categorie, nel caso specifico una organizzazione a tutela dei sogni. Se devo tutelare i miei sogni so che devo rivolgermi ai Tre Allegri Ragazzi Morti. Allora come faccio a iscrivermi a questo sindacato?
«Però non è male neanche il senso che hai dato tu, non è sbagliato, una lettura che piace anche a me, anche se, come dici, il titolo è ispirato, è dedicato a un certo tipo di musica psichedelica dei primi anni '80 americana. Però forse per noi il senso del titolo è più quello che dici tu, che la traduzione vera e propria del nome del gruppo, quindi va bene anche così, va bene che tu abbia immaginato che i Ragazzi Morti possano essere almeno un nucleo iniziale di sindacato di protezione dei sogni. Ci sto, mi piace!»
Entrando nello specifico dell'album, tre brani: "Caramella", "Bengala" e "Calamita" sono i tre nomi dei tre gattini che sono raffigurati sulla copertina dell'album. C'è qualche altro legame tra queste canzoni o sono tre canzoni che vanno lette in modo diverso, sono tre messaggi diversi che ci comunicate?
«Diciamo che sono tre delle modalità musicali che ci sono all'interno del disco. Caramella più psichedelica, Calamita è più sixty una canzone quasi ballabile e Bengala invce è una ballata, sono tre delle modalità che sono più sviluppate all'interno del disco. Chiaramente questa dei nomi dei gatti e delle canzoni è un gioco, alla fine è un gioco che è riuscito perché le prime tre canzoni che hanno segnato l'inizio di questo disco qui hanno tre modalità abbastanza diverse tra loro, come dicevo, la prima e più psichedelica, Bengala che uscita per seconda, è uscita più o meno a Natale a dicembre è una ballata alla Ragazzi Morti, Bengala assomiglia un po' a quelle cose più beat che facevamo all'inizio della nostra carriera non so per esempio in "Mostri e Normali" ci sono dei brani che assomigliano, almeno ritmicamente, a questo e poi questo brano, Bengala, in realtà è una specie di seconda faccia di una medaglia che può avere dall'altra parte "Prova a stare con me un altro inverno a Pordenone" perchè, in realtà, una parla sempre di una città di provincia che è la nostra, che appunto Pordenone, perchè la prima "Prova a stare con me un altro inverno a Pordenone" racconta la difficoltà e la volontà di un ragazzo giovane di andarsene, questa seconda parla di un atteggiamento di ritorno alla città, è forse il brano, nella sua particolarità, più autobiografico che ho scritto ultimamente perché parla praticamente di me.»
Caramella è ispirata al poeta Giorgio Caproni e ad una dichiarazione di Iggy Pop, in una canzone non più di venti parole.
«Si è un po' una indicazione che ho seguito spesso quando scrivo le canzoni dei Ragazzi Morti, le ho scritte tutte io anche se diventano vere quando prendono il suono del gruppo perciò questa idea di fare delle canzoni ispirate, nel senso fisico del termine, quando arriva una canzone, almeno per me, almeno soprattutto nelle prime volte che ho scritto canzoni dei Ragazzi Morti, arrivavano già pronte ed era difficile da articolare, avevano una sintesi interna molto precisa per la quale non servivano più di tante parole per raccontare quella cosa li. Caproni è un poeta che ha lavorato spesso su questa idea, un'idea in sottrazione, per trovare la radice della musicalità della sua poesia e alla fine ho messo insieme le due cose e detta francamente, la canzone è quasi un ”furto” a due poesie di Caproni, “quasi un furto”, anche se si sa che la musica vince su tutto, la musicalità vince su tutto, però, devo dire che è stato un'ispirazione molto acuta che mi è servita. Lavora su molte cose che sono simili a quelle sulle quali inconsciamente ho lavorato anche io quando ero più ragazzo»
C'è una canzone “Mi capirai solo da morto” dove ripetete "ci capirete soltanto da morti", il senso è chiaro, ma io voglio saperlo subito che cosa non riusciamo ancora a capire e quale è il messaggio che dobbiamo leggere subito
«Da una parte è un gioco perché i Ragazzi Morti sono sempre stati una specie di oggetto misterioso, una volta dicono che c'è troppa informazione dall'altra non si capisce perché fa paura il nome, in qualche modo i Ragazzi Morti sono rimasti una cosa non completamente consumata dal pubblico e dall'altra parte è un gioco ,come si dice generalmente, quando uno arriva un po' prima dei tempi lo si capisce dopo, lo si capisce da morto, e questo penso che in parte sia vero perchè comunque il nostro percorso è un percorso molto particolare ed abbiamo anticipato molte di quelle che sono diventate poi delle modalità abbastanza tipiche della musica nuova italiana, un certo tipo di ironia un certo tipo di leggerezza e allo stesso tempo un certo tipo di distanza dalla musica italiana precedente che tendeva al piagnisteo, noi non tendiamo mai al piagnisteo, andiamo sempre ad avere un carattere meno retorico, non c'è molta retorica nella nostra musica e in questo momento qui le nuove forme della musica italiana, secondo me, assomigliano ad alcuni esperimenti che noi abbiamo fatto prima.»
