Irama sul palco dell'Ariston con Lentamente, un brano che racchiude tanto della sua evoluzione musicale e del suo percorso personale. Ha annunciato anche una nuova avventura: il suo primo concerto allo Stadio San Siro di Milano, previsto per l’11 giugno 2026. La notizia arriva in contemporanea con il sold out del suo tour milanese all'Unipol Forum di Assago, previsto per il 21 e il 23 maggio, e con il suo prossimo concerto al Rock in Roma, previsto per il 22 luglio. Il 2 ottobre, invece, Irama salirà sul palco dell'Arena di Verona, dove presenterà tutte le sue hit, raccolte in un incredibile cammino che l’ha visto conquistare 53 dischi di Platino e 4 d’Oro, con oltre 2,5 miliardi di streaming.
La partecipazione a Sanremo quest’anno non si ferma a Lentamente. Oggi, venerdì 14 febbraio, uscirà anche la versione spagnola del brano, Lentamente (Cada maldito sentimiento), pensata per il mercato latino, dove il singolo El Peso De Un Ánge” sta già riscuotendo un grande successo.
Stasera, invece, per la serata delle cover, il cantante duetterà con Arisa in Say Something, una delle canzoni che li vedrà protagonisti insieme. Il brano, originariamente interpretato dal duo A Great Big World e Christina Aguilera, ha vinto un Grammy Award nel 2015, grazie alla sua intensità emotiva. La direzione d’orchestra sarà affidata a Giulio Nenna, mentre gli abiti indossati dai due artisti sono firmati Balmain.
«Arisa è meravigliosa, ha raccontato Irama. È un'anima fragile e una voce potentissima, secondo me. È speciale, lo dimostra sempre di più sul palco. Sono felice e orgoglioso di salire sul palco insieme a lei e cantare questa canzone speciale. Io non sono un interprete, sono un cantautore, quindi quando ascoltai questa canzone mi dissi: mi sarebbe piaciuto scriverla. Mi identifico in questa canzone per la melodia, per il modo in cui viene cantata. Mi piace il testo, quello che raccontava e l'arrangiamento».
Durante la conferenza stampa a Sanremo, Irama ha parlato anche di sé e del suo percorso. Rispondendo a una domanda su cosa consiglierebbe a chi vuole entrare nel mondo della musica, il cantante ha detto: «È difficile, sei sempre soggettivo. Sono ancora giovane e non ho la presunzione di essere un artista. Il prossimo anno faccio dieci anni in carriera, ho iniziato quando avevo diciotto. Ho visto veramente di tutto, di cotte e di crude, hanno detto di me qualsiasi cosa, non sembra un buon segno, ma se parlano di te male o bene mi ripeto fortunato. Siamo in un periodo ambiguo, vedo tanti più giovani di me, anche in gara, qui a Sanremo, che vengono scoraggiati a volte anche dai giornali, insultati per il loro fisico, la loro performance, di com’erano vestiti, come se questo accanimento fosse dovuto. Ricordiamoci una cosa molto importante, e non ho paura di prendermi la mia responsabilità e bisogna avere a volte anche coglioni di dirlo e non nascondersi dietro una testata giornalistica. Cerchiamo di appoggiare i giovani e non di abbatterli. Incentiviamo i giovani che sono il futuro, a volte ce lo si dimentica»
Parlando della sua esperienza a Sanremo, Irama ha spiegato: «Ho sempre cercato di portare la mia personalità, spero che sia un fil rouge nelle canzoni e spero rimanga sempre e, quindi, mi piace cambiare genere. Sono sempre stato un amante degli artisti eclettici. Non ho mai avuto paura di sbagliare, di rischiare, forse sbaglio, continuerò a sbagliare, ma è il bello di fare musica, è quello che definisce l'artista».
Con il suo brano Lentamente, Irama ha voluto sperimentare suoni più mediterranei, con un flusso melodico che si differenzia dalle sue produzioni precedenti. Parlando della canzone, ha aggiunto: «È una canzone che tocca delle sonorità più italiane, una contaminazione più mediterranea. La strumentale, invece, riprende suoni più inglesi. Questa canzone ha un flusso melodico differente rispetto alle altre che ho fatto di solito, ha variazioni melodiche e musicali che non ero abituato, ma l’ho voluto fare per cercare di cambiare, di fare qualcosa che mi emozionasse».
Irama ha riflettuto anche sulla sua carriera e sul suo approccio al lavoro artistico: «Sono sempre stato un diesel, non sono mai stato una fiamma. Avanzo sempre piano piano, lentamente, costruisco. Quando ero più ragazzino, ho avuto l’opportunità di fare i club e ho deciso di iniziare da lì, per rispetto della musica e del percorso che volevo fare. Piano piano faccio il mio, poi ci vedremo tra qualche anno e ci berremo un caffè per ricordarci di questo percorso».
Irama è un cantautore che cresce e si evolve, affrontando ogni sfida con la stessa determinazione e passione che lo hanno portato fin qui. La sua carriera, ancora giovane ma ricca di successi, prosegue verso nuovi traguardi, con un cuore sempre pronto a raccontare storie attraverso la sua musica.