Foto di Nicola Garofano
Un anno veramente impegnativo per l’attrice e regista Michela Andreozzi, dopo il successo di Nove lune e mezza, il suo primo film da regista, l’attrice romana torna alla regia con Brave Ragazze, in uscita il 7 marzo 2019, un action comedy ambientata negli anni '80, ispirata a una storia vera nel cast Ambra Angiolini, Ilenia Pastorelli, Serena Rossi e Silvia D'Amico e con Luca Argentero, Stefania Sandrelli e Max Tortora. Anche scrittrice Michela, infatti, a giugno scorso è uscito il libro ironico Non me lo chiedete più. #Childfree, la libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa, edito da Harper Collins. E, infine, la rivedremo nella seconda stagione di Romolo + Giuly: La guerra mondiale italiana, una serie televisiva ideata da Michele Bertini Malgarini, la cui prima stagione è andata su Fox da settembre.
La seconda esperienza da regista. Come ti sei trovata?
«Al secondo volevo andare su una storia diversa, erano tanti anni che coltivavo questo soggetto, incontrato sulla mia strada più di dieci anni fa. È una storia vera che abbiamo riscritto in commedia, è la storia di quattro donne che, nel giorno più buio della loro vita, si sono travestite da uomini e sono andate a fare una rapina alla banca del paese.»
Nove lune e mezza è un film introspettivo, un bel salto di qualità con il secondo film da regista…
«Non lo so se è un salto di qualità. La qualità la metto in tutte le cose che faccio, per cui penso che, da una commedia su tematiche sociali, fosse interessante raccontare, invece, stavolta una storia vera, perché l'importante è ricordare che questa è una storia vera.»
Com’è avvenuta la scelta del cast?
«É stata una scelta di temperamento, non ho scelto le attrici secondo colori o secondo provenienza, eccetera. Le ho scelte perché rappresentavano quattro donne particolari: Ambra Angiolini è una donna imprevedibile, misteriosa; Ilenia Pastorelli è una donna anche lei imprevedibile, ma con un coefficiente di ribellione insito; Serena Rossi è la ragazza della porta accanto e Silvio D'Amico, a parte che è una grandissima professionista, ma ha questo aspetto molto ingenuo che aveva il suo personaggio.»
Attrice e poi regista, non ti è venuta voglia di cucirti un cameo nel film?
«L’ho cucito il cameo, proprio negli ultimi giorni di riprese e interpreto una poliziotta.»
Quali sono invece, i tuoi impegni a teatro?
«Sarò fino al 6 gennaio al Teatro della Cometa di Roma con un monologo che si chiama: L’amore al tempo delle mele. A Napoli verrò alla Casa della Musica in primavera, (ndr 18 aprile 2019) con una mia commedia “Figlie di Eva” con Maria Grazia Cucinotta e Vittoria Belvedere.»
Non me lo chiedete più. Quante volte te lo sei sentito dire? E sei portabandiera di Childfree, la libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa…
«Sì, per scelta, diciamolo, non ho figli, ho deciso di non averne e me lo sono sentito dire tante volte, tanto che, alla fine, ho dovuto scrivere questo libro: Non me lo chiedete più. È un libro umoristico, non è contro le madri in nessun modo, anzi, è un libro che considera le madri dei supereroi, per cui ho detto:Ok! A me la tutina sta male, mettetevela voi.»
Hai un desiderio da realizzare nel nuovo anno?
«Sono desideri che riguardano gli altri: desidero che le persone abbiano le possibilità che ho avuto io di realizzare certi desideri, perché un mondo di persone realizzate è un mondo più sereno.»