Partirà il tour il 16 febbraio da Ravenna e il 15 febbraio siete in concerto su Radio 2
«E invece ti do una notizia brutta, te la do adesso, è una notizia di oggi abbiamo avuto un infortunio, un problema, a uno dei componenti del gruppo proprio questa settimana e siamo costretti a rinunciare a questi due primi episodi la data del Bronson (Ravenna) è stata spostata al 6 aprile e invece la data della RAI ancora non sappiamo quando la recuperiamo però insomma ripartiremo la settimana prossima, il 23, da Senigallia»
Tu nasci come fumettista e hai dichiarato di "essere un soldato di un esercito avente come armi le matite e gli strumenti musicali" hai anche detto di "essere un soldato pieno di ferite" Ecco come ti sei procurato queste ferite?
«La vita è fatta così, non sono proprio un ragazzino, la mia vita è stata piena di ferite e piena di gioia questa cosa che tu citi è dentro un libro "Graphic novel is dead" che è una specie di autobiografia in forma di commedia, dove io mi prendo sul serio e allo stesso tempo mi prendo anche per il c*** perciò in quella paginetta racconto, in modo abbastanza a cuore aperto, che cos'è, che cosa è stato per me, essere in questa trincea che è stata quella della musica indipendente e del fumetto nuovo. Adesso queste battaglie sono state vinte, adesso dovrò capire quali sono le mie nuove trincee perchè io in realtà sono un soldato e so vivere soltanto in trincea, non so vivere in altro modo.»
Legame fumetto/musica. Da un fumetto può nascere una canzone o comunque un fumetto può essere abbinato a una canzone?
«Per me è successo molte volte. Io sono disegnatore e spesso le immagini, oppure le storie in questo caso costruite da me, mi sono servite per ispirare delle canzoni ed anche viceversa. In realtà però è successo spesso, è successo addirittura che l'idea di un fumetto, che sono "i Cinque Allegri Ragazzi Morti", hanno dato vita al gruppo vero e proprio che sono i Tre Allegri Ragazzi Morti, che hanno avuto una vita completamente diversa dai fumetti, però sono stati ispirati da quella idea. Siamo partiti da li, da questa idea dell'adolescente assoluto, cioè di un ragazzino che muore e viene resuscitato come zombie in una condizione di adolescente e rimane adolescente per sempre, quindi quella lì è stata la base ideale di partenza per tutta la scrittura dei Ragazzi Morti perciò posso dire di sì che viene dai fumetti»
A me piace abbinare la cucina alla musica quindi ti chiedo se voi foste un piatto che piatto sareste perché?
«(ride) un piatto unico? ti chiedo una mano visto che ti piace la cucina. Noi siamo una parte, che è la mia, che è completamente fatta di pancia perciò potrebbero essere anche delle trippe non so»
Potrebbe essere una trippa alla romana con menta e pecorino o un arrosto morto, allegro però?
«(ride) c'è un'altra parte che è quella di Enrico che è più razionale e poi c'è una terza parte quella di Luca che è completamente psichedelica perciò, secondo me, io ci metterei anche dei funghi, quindi non so bene se una trippa può farsi con i funghi, quindi starebbe bene anche del fegato, o comunque delle interiora, il cuore potrebbe essere la parte di carne un contorno di funghi oppure con qualche erba profumata e dall'altra parte potremmo anche bagnarla con un po' di vino.»
