A 93 anni scompare Katyna Ranieri, una delle più famose cantanti e attrici degli anni ’60 e ’70.
Vedova del grande compositore Riz Ortolani, era nata a Follonica nel 1925. Giovanissima canta per le Forze Armate Americane e fa la soubrette per le compagnie di Fanfulla e Tino Scotti.
Nel 1954 partecipa al Festival di Sanremo e si piazza al secondo posto con il brano “Canzone da due soldi”.
Partecipa l'anno successivo al Festival di Napoli, cantando con Giacomo Rondinella la canzone “Pullecenella”.
Negli anni successivi viene notata per la sua voce duttile e sensuale da due grandi compositori: Nino Rota e Riz Ortolani. Il primo le affida brani tratti dai film di Federico Fellini 8 e 1/5 e Amarcord, il secondo la sposa nel 1964.
È l'unica cantante italiana ad esibirsi nella notte degli Oscar cantando il brano “Ti guarderò nel cuore” (in inglese More), tema del film documentario Mondo cane, diretto da Paolo Cavara, Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi. Superfluo aggiungere che la musica è di Ortolani.
In un Paese meno ingrato del nostro e dalla memoria meno corta, la notizia della sua morte avrebbe avuto ben altro risalto. La Rai avrebbe potuto riproporre almeno una puntata del programma “C'è un' orchestra per lei” del 1976 con Riz Ortolani e Stefano Satta Flores.
Noi vogliamo ricordarla interprete dei Canti Carnascialeschi di Lorenzo il Magnifico, musicati da Ortolani.
Un verso recita: Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza.
Grazie Katyna per averci ricordato ancora una volta col tuo canto personalissimo che dobbiamo cogliere “l'attimo fuggente”.