Cuòre: sostantivo maschile, lo spettacolo con drammaturgia di Angela Di Maso interpretato da Daniela Giovanetti e Alvia Reale - che firma anche la regia – in scena dall’11 al 15 maggio al Ridotto del Mercadante, per la rassegna INNESTI programmata dal Teatro Nazionale nella sala al primo piano del teatro di Piazza Municipio.
Uno spettacolo che parla di chi il teatro lo fa e di teatro vive, che nasce dopo il lungo silenzio scenico imposto dalla pandemia come necessità e bisogno di parlare di sé: «Non c’è agonia più grande – scrive nelle note Alvia Reale – che tenere una storia non raccontata dentro di sé».
Lo spazio scenico, le luci e le immagini sono di Francesco Calcagnini; i costumi di Sandra Cardini; assistente alla regia Ilaria Iuozzo; la produzione del Gruppo della Creta.
«Dopo questo anno drammatico, il pensiero di tornare a lavorare nello stesso modo, con un regista che sceglie per te il testo, con un teatro che sceglie per te i compagni di lavoro e le modalità, ci è parso non sopportabile. Ci siamo prese quindi la responsabilità di fare una scelta in autonomia. Nel frattempo, io personalmente, ho dovuto fare i conti con la morte di mia madre, con il suo funerale deserto, con la paura di non essere più neanche in grado di saper raccontare delle storie. Di questo abbiamo parlato con Daniela, quando ci siamo incontrate davanti ad un Teatro chiuso. Abbiamo azzardato: Perché non parlare di noi? “Non c’è agonia più grande che tenere una storia non raccontata dentro di sé”. In fondo noi siamo le storie che abbiamo vissuto, che ci hanno dischiuso orizzonti, che scriviamo con la nostra vita e che impariamo a trasmettere. Per fare questo però, avevamo bisogno di un Drammaturgo che rendesse materia Poetica e Teatrale i nostri racconti. Subito abbiamo pensato ad Angela, con la quale da tanto volevamo collaborare.
Angela è una drammaturga piena di grazia e di talento, ed è in grado di trattare anche le nostre “zone d’ombra”. Perché non ci sono solo storie buone, ci sono anche storie di odio, di dolore, di inimicizie e delusioni. E così, ricordando quelle che eravamo mentre ballavamo “con” Don Lurio, bisognerà affrontare un passato che potrebbe schiacciarci. In fondo, come scrive Karen Blixen «tutti i dolori possono essere sopportati se vengono messi in un racconto, o se si narra, su di essi, un racconto». Alvia Reale
Il lavoro drammaturgico su Cuòre nasce da tre desideri: quello mio, di Alvia e di Daniela di creare qualcosa insieme. Quello di creare qualcosa insieme che fosse un progetto originale. Quello di creare qualcosa insieme che fosse un progetto originale, ma in cui il concetto di originalità fosse sinonimo di verità. Ma la verità è anche un percorso da fare, non un traguardo da cui partire. E si sa che noi tutti preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Vivi. Ma noi tre questa verità la volevamo. A tutti i costi. Alvia e Daniela allora si sono messe a disposizione di questo nostro progetto in prima persona, andando quindi al di là del puro atto interpretativo per diventare loro stesse oggetto di analisi da cui fare nascere l’atto creativo. Perché ogni verità è un percorso tracciato solo attraversando la vita stessa. Passata. Presente. E futura. Forse. A me il compito in questo momento teatrale più rivoluzionario: ascoltare. E avere scritto il testo in cui il loro Cuòre diventa un luogo in cui a noi tutti è dato ritrovarsi. Riconoscersi. Angela Di Maso
Ridotto del Mercadante | 11 > 15 maggio 2022
CUÒRE: SOSTANTIVO MASCHILE
di Angela Di Maso
drammaturgia Angela Di Maso dalla Storia di Alvia e Daniela
regia Alvia Reale
con Daniela Giovanetti, Alvia Reale
spazio scenico, luci, immagini Francesco Calcagnini
costumi Sandra Cardini
assistente alla regia Ilaria Iuozzo
produzione Gruppo della Creta
Calendario delle rappresentazioni
11/05 ore 21.00 | 12/05 ore 21.00 | 13/05 ore 17.00 | 14/05 ore 17.00 | 15/05 ore 21.00