Red carpet all'insegna della cultura e della mondanità al Teatro San Carlo di Napoli per il Gran Gala svoltosi ieri sera, il 28 maggio, in occasione della II edizione del “Premio Matilde Serao”. Il riconoscimento ideato da Mimmo Paladino, promosso e organizzato da “Il Mattino”, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica si propone il fine di rendere omaggio alla sua cofondatrice a 126 anni dalla nascita del giornale. Matilde Serao, massimo esempio di modernità, donna autonoma nella profondità della sua anima e nel pensiero, capace di confrontarsi con uguale naturalezza e leggerezza di linguaggio e di movimento in ogni strato sociale, dai ceti meno abbienti e quelli aristocratici nel segno di una libertà che solo una formazione culturale ben costruita può donare. L'ambito Premio è dunque destinato a insignire quelle scrittrici che uniscono al piacere della narrazione il rigore del reportage, in un mixage di linguaggi idoneo a restituire la complessità di uno sguardo sul mondo. Ad aprire la serata, condotta mirabilmente da Carolina Rosi, madrina dell'evento, la grande Lina Sastri, protagonista di un cortometraggio realizzato da giovani ed esperti filmaker di Giffoni Experience, nelle vesti proprio di Donna Matilde, che ha dato voce ad alcune espressioni toccanti della grande giornalista. A seguire applaudite performance musicali a cura dell'Orchestra e del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo con l'intervento di tre soprani molto noti nello scenario internazionale: Carmen Giannattasio, Maria Grazia Schiavo e Rosa Feola. «Dopo la I edizione, tenutasi lo scorso anno al Teatro Nazionale Mercadante, in cui abbiamo assegnato il