Dialogo tra musica e anima: l'incredibile concerto di Nada al San Pietro a Majella

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Dialogo tra musica e anima: l'incredibile concerto di Nada al San Pietro a Majella

Al Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella Nada ha tenuto un concerto acustico, accompagnata dalla chitarra di Andrea Mucciarelli, nell'ambito della I edizione di Note d'Archivio per il Miglio della Memoria, organizzato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, con la produzione esecutiva della Fondazione Pietà de’ Turchini. Un'occasione unica per immergersi nel mondo musicale di un'artista che ha segnato la storia della musica italiana.
Il concerto si apre con Tutto a posto, che incarna un messaggio di serenità apparente, tipico dello stile di Nada, dove l'equilibrio si cela spesso dietro un velo di malinconia. È un inizio perfetto per una serata dedicata a emozioni profonde e riflessioni intime.
Il secondo brano, la fortunatissima Senza un perché, ha conosciuto una seconda vita grazie alla serie TV "The Young Pope" di Paolo Sorrentino, in cui compare nel quarto episodio. La scelta di Sorrentino di includere questo brano nella colonna sonora ha restituito alla canzone una visibilità rinnovata, richiamando alla mente il fenomeno di "Running Up That Hill" di Kate Bush, riemerso sulle scene per merito di "Stranger Things". Questo parallelismo mette in discussione l'impatto che le colonne sonore di qualità possono avere nel riportare alla luce brani dimenticati.
Dopo aver eseguito Guardami negli occhi, Nada ha condiviso un'intima riflessione con il pubblico: «Da sempre canto di malesseri, dolore dell’anima, ossa rotte, amori disperati, ma non è vero niente, m’invento tutto. Io sto bene! Ma ho una voce interiore che incoraggia il mio lato oscuro, è sempre stato così fin da bambina e questo mio lato oscuro è cresciuto con me, dentro di me, nel mio carattere e nella mia anima». Quest'onestà ha rivelato l'anima tormentata ma profondamente consapevole dell'artista, che riesce a trasformare esperienze personali in canzoni universali.
Maremma amara, l'interpretazione di questo classico della tradizione toscana, è stata intensa e sentita, rendendo omaggio non solo alle sue radici ma anche alla ricchezza della cultura popolare italiana. Segue Luna in piena, una delle sue canzoni più belle e, forse, sottovalutate nella musica italiana. Qui Nada esplora la dimensione onirica con una melodia avvolgente, che suscita immagini di notti misteriose e atmosfere magiche. Questo brano, title track di un album che ha vinto il Premio per il miglior album indipendente dell'anno al Meeting Etichette Indipendenti, sottolinea la sua capacità di rimanere rilevante nel panorama musicale contemporaneo.
Dopo Distese, la performance prende un tono nostalgico quando Nada ricorda il suo compianto amico e collaboratore Fausto Mesolella: «Questo concerto non lo volevo fare più, è stato quando Fausto se n’è andato. Era difficile per me immaginare che lui non fosse più vicino a me». Questa testimonianza personale ha colpito profondamente il pubblico, rendendo omaggio all'eredità emotiva e artistica di Mesolella. Il suo riferimento alla rinascita artistica attraverso la collaborazione con Mucciarelli e alla forza che ha trovato nel dolore trasmette un messaggio potente di resilienza.
Una nota di dolce malinconia si mescola quando Nada rende omaggio a Franco Battiato con Venezia-Istanbul, trasportando il pubblico in un viaggio immaginario tra due mondi. Presentando la successiva canzone, rimarca come il destino si delinei sin da bambini: «Il nostro destino si delinea già da quando si nasce, da piccoli, da bambini, per me è stato così, io da bambina mi dicevano: “un grande talento, un grande talento”, io non lo volevo sentire, combattevo, combattevo, per fortuna hanno vinto loro». E intona Ma che freddo fa, con questo brano Nada ci riporta agli esordi della sua carriera, a quei momenti di pura energia giovanile.
Il pubblico accoglie con entusiasmo Amore disperato, uno dei suoi brani più iconici, un inno all'amore intenso e tormentato, prima di passare a un nuovo brano, In mezzo al mare, interamente scritto e composto da lei. La produzione di John Parish mostra un lato creativo e contemporaneo dell'artista, capace di rinnovarsi pur mantenendo una forte identità.

                                                          
La serata prosegue con Stasera non piove, una canzone che esplora la resilienza e la speranza, culminando in Una pioggia di sale, un pezzo poetico e riflessivo. La chiusura ufficiale con Ti stringerò ha rappresentato un momento di grande intensità emotiva, un abbraccio musicale al suo pubblico, prima di un bis con Grazie, un sentito saluto che ha chiuso in bellezza una serata monumentale.
Il concerto di Nada si è quindi rivelato un viaggio emozionante tra le pieghe della sua anima artistica, regalando momenti di pura estetica e introspezione. La cornice storica del Conservatorio di San Pietro a Majella ha del resto aggiunto un tocco di magia a una serata già di per sé indimenticabile, ricordandoci l'importanza di artisti che, come lei, riescono a intrecciare le loro storie personali con quelle del pubblico, creando un legame inossidabile attraverso la musica.

I edizione “Note d'Archivio per il Miglio della Memoria”, prossimi appuntamenti:
21 settembre, ore 11 - Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania -Talenti Vulcanici in “Napoletani prima…o poi”
29 settembre, ore 20 - Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 - Raiz
13 ottobre, ore 11.30 - Sala del Lazzaretto dell'Ospedale di Santa Maria della Pace in occasione della Domenica di Carta 2024 - Quartetto Gagliano con Fabrizio Romano
30 novembre, ore 18 - Big Band del Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella