Sabato 17 novembre: approda alla Casa della Musica di Parma (Piazza San Francesco 1, ore 21:00, biglietto intero €. 15,00 - ridotto €. 12,00) un nuovo importantissimo appuntamento di ParmaJazz Frontiere Festival: quello con l’energia dell’olandese Instant Composers Pool Orchestra che si incontrerà per l’occasione con la Nieuw Amsterdam Peil. E quindi: Ab Baars, Michael Moore e Tobias Delius clarinetto e sassofoni; Thomas Heberer corno, Wolter Wierbos trombone, Mary Oliver violino e viola, Tristan Honsinger violoncello e voce, Ernst Glerum basso, Gus Janssen piano e Han Bennink. Questi i musicisti dell’Instant Composer Pool Orchestra. Con loro ci saranno Dorian Cooke con il fagotto, Heleen Hulst al violino, Mick Stirling al violoncello, Gerard Bowhuis e Patricio Wing al pianoforte e al flauto di pan, e Bart de Vrees alle percussioni della Nieuw Amsterdam Peil.
Dopo l’omaggio a Misha Alperin, ParmaJazz Frontiere Festival vuole ricordare un altro grande Misha, Misha Mengelberg che nel 1967 fondò con Bennink l’Instant Composers Pool. A Mengelberg sarà dedicata anche la proiezione del Documentario di Cherry Dunyns del 18 novembre presso l’Associazione Remo Gaibazzi (Borgo Scacchini, 3/a, ore 18.00 ingresso libero): un incontro che vuole offrire a Misha un delicato ritratto nel duro confronto con una malattia che ha progressivamente fatto scivolare nell’inconsapevolezza un musicista di intelligenza e lucidità tanto rare. Scomparso nel 2017, nel 2013 Misha Mengelberg ha dato il suo addio alle scene proprio con l’Instant Composer Pool Orchestra al londinese Vortex: la sua ultima, tristissima performance.
|
|
|
L’Instant Composers Pool, co-fondata da Han Bennik e Misha Mengelberg nel 1967, ebbe un ruolo fondamentale nell’affermazione di un nuovo suono che prenderà il nome di “Scuola Olandese”. Il loro intento non era seguire l’esempio musicale e stilistico americano, ma di trovare l’ispirazione nelle tradizioni musicali europee e di mettere in dialogo la musica con altre forme artistiche, come il teatro e le arti visive. Da allora l’Instant Composers Pool ha iniziato un’attività che continua tuttora, proponendo nuove composizioni e vecchi cavalli di battaglia.
|
|
Nieuw Amsterdams Peil (N.A.P.) sono un collettivo di musicisti, fondato nel 2005, che esplora le nuove frontiere musicali. Insieme proporranno un progetto in onore del co-fondatore dell’ICP recentemente scomparso, il pianista e compositore Misha Mengelberg, instancabile ricercatore di suoni e membro del movimento artistico Fluxus. Il repertorio comprenderà composizioni dello stesso Mengelberg, di Duke Ellington, Thelonious Monk e Stravinksy.
|
|
Han Bennik, percussionista polistrumentista, nasce a Zaandam, in Olanda, nel 1942. Il suo primo strumento musicale è la sedia della cucina, vittima del gusto percussivo che non perderà mai, vista la sua futura tendenza a creare suoni con oggetti che trova nel backstage dei concerti. È considerato un pioniere della musica improvvisata europea.
|
|
|
Negli anni sessanta viene riconosciuto subito per le sue qualità estremamente versatili. Accompagna in tour stelle del jazz Americano come Sonny Rollins, Ben Webster, Wes Montgomery, Johnny Griffith, Eric Dolphy e Dexter Gordon, suonando anche in alcuni dei loro album. Nel 1967 fonda insieme a Mengelberg (pianista) e Breuker (sassofonista) l’Instant Composers Pool. Bennik ha avuto anche successo nelle arti visive, disegnando/progettando molte delle copertine degli LP e dei CD in cui appare.
Nel ’66 suona al Newport jazz Festival negli Stati Uniti, con il Mengelberg Quartet. Attraverso le sue collaborazioni degli anni ’60 e ’70 con diversi musicisti Europei quali il sassofonista John Tchicai e Peter Brötzmann, mostra i suoi talenti al clarinetto, trombone, soprano sax e molti altri strumenti, i quali saranno presenti in una serie di album da solista pubblicati a partire dal ‘71. Le registrazioni degli anni ’80 includono: sessioni con l’ ICP orchestra insieme al bassista sud africano Harry Miller, al sassofonista Steve Lacy, con i trombonisti Roswell Rudd e George Lewis, e a leader di grandi band come Sean Bergin e Andy Sheppard. Dal 1988 al '98 Bennik partecipa al trio Clusone 3, con Michael Moore e Ernst Reijseger, una band caratterizzata dalla libera fusione di swinging jazz, improvvisazione aperta, e tenere ballad. Si esibiscono in Europa, America, Africa, China, Vietnam e Australia, registrando 5 CD.
Oggi giorno è frequente collaboratore di Tobia Delius (sassofonista), Cor Fuhler (pianista), e del bassista Wilbert de Joode. Collabora ancora occasionalmente con luminari del jazz quali Johnny Griffin, Von Freeman e Roy Anderson. |
|
Misha Mengelberg non era soltanto un incredibile e geniale improvvisatore, un compositore obliquo e originale, ma anche e soprattutto un agitatore culturale: un rivoluzionario capace di riscrivere regole e reinventare prospettive, di connettere e contaminare. Dall’alto di una visione del jazz che abbracciava con sogghignante naturalezza gli azzardi delle avanguardie (il padre Dada e il figlio Fluxus) e gli stilemi della musica che amava (Ellington, Herbie Nichols e l’ossessione per Monk, anche grazie a lui finalmente disciolto nella modernità). Co-fondatore nel 1967 dell’ Instant Composers Pool, artista complesso e personalità significativa del mondo dell’arte in senso totale, ha influenzato con il suo lavoro, e una certa dose di ironia, un’intera generazione di musicisti.
|
|
|
Per Misha Mengelberg, il dimenticare ha avuto inizio.
Sta aspettando un taxi che non ha mai chiamato per andare a un concerto che non avrà luogo.
Il compositore/pianista e GranDuca del jazz Misha Mengelberg (1935) è stato sommerso dall’ombra della demenza alla fine della sua vita di musicista.
Al jazz club londinese Vortex nel 2013 ha dato il suo emozionante addio alla scena internazionale. È stata anche la sua ultima performance con la sua orchestra, la Instant Composers Pool Orchestra. I musicisti fanno fatica a lasciarlo andare via ma il declino di Misha è costante e lui lentamente scivola via dal loro gruppo.
Un film che ci parla di lealtà, interrogativi, rispetto e dedizione. E di musica, la musica di Misha Mengelberg.”
|
|
|