«Le parole sono diventate delle bombe pronte ad esplodere in qualsiasi momento». Intervista alla band Sartoria Volume

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La vivace musica pop continua a rinascere dalle indie con il disco d’esordio omonimo della band Sartoria Volume, tre ragazzi bresciani Alessio Busi (voce e chitarra), Federico Mariotto (batteria) e Andreas Busi (basso) che, sotto la guida di Michele Guberti e Massimiliano Lambertini e il master curato da Manuele Fusaroli, producono il disco d'esordio presso l’Animal House Studio di Ferrara.

L’album “Sartoria Volume”, anticipato dal singolo “Ballo Coi Serpenti”, distribuito e promosso da Alka Record Label, contiene quattro brani che non hanno paura di attingere dal pop, indie ed elettronica: Ballo Coi Serpenti, Ora d'Aria, Vi Adoro Tutti e Sirene.

Ballo coi serpenti, la canzone che dà titolo al vostro Ep, è di trovare la giusta misura di riuscire a stare in mezzo alla gente che ha sempre qualcosa di cattivo da dire? Come gli haters sui social?

«Non esattamente. I serpenti sono in generale tutte le situazioni che possono farci allontanare dalla proverbiale ‘retta via’ e noi ci balliamo per riuscire a sentirci vivi. Più che un attacco agli haters, quindi, è un ammiccamento alle tentazioni quotidiane che ci circondano».

Com’è nato il video di Ballo coi serpenti?

«Il video è nato da un’idea di Fred (il batterista della band), voleva un video girato soprattutto in prima persona, dove un nerd lascia la sua routine e si butta in una serata folle».

In questo primo ep è ovviamente riconoscibile la vostra ironia, quasi come un j’accuse. Quanto questo sarcasmo può far trovare delle risposte in chi vi ascolta?

«L’ironia è sempre un’arma importante e se sfruttata nel modo giusto può fare breccia tra gli ascoltatori. Abbiamo fatto questa scelta anche per renderci conto di chi ci ascolta, perché sappiamo che l’ironia non è per tutti e chi non la capisce può reagire anche piuttosto male».

In “Ora d’aria” parlate di parole che bruciano la pelle e tagliano le vene. In effetti, le parole possono spingere una persona, anche quelle vittime di bullismo, al suicidio, ma si riuscirà a trovare un antidoto?

«In generale, con l’esplosione dei social network, le parole sono diventate delle bombe pronte ad esplodere in qualsiasi momento. L’unico antidoto può essere un’educazione al rispetto e alla cultura: in questo modo le parole potranno essere uno strumento per la crescita individuale e collettiva, non un modo per sfogare ai danni degli altri la propria rabbia repressa».

Cosa rappresentano per voi le “Sirene”?

«Le sirene rappresentano tutte le figure che abitano i nostri sogni, quell’appiglio di cui abbiamo bisogno quando il mondo di tutti i giorni non ci basta più e, quindi, vogliamo viaggiare con la mente».

Chi scrive i testi e chi la musica? Seguite qualche processo di songwriting particolare?

«Andreas scrive i testi e Alessio la musica. Facciamo dei provini con chitarra e voce, poi lavoriamo all’arrangiamento e allo sviluppo ritmico dei brani con Ableton. I testi arrivano alla fine e cercano di adattarsi nel migliore dei modi alla musica».

La cover del disco è molto singolare da chi è stata creata?

«L’ideatrice è una nostra talentuosa amica laureata in grafica: Gaia Moreschi».

Avete mai tentato di proporvi a qualche talent o siete contro?

«Ci limitiamo a dire che pensiamo non sia la strada adatta al nostro percorso».

Parliamo di una cosa effimera, ma che ha contraddistinto da sempre gli artisti. Da chi è curato il vostro look?

«In realtà, anche il look nelle foto gioca molto sull’ironia, più precisamente sull’autoironia. Ci sono un paio di nostre amiche che ci consigliano, perché si sa che le donne sono sempre un passo avanti rispetto a noi uomini».

                      

Parliamo del tour…

«Questa estate ci siamo presi una pausa perché Andreas si laureerà a settembre. Di conseguenza il tour partirà ad ottobre, con la presentazione del disco nella storica location del Lio bar di Brescia venerdì 11 Ottobre. Poi si proseguirà con concerti anche fuori da Brescia».

Quali sono i vostri hobby quando abbandonate per un po’ la vostra musica?

«Come tutti i nostri coetanei amiamo i libri, i film e le serie tv. Alessio e Andreas sono anche grandi appassionati di calcio e a volte tentano di praticarlo».