Angela Fontana è arrivata al successo con il primo film Indivisibili di Edoardo De Angelis, insieme alla sorella gemella Marianna, ora ognuno ha intrapreso il proprio percorso, infatti, Angela è Danila nel film “Likemeback”, secondo lungometraggio di Leonardo Guerra Seràgnoli, presentato in concorso in anteprima mondiale alla 71esima edizione del Locarno Festival, sezione Cineasti del Presente. Le sorelle Angela e Marianna sono state anche impegnate al Social World Film Festival di Vico Equense in veste di giurate.
Com’è essere giurata al Social World Film Festival?
«Sono molto felice di essere stata al Social Wordl Film Festival, l’anno scorso non ho potuto parteciparci, ma era venuta soltanto Marianna e ci tenevo tantissimo a esserci. I cortometraggi erano tutti molto belli e speriamo che il nostro voto riesca a contribuire al meglio al lavoro dei vincitori.»
Prima mondiale a Locarno con il film Likemeback. Qual è il tuo ruolo?
«Interpreto Danila, una ragazza molto esuberante, la tipica ragazza che si è formata da sola e l'ha fatto anche tramite i social, con Instagram e Facebook, esponendosi in modo molto provocatorio, insieme con le altre due sue amiche. Rispetto a “Indivisibili” è un ruolo totalmente diverso. Spero che il film piaccia, perché rappresenta un po' le ragazze che ci sono oggi e spero che possa insegnare qualcosa a queste ragazze.»
Si parla tanto male e spesso dei social. Tu e tua sorella Marianna che rapporto avete con i social?
«Noi non siamo molto social. Non ci trovo nulla di male se non diventa un'abitudine oppure un abuso. Se non si esagera con i social, penso sia importante perché essi creano comunicazione, puoi dire qualcosa agli altri, però senza eccessi e non bisogna esporsi in modo negativo, anche perché sui social ci sono tantissime persone che ti seguono e bisogna focalizzarsi di scegliere bene quello da dire e quello che si pubblica anche perché lo vedono tutti in realtà. Ci sono anche molti che commentano e non sono esperti, persone deboli che creano tanti scompigli.»
C'è stata qualche critica che ti ha ferito o che ti ha dato fastidio?
«Personalmente, no, almeno per adesso. Ho letto tanti commenti, mi sono informata per prepararmi al film Likemeback e ho fatto un lavoro su ragazze e ragazzi che erano esposti ai social, conoscendo tanti casi di cyberbullismo. Mi dispiace un sacco perché veramente è una società in cui i ragazzi, ma anche i piccoli, sono abituati a usare questi smartphone come dei mostri e, quindi, lo trovo molto sbagliato.»
Quando non lavorate, tu e Marianna, cosa fate nel tempo libero. Avete qualche hobby, qualche passione che condividete?
«Ci stiamo appassionando al nuoto e poi leggere libri o andare al cinema o a vedere qualche spettacolo teatrale o ancora delle mostre, condividiamo tantissime cose insieme.»
Come vi siete avvicinate alla recitazione e al cinema?
«In realtà, mia madre che ci ha sempre indirizzate, in qualche modo, con la musica, con il cinema, ci accompagnava dappertutto, proprio perché era appassionata e, quindi, grazie a lei che è nata la passione.»
Anche vostra madre è un’artista? Poiché avete anche un fratello regista…
«No, è solo un’appassionata. Nostro fratello Agostino studia regia, ma i nostri genitori sono al di fuori di questo “mondo”.»