Secondo appuntamento – dopo la trionfale apertura con la danza di José Montalvo – al Pompeii Theatrum Mundi venerdì 24 e sabato 25 giugno, sempre alle 21.00, con lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Elena Bucci e Chiara Muti, Due Regine: Mary Stuart vs. Elizabeth Tudor, Elizabeth Tudor vs. Mary Stuart.
Due attrici e registe interpretano le regine Mary Stuart ed Elizabeth Tudor, incatenate l’una all’altra in un eterno duello. «Due regine, due donne, due religioni, due temperamenti opposti, due segni zodiacali in contrasto, due visioni della politica, della vita, dell’amore, due destini – scrivono Elena Bucci e Chiara Muti nelle note. La vita dell’una significa la morte dell’altra: pur di vincere si ricorre alla guerra e all’intrigo, viene sacrificato ogni sussulto di pietà, ogni possibile misericordia. Alla storia narrata dai documenti si affianca una drammaturgia parallela dove si intrecciano improvvise apparizioni di fantasmi tra le magiche rovine di Pompei, autobiografia, sogno, racconto. Le due regine finalmente si incontrano, in nome di una visione del potere diversa da quella che impararono dai loro padri e che, forse, porterà in futuro alla pace».
Nato da un’idea e da una ricerca drammaturgica di Elena Bucci lo spettacolo si avvale delle luci di Vincent Longuemare; della drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti; degli oggetti di scena di Claudio Ballestracci; dei costumi di Marta Benini e Manuela Monti; della collaborazione alla drammaturgia di Mario Giorgi. La produzione è della compagnia Le belle bandiere in collaborazione con Campania Teatro Festival, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Russi.
«É il confronto estremo del potere tra due singolari figure femminili – dichiara Elena Bucci che nello spettacolo interpreta la regina Elizabeth – amiche, nemiche. Un gioco di specchi, un duello ricco di mistero e che, pur essendo una vicenda assolutamente vera, sembra inventata». Chiara Muti veste i panni della cattolica Mary Stuart, regina di Scozia e regina consorte di Francia che per alterne vicende si rifugia in Inghilterra, affidandosi alla protezione della cugina, che la terrà invece prigioniera per venti anni per poi farla decapitare. «La regina Mary Stuart – sottolinea Chiara Muti – a differenza della cugina, non è mai stata pienamente padrona di sé; la sua era una natura di donna passionale, portata a idealizzare, a non avere una visione “politica” dell’esistenza come la lucida e determinata Elizabeth».
La durata dello spettacolo è di 1h e 20’ circa.