Sorrido.
E cerco di trovare soluzioni a questa vita.
Come si dice?
"Se si chiama problema, implica che ci sia una soluzione".
E le soluzioni me le sono anche inventate continuando a sorridere.
Era l'unico modo che conoscevo per andare avanti.
Ora sto cominciando a pensare che la vita mi odi.
E allora passo ore a ripetermi
"Problema, soluzione, problema, soluzione, problema, soluzione.. ce la puoi fare anche stavolta.. problema, soluzione, problema, soluzione..."
E mi passo una mano tra i capelli quasi a voler scuotere il cervello.
Ma nulla, stavolta non la trovo.
Sembra che non basti più sorridere.
Continui imperterrita a aggredirmi e a mettermi alla prova.
E io oggi, dopo anni, sono stanca.
Mi chiedo quando la smetterai di prendermi a pugni in faccia e a calci nello stomaco.
Cazzo vuoi da me?
Vuoi che piango?
Vuoi sentirmi urlare?
Vuoi che mi arrendo?
Brava!
Complimenti, hai vinto!
E ora?
Ora che si fa?
Mi passi addosso mentre sono a terra?
Vuoi vedere fino a quando riuscirò ancora a rialzarmi?
Beh, te lo dico in anticipo, prima che tu continui.
No tranquilla, non mi rialzo più.
Accomodati, dammi pure il colpo di grazia.
Tanto sono stanca e ho solo voglia di rimanere a terra.
Intera o a pezzi, non importa.
Continua tu da sola, vita.
A questo giro, io, non ho una soluzione.
Mollo.
Sono solo una donna.
Storie di donne, Rosanna Pannone.
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mettendo in oggetto "Storie di donne".
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