Possiamo fare un piatto: Un Allegro Arrosto Morto aromattizato con qualche erbetta e con un contorno di funghi.
«Dai ci sto (ride)»
Link al video di “Caramella”: https://www.youtube.com/watch?v=SVWecYLvE_E
Link al video di “Calamita”: https://www.youtube.com/watch?v=hD8sTOg8d20
Crediti del disco
“Sindacato dei sogni” è stato registrato e missato da Matt Bordin all’Outside Inside Studio di Volpago del Montello (TV). Le voci sono state editate da Paolo Baldini all’Alambic Studio di San Foca (PN). Le canzoni sono state pre-prodotte da Enrico Berto al Mushroom Studio di Frisanco (PN) e da Andrea Maglia e Meme Gerace al Bleach Studio di Gittana (LC). Gli archi di Bengala sono stati registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Studio.
Tutte le canzoni sono di Tre allegri ragazzi morti tranne “Accovacciata gigante” (testo di Mattia Cominotto e Davide Toffolo) e “Difendere i mostri dalle persone” (testo di Mattia Cominotto). Hanno suonato in questo disco anche Francesco Bearzatti, Davide Rossi, Ruben Gardella, Matt Bordin, Adriano Viterbini, Nicola Manzan e Andrea Maglia.
Le foto dei gattini in ceramica sono di Alessandro Mussolini, l’intervento grafico è di Davide Toffolo. Le foto del gruppo sono di Ilaria Magliocchetti Lombi.
Il sassofono infuocato di “C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno” è di Francesco Bearzatti, jazzista internazionale di residenza parigina ma di origine friulana, come i Tre allegri.
Gli archi di “Bengala” sono stati scritti, suonati e registrati da Davide Rossi a Los Angeles. Musicista magico già membro dei Goldfrapp, arrangiatore dei Coldplay e Röyksopp (solo per citare alcune delle sue incredibili collaborazioni). Esiste una versione solo archi, armonica e voce di “Bengala” intitolata “Con i bengala in cielo”.
Il flauto traverso “magico” in “Mi capirai (solo da morto)” è di Ruben Gardella, già Contezero, Bangarang! e attualmente in forze nella scena hardcore milanese con la band To Je Život.
I synth e gli arpeggiatori di Matt Bordin, Squadra Omega e prima Mojomatics, a colorare il lavoro di una sensazione psicadelica fuori dal tempo in “Enorme” e “Caramella”.
La chitarra slide di Adriano Viterbini in “AAA Cercasi”. Già allegro ragazzo morto nel tour e nel disco precedente, fan del gruppo e chitarrista inarrivabile.
Il piano elettrico di Nicola Manzan, aka Bologna Violenta, collaboratore del Teatro degli orrori, Baustelle e tanti altri, in “Caramella” e “C’era un ragazzo”.
Andrea Maglia, da anni “quarto allegro ragazzo morto” dal vivo, ha dato il suo contributo chitarristico in tutto il disco.
“Sindacato dei sogni tour”
23-02-2019 Senigallia (AN) – Mamamia (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
02-03-2019 Padova - CSO Pedro (ore 22:00, ingresso 10 euro)
08-03-2019 Brescia - Latteria Molloy (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
09-03-2019 Livorno - The Cage (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
15-03-2019 Santa Maria a Vico (CE) – Smav (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
16-03-2019 Conversano (BA) – Casa delle Arti (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
22-03-2019 Trieste - Teatro Miela (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
23-03-2019 Bologna – Estragon (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
29-03-2019 Roncade (TV) - New Age (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
30-03-2019 Lugano - Studio Foce (ore 22:00, ingresso in prevendita Chf 15.-- con Lugano Card Chf 13. // biglietti in cassa serale Chf 18.-- con Lugano card Chf 16.)
05-04-2019 Torino - Hiroshima Mon Amour (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
06-04-2019 Ravenna – Bronson (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp) – NUOVA DATA
13-04-2019 Arezzo – Karemaski (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
16-04-2019 Milano – Alcatraz (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
18-04-2019 Roma – Monk (ore 22:00, ingresso 15 euro + dp)
Il concerto del tour, previsto per sabato 16 febbraio al Bronson di Ravenna, è posticipato a sabato 6 aprile (i biglietti acquistati restano validi per la nuova data).