Patrizio Oliva, il campione olimpico di pugilato, porta a teatro la sua storia, la trasposizione teatrale del suo libro biografia Sparviero - La mia storia (Ed. Sperling&Kupfer) che il campione napoletano ha scritto a quattro mani con Fabio Rocco Oliva. Si chiamerà Patrizio Vs Oliva, per la regia di Alfonso Postiglione e sarà in scena il 26 giugno ore 21.30 al Teatro Sannazaro di Napoli.
Oliva è diventato anche un ottimo imprenditore creando insieme ad altri soci un brand sulla mozzarella campana, hiMù.
Porterai a teatro la tua storia…
«Sì, al Napoli Teatro Festival porterò alcuni racconti da Sparviero, il libro che ho scritto sulla mia vita, che ha avuto un bel successo e, quindi, portiamo questa storia a teatro.».
Quante repliche farete al festival?
«Sarà una serata secca e poi speriamo diventi itinerante, per i vari teatri italiani.».
Come sarà articolato, sarà una commedia, un monologo…
«È una sorta di monologo. Avrò anche una partner Rossella Pugliese che mi aiuterà nei dialoghi, non sarò da solo sul palco.».
Hai anche creato un brand che è una bellissima iniziativa imprenditoriale…
«I mozzarella bar, si chiamano hiMù, sono tre mission in un’unica location, microcaseificio, mozzarella bar e shop, dove i clienti possono anche comprare i prodotti. I piatti che facciamo nei nostri ristoranti sono tutti inerenti alla mozzarella, dalla pizza alla parmigiana ai maccheroni alla siciliana e tutto ciò che comporta la mozzarella.».
Come mai sono nati prima a Malta e non in Italia?
«Siamo quattro soci e siamo tutti Cavalieri di Malta. Abbiamo provato prima in un piccolo locale di Malta ed è andata bene. A marzo abbiamo inaugurato il secondo locale, più grande del primo, poi tra poco apriremo a Londra nella zona del Vecchio Mercato e poi apriremo anche qui in Italia, puntiamo ad aprire circa 80 store.».
C’è qualche particolarità in questi mozzarella bar?
«Certo, lavoriamo la cagliata battuta a 0 / 20 gradi con un macchinario in cui metti la cagliata che la bolle e la fila e dopo 10 minuti escono le mozzarelle, le teniamo nella salamoia per 4/5 ore e sono poi subito pronte per essere mangiate. La particolarità è che questo macchinario è posizionato al centro del locale, quindi i clienti mangiano e vedono come si produce la mozzarella.».
Patrizio vs Oliva
drammaturgia di Fabio Rocco Oliva
da Sparviero-la mia storia di Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva, Edizioni Sperling&Kupfer
con Patrizio Oliva e Rossella Pugliese
regia di Alfonso Postiglione
spazio scenico Daniele Stella
costumi Giuseppe Avallone
disegni e illustrazioni Daniele Bigliardo
musiche Stefano Gargiulo
organizzazione e produzione Maurizio Marino per ArteTeca e Stefano Sarcinelli per Laprimamericana
Teatro Sannazaro
26 giugno ore 21.30
durata 75 min
“Perché fai il pugile?” chiesero a Barry McGuigan (campione irlandese dei pesi piuma).
“Mica posso fare il poeta – rispose Barry – Le storie io non le so raccontare…”
Ananke, per gli antichi greci Dea pre-olimpica del Fato, della Necessità dell’agire umano, era definita da Omero la “necessità di combattere”. Patrizio Oliva è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana. Scorrendo la sua vita appare evidente come sia stata una qualche Ananke a seguirlo da vicino e le sue fatiche sportive ci ricordano le gesta di un semidio. La sua determinazione a prendere a pugni, più che gli avversari, le ferite della vita, hanno reso la sua parabola sportiva ineluttabile: titoli italiani, oro olimpico, titolo europeo, titolo mondiale… Ma nel ring aperto di un teatro, la sua storia ci racconta le peripezie, le crisi, gli ostacoli che ad ogni passo, sia tu un uomo o un semidio, ti fanno dubitare, anche solo per un attimo, che il tuo destino sia già scritto. Tra i vapori di una sauna olimpica, dove nel tempo sospeso di una preoccupante seduta, si sudano i grammi di troppo per rientrare nel peso consentito, tra i fumi delle macerie di un terremoto familiare più esistenziale che fisico, tra le nuvole bianche su cui troppo presto è volato a riposare un amato fratello, ci convinciamo che Patrizio facendosi, da pugile-semidio, un semplice attore, sia il solo che può raccontare la sua storia. O pugile, semidio e attore sono forse sinonimi?