Brunori Sas, L’albero delle noci: un’analisi dell'album canzone per canzone. Recensione

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Reduce del successo del 75° Festival di Sanremo, Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, pubblica il suo sesto album in studio, intitolato proprio come il brano presentato alla kermesse, L’albero delle noci, che si è aggiudicato un ottimo terzo posto e il premio Sergio Bardotti per il miglior testo.
L’album, pubblicato venerdì 14 febbraio per Island Records, è composto da dieci brani, tutti composti insieme all’amico e collega Riccardo Sinigallia, che tra l’altro, insieme a Dimartino, è salito sul palco del Festival nella serata delle cover con Brunori Sas, intonando il capolavoro di Lucio Dalla L’anno che verrà. L’ultimo lavoro in studio del cantautore cosentino risale al 2020, con Cip! e questi lunghi cinque anni sono serviti a Brunori Sas per sciogliere i nodi interiori e mettere nei brani la propria vita personale.
Questo Festival ha fatto tanto bene a Brunori, permettendogli di farsi conoscere dal pubblico lontano da questo genere di cantautorato, visto sia il successo del suo brano sulle piattaforme streaming, sia il piazzamento nella classifica finale, sia il riscontro del pubblico.
Il brano sanremese è ispirato all’albero delle noci situato di fronte l’abitazione dell’artista da tredici anni, e viene utilizzato come metafora del desiderio di radicamento. Il testo celebra la nascita e la rinascita di un individuo dopo la paternità, le ansie e le paure delle stagioni che passano, alle foglie che cadono e rinascono. Soprattutto parla dell’amore che non chiede nulla in cambio, se non l’amore stesso.


Il disco è stato anticipato dal singolo La vita com’è, pubblicato nell’agosto del 2023, e il testo incorpora la paura e al tempo stesso il desiderio della vita. Ci ricorda che non importa quanti anni abbiamo, ne possiamo avere venti o cento, ma il risultato non cambia se non riusciamo a vivere la vita così come ci presenta. Una sorta di dualismo tra il pessimismo e l’ottimismo, ma a prevalere è il senso di impotenza dinanzi alla vita.
Nel 2024 viene rilasciato il brano La Ghigliottina, con un testo molto profondo e ricco di ironia, poiché con la sua scrittura ha demolito, con poche righe, il patriarcato e il maschilismo: “ti vedo un po’ stanco, maschio etero bianco / Tra ricatti morali, colpe ancestrali, monete di scambio”.
Il morso di Tyson è un altro singolo che ha preparato la strada al lancio dell’intero album, e l’autore si riferisce ad un episodio accaduto realmente nel 1997, quando il pugile Myke Tyson diede un morso all’orecchio destro dell’avversario, Holyfield. Questo episodio, all’interno del brano, viene paragonato all’estremo gesto per poter salvare la propria storia.
Per non perdere noi è il brano che apre l’album, una ballad che parla di una crisi superata e di un’analisi sulle situazioni vissute, che poi portano al lieto fine. Decisamente uno dei brani migliori dell’album, se non il migliore, ricco di pathos e sentimento, scritto così bene da farci entrare nella storia dei protagonisti. Il verso “Siamo stati due eroi a non perderci, noi” ne è la testimonianza.
Pomeriggi catastrofici suona come una canzone popolare, dotata di uno storytelling eccezionale, ricerca di parole e descrizione ben accurata dei fatti: un pranzo in famiglia, i ricordi del passato e il ricordo di una persona che non c’è più. Ancora una volta riecheggia la celebrazione della vita, in questo caso la vita nel contesto familiare, con riferimenti ai simboli dell’infanzia del cantautore, come il fumetto di Topolino, il gioco dei soldatini e le figurine di Dylan Dog: “La vita è proprio una meraviglia, se stai con la famiglia niente ti può accadere”.
Brunori Sas, ottimo conoscitore della cultura e del dialetto calabrese, lo dimostra anche nel brano Fin’ara luna, scritto interamente in dialetto. La canzone è una dedica a Maria, che non c’è più, e a far da sfondo alla storia è una semplice chitarra acustica, che è appunto l’essenziale per narrare un altro pezzo di vita del cantautore. Ascoltando la canzone sempre di stare seduti intorno a lui mentre la intona, magari a cena davanti a un focolare, tipico simbolo del contesto familiare.


Più acqua che fuoco smuove un po’ i ritmi calmi e lenti delle canzoni precedenti, e ingrana la marcia. Un testo, ricco di erotismo, mette in primo piano l’amore, paragonato all’acqua, mentre il desiderio sessuale è paragonato al fuoco. L’autore ricorda l’estate del ’94 e del rigore di Baggio e allude a un rapporto occasionale avuto subito dopo, per poi ricordarci che l’amore è qualcosa più grande.
Luna nera ci riporta ai suoni più intimi, come anche il testo. Non è la prima volta che un cantautore si rivolge alla luna, lo ha fatto Vasco Rossi e lo ha fatto anche Jovanotti, Renato Zero, diversi insomma. Brunori Sas proietta i suoi pensieri alla luna, i suoi timori e la sua solitudine, la stessa che vede nella luna, poiché nessuno la guarda più. “Luna, non piangere, dai / Non ti ci mettere anche tu / che la notte è già troppo buia / E non ti vedo più”.
Guardia giurata chiude l’album e rappresenta la fine perfetta di un viaggio nell’amore e nella vita. Il testo parla di quando è venuta al mondo la figlia di Brunori Sas, le sue corse in ospedale, la sua emozione e l’emozione di una nuova vita.
Brunori Sas è uno dei cantautori più geniali dei nostri tempi, di certo non aveva bisogno del Festival di Sanremo per farsi conoscere, o per insediarsi nelle classifiche. Lui il suo pubblico ce l’ha e lo sostiene, e le classifiche le conosce molto bene. Quest'album sicuramente non deluderà i suoi vecchi fan, ma sicuramente ne acquisirà altri. É uno degli album più belli della sua carriera, è anche quello più sentito e maturato, ricco di vita e amore, un dualismo che è presente in ogni traccia: “Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore”.

Da oggi, Brunori Sas incontrerà i fan con un tour instore, partito proprio da Sanremo, lunedì 17 febbraio alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano, martedì 18 febbraio alla Discoteca Laziale di Roma e giovedì 20 febbraio al Cinema Campus Unical di Cosenza.

Da marzo, invece, prenderà il via il BRUNORI SAS || TOUR 2025. Biglietti disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati.

Venerdì 14 marzo 2025 || Vigevano (PV) @ PalaElachem

Domenica 16 marzo 2025 || Firenze @ Nelson Mandela Forum - SOLD OUT

Mercoledì 19 marzo 2025 || Roma @ Palazzo dello Sport - SOLD OUT

Sabato 22 marzo 2025 || Torino @ Inalpi Arena

Mercoledì 26 marzo 2025 || Napoli @ PalaPartenope

Venerdì 28 marzo 2025 || Casalecchio di Reno (BO) @ Unipol Arena

Domenica 30 marzo 2025 || Assago (MI) @ Unipol Forum - SOLD OUT

Lunedì 31 marzo 2025 || Assago (MI) @ Unipol Forum

 

BRUNORI SAS || LIVE CON ORCHESTRA

Mercoledì 18 giugno 2025 || Roma @ Circo Massimo

Venerdì 3 ottobre 2025 || Verona @ Arena di Verona

 

BRUNORI SAS || L’ALBERO DELLE NOCI TOUR ESTATE

Sabato 28 giugno 2025 || Codroipo (UD) @ Villa Manin

Martedì 1 luglio 2025 || Collegno (TO) @ FLOWERS FESTIVAL c/o Parco della Certosa

Sabato 5 luglio 2025 || Pistoia @ PISTOIA BLUES c/o Piazza Duomo

Venerdì 11 luglio 2025 || Genova @ ALTRAONDA FESTIVAL c/o Arena del Mare Porto Antico

Domenica 13 luglio 2025 || Cattolica (RN) @ Arena della Regina

Martedì 15 luglio 2025 || Fermo @ Piazza del Popolo

Giovedì 17 luglio 2025 || Salerno @ Piazza della Libertà

Venerdì 18 luglio 2025 || Bari @ LOCUS FESTIVAL c/o Fiera del Levante

Venerdì 1 agosto 2025 || Assisi (PG) @ SUONI CONTROVENTO c/o Rocca Maggiore

Domenica 3 agosto 2025 || Alghero (SS) @ FESTIVAL ABBABULA c/o Anfiteatro Ivan Graziani

Venerdì 8 agosto 2025 || Diamante (CS) Teatro dei Ruderi di Cirella

Domenica 10 agosto 2025 || Catania @ SOTTO IL VULCANO FEST c/o Villa Bellini

Sabato 23 agosto 2025 || Montesilvano (PE) @ MAREA FESTIVAL c/o Lungomare