La Maria Stuarda con Lorenzo Penniello a teatro tra intrighi e divertimento. Recensione

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La Maria Stuarda con Lorenzo Penniello a teatro tra intrighi e divertimento. Recensione

Due regine, le più famose al mondo si trovano faccia a faccia in questo esilarante spettacolo scritto e diretto da Lino Bello, Maria Stuarda. La storia di due donne, orgogliose fino alla rovina, raccontata con grande ilarità e il regista rimodella il dramma per dare alle donne i propri punti di vista, imprigionate in modi molto diversi. Maria Stuarda rinchiusa da anni dalla cugina Elizabeth con l'accusa di tradimento, invece, in questo spettacolo Maria pagherà per la sua natura appassionata, per il suo amore mal giudicato per Leicester, amante al contempo della regina Elisabetta, interpretato dal bravissimo attore Salvatore Maiorino, freddamente soave nei panni dell'astuto conte, l’infedele e sexy opportunista amante delle due regine, più interessato al proprio progresso che a rischiare la vita. Le due regine piene di lussuriosa esuberanza, si buttano tra le braccia di Leicester, e galeotto fu il fazzoletto. Bisogna vedere lo straordinario e brillante spettacolo per capirne l’ingresso in scena di questo personaggio silenzioso, il fazzoletto appunto.
Nei panni di Elisabetta I Tudor, regina regnante d’Inghilterra, Lorenzo Penniello, famoso anche per essere il leader de I Cipria, sorprendente e superbo e il suo tempismo comico è ormai quasi leggendario sui palcoscenici partenopei, ma ciò che si rivela ancora più divertente è il modo in cui passa dalla parlata nobile e di classe, come a una regina compete, a una semplice vaiassa da vicoletto, sguaiata e volgare. Mescola bene carattere popolano e arroganza imperiale.

                                             

                                                          Lorenzo Penniello nei panni di Elisabetta I Tudor

Maria Stuarda, invece, è interpretata da una grande Titti Mauro, ha un morso tagliente e una giocosità che può sembrare selvaggiamente provocatoria, irradia il giusto fervore spirituale e rabbia latente, che scivola anche lei nella più volgare delle donne da quartieri.
Il picco più alto di questo spettacolo risiede in una scena in cui le due regine s’incontrano faccia a faccia e, ciò che accade, è altamente comico con espressioni ricercate a voler tener ancora vivi quegli idiomi e usanze di un’epoca oramai dimenticata. Incontro pieno di parole mitragliate a raffica che eclissano le azioni.
L’incontro tra Maria ed Elisabetta, che Lino Bello descrive, non è mai avvenuto nella vita reale e l’atto di rivendicare le storie delle donne con empatia, intuizione e, soprattutto, permettendo alle due donne di usare un linguaggio e delle espressioni del dialetto locale torrese e di avere finalmente una voce e un peso sul loro triste passato.
Lino Bello dirige il suo adattamento, scritto con chiarezza e precisione, senza lasciare che la tensione si allenti, rafforzata dalla colonna sonora progettata da Francesco Russo e le scene di Massimo Di Giovanni da un'idea di Lino Bello.  

Certamente, questa versione di Maria Stuarda, che ha debuttato a Torre del Greco lo scorso fine settimana, è un ritratto sfacciato, irriverente su due donne intrappolate da forze più grandi di loro, con litigi da cortile che non è altro ciò che domina negli ultimi anni nelle tv nazionali.

Maria Stuarda
di Lino Bello
Regia e costumi di Lino Bello
Scene di Massimo Di Giovanni da un'idea di Lino Bello 
Ricerca musicale e disegno luci Francesco Russo - Photos by Lino Bello

Personaggi e interpreti in ordine di uscita
Dama narrante Imma Lupo
Hanna Marina Vecchio Domanti
Paulet Vincent Frulio
Maria Stuarda Titti Mauro
Elisabetta Tudor Lorenzo Penniello
Leicester Salvatore Maiorino 
Yago Antonio Candurro
Giudice Marcello Gaglione
Segreghetary Rosa Anna Esposito