Dopo aver esordito nel mercato discografico nel 2018 e aver pubblicato due EP e un album, la cantautrice lombarda Joan Thiele presenta il suo secondo album in studio, dal titolo Joanita, il primo scritto interamente in italiano. Questo lavoro arriva dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Eco.
Il titolo dell'album riprende il soprannome che gli amici e i familiari hanno attribuito alla cantautrice, una scelta che si lega all’intero concept dell'album, poiché esplora le radici di Joan Thiele, inserendo, attraverso musica e parole, una forte componente autobiografica.
Joan Thiele è una cantautrice raffinata, una sintesi perfetta tra R&B, Soul e Pop, merito del fatto che la sua infanzia è stata contaminata dalla cultura statunitense, colombiana e anche napoletana, poiché sua madre è di origine campana. Infatti, la traccia che chiude l'album, Pazzerella, è interamente cantata in dialetto napoletano e suona come una canzone folkloristica. Lo strumento predominante in tutto il disco è la chitarra elettrica, che Joan Thiele ha portato anche sul palco del Festival di Sanremo, infondendo energia in ogni traccia e accentuando il connubio tra arte visiva e musicale.
Joanita sembra un album scritto per una colonna sonora di un film, e la cantante lo commenta con queste parole: «Mi sono presa il mio tempo per vivere e raccontare quello che avevo dentro. Mi sono data un bacio sulla fronte per rassicurare la bambina dentro di me. Le ho chiesto di fidarsi. Quando sei una ragazzina, non hai paura, sogni e basta, immagini e inventi il futuro. Ed io ho fatto questo. Ho ascoltato e investigato le mie emozioni, una ad una. E così ho abbracciato la mia chitarra, acceso l’amplificatore e ho iniziato a urlare».
Il cinema e le emozioni sono il cuore pulsante di Joanita: ogni traccia dell'album è legata a un’emozione e a un ricordo preciso, creando un mosaico di esperienze che spaziano dalla nostalgia alla rabbia, dalla fragilità alla voglia di evasione. Da Veleno, che rappresenta la rabbia, passando per Bacio sulla fronte, che esplora il tema del perdono, fino a Dea, Occhi da gangster, Pazzerella e Volto di donna, che raccontano storie di passione, creatività, amore e fragilità. E ancora la sanremese Eco, un invito a guardare in faccia le proprie paure e a superarle. Un augurio personale al fratello minore è un manifesto che celebra temi come l'importanza di difendere le proprie idee e il valore della condivisione. Infatti, Joan Thiele conosce molto bene il mondo delle colonne sonore, poiché nel 2023 ha vinto il David di Donatello come Miglior Canzone Originale con il brano Proiettili, tratto dal film Ti mangio il cuore.
Tra le canzoni meglio più potenti segnaliamo: L’invisibile, fatta solo di chitarra acustica e voce quasi sussurrata; Volto di donna, che cresce secondo dopo secondo, fino all’esplosione della sua voce e della produzione; infine, Eco, che già conosciamo e apprezziamo tutti.
Joan Thiele ci ha abituati a produzioni internazionali, e anche questo disco ne è la prova. Il suo modo di cantare, quasi sussurrato, ci ricorda Billie Eilish, mentre quando imbocca strade R&B richiama un po’ Lauryn Hill. Sanremo è stata una grande vetrina per lei che era poco conosciuta al grande pubblico, e sicuramente con questo album saprà farsi strada tra il pubblico mainstream.
A maggio sarà poi la volta del ritorno live con Joanita Tour 2025, organizzato da Live Nation. Questi i primi sette appuntamenti annunciati: Si parte il 24 maggio al Mi Ami Festival di Milano, per poi proseguire il 27 giugno al Flowers Festival di Collegno (TO), il 28 giugno al Lumen Festival di Vicenza, il 25 luglio al Riverock Festival di Assisi (PG), l’11 agosto al Mish Mash Festival di Milazzo (ME), il 13 agosto al Color Fest di Lamezia Terme (CZ), il 14 agosto al Locus Festival di Locorotondo (BA). I biglietti sono già in vendita su www.livenation.it.