Esce oggi il video di “Trieste” terzo singolo estratto del nuovo album di inediti di Lucio Corsi “Cosa faremo da grandi?” pubblicato il 17 gennaio per Sugar.
«È la storia del vento – racconta Lucio Corsi - e di come un giorno a Trieste la gente abbia cambiato idea su di lui, non considerandolo più un freno, ma rivalutandolo come spinta. Perché se ci pensi l’effetto del vento cambia a seconda di dove vai: se giri le spalle e cambi direzione ti spinge anziché frenarti. Per questo testo mi sono immaginato lo stesso vento come un cantante di cui l’Italia si accorse – essendo lui invisibile – solo dopo una sua apparizione in un programma tv. Di qui la rivalutazione, seguita, però, dall’eliminazione dallo show per carenza d’immagine e da un finale triste, ma non del tutto, che vede il vento tornare in piazza da solo a fischiare e a “rovinare i silenzi”».
Il video è nato dalla “fratellanza artistica”, con il regista Tommaso Ottomano, già al lavoro con Lucio per il mediometraggio che includeva i video di “Cosa faremo da grandi?” e “Freccia Bianca”. Attraverso i videoclip i due artisti esprimo la propria arte attraverso un linguaggio pop, malinconico e visionario.
Trieste - testo
Scoprimmo che il vento cantava
Il giorno che passò in tv
Lasciando di stucco un camionista che si riposava
Per qualche ora in un bar
Da quel giorno per le strade di Trieste
Vive gente convinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Utile
Per tenere le nuvole in viaggio
Per chi è fermo e non trova il coraggio
Vento che spinge sia le barche che gli uomini
Se non riescono a muoversi
Se non riescono a muoversi
Scoprimmo che il vento cantava
La sera che passò in tv
Fischiando nei televisori di casa in casa
Ma senza muovere niente
Da quel giorno nei palazzi di Trieste
Vive gente convinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Utile
Per tenere le nuvole in viaggio
Per chi è fermo e non trova il coraggio
Vento che spinge sia le barche che gli uomini
Se non riescono a muoversi
Se non riescono a muoversi
Venne eliminato dallo show
E rispedito in piazza
Gli dissero che
Per rimanere in tv
Serve la faccia adatta
Ora lo trovi senza labbra e senza denti e senza lingua
Sul lungo mare a rovinare i silenzi
Da solo che fischia
Il vento no
Non era un freno ma una spinta
Il vento no
Non era un freno ma una spinta
Utile
Per tenere le nuvole in viaggio
Per chi è fermo e non trova il coraggio
Vento che spinge sia le barche che gli uomini
Se non riescono a muoversi
Se non riescono a muoversi
Lucio Corsi è un cantautore toscano di ventisei anni, proveniente da Val di Campo di Vetulonia. Nel 2012 sconfigge la Matematica e dopo varie esperienze con gruppi della zona ed altrettante esplorazioni di tombe etrusche si trasferisce a Milano. Nella città tentacolare fonda un duo musicale con il quale inizia a suonare sia nei locali che in strada. Con una buona dose di cocomeri, dinosauri, farfalle e sigarette per la testa decide di intraprendere la carriera solista proponendo brani propri in italiano. Ha all’attivo due CD, Altalena Boy/VetuloniaDakar (prodotto da Federico Dragogna, che raccoglie i brani dei suoi primi due Ep) e Bestiario Musicale, entrambi pubblicati da Picicca Dischi. Nel 2017 ha aperto i concerti del tour teatrale dei Baustelle e di BRUNORI SAS; ha suonato in giro per l’Italia partecipando a vari festival tra cui il Festival Di Musica Distesa e al Miami Festival. Il 17 gennaio Lucio Corsi ha pubblicato “Cosa faremo da grandi?” il terzo album in studio. L'album è prodotto da Francesco Bianconi e Antonio Cupertino.
Ascolta “Cosa Faremo Da Grandi?”