«La musica deve aiutare a riflettere, a volte deve far divertire, a volte distrarre, a volte deve far ballare, a volte far comunicare qualche cosa che hai dentro. I motivi per cui ci sono queste canzoni in questo disco è proprio perché l'ascolto della musica, la proposizione della musica è molto varia.»
Racconta Grazia Di Michele in quest’intervista sul suo ultimo disco uscito a gennaio scorso, Folli Voli, un disco sorprendente che la cantautrice ha voluto regalarsi e regalare al pubblico proponendo, con la sua straordinaria voce calda e notevolmente espressiva, brani internazionali, riadattati in italiano da Alberto Zeppieri.
«Alberto Zeppieri ha rispettato il significato originale – racconta nell’intervista Grazia Di Michele - e anche un po' la sonorità delle canzoni. Ad esempio, Folli voli, tratta da Falling slowly, suona circa nello stesso modo, ma anche il senso è rimasto intatto.»
L’album contiene undici brani riadattati e un inedito, Come la musica, che porta la firma di Bungaro.
«Sono brani pescati in un giro di un mondo virtuale, in realtà, io sono rimasta a casa a Roma. Sono andata a pizzicare canzoni che, in qualche modo, mi erano entrate nel cuore per un motivo o per un altro. Folli Voli è nato casualmente, all'inizio non era un progetto, però mettendo una canzone dietro l'altra, quasi per gioco, alla fine mi sono resa conto che avevo un vero proprio cd, e, quindi, ho fatto il primo volume di Folli Voli, perché, secondo me, tra un po' ne farò un altro, perché ci ho preso gusto.»
Nella title track, Folli voli, Grazia duetta con il cantautore siciliano Ivan Segreto.
«La ricerca di Ivan è stata molto semplice. Lui è un cantante straordinario, ha una voce straordinaria ed è anche un artista, scrive testi, musiche, però mi ha colpito la sua vocalità e ho pensato che la mia voce con la sua sarebbe stata molto bene. Non conoscevo Ivan Segreto, io l'ho chiamato e gli ho proposto di cantare con me, non c'eravamo mai visti e mai sentiti prima e ci siamo trovati direttamente in sala di registrazione. La cosa più imbarazzante, ma nello stesso tempo divertente, è stata cantare una canzone d'amore guardandosi negli occhi, ciò lo fai quando hai una confidenza, quando conosci qualcuno, ma quando non sai chi hai davanti. È stato veramente imbarazzante quando ci hanno messo i microfoni uno contro l'altro. È stata un’esperienza molto carina, quella di cantare e di fare un video insieme, parlando di una storia d'amore che non avevamo vissuto in realtà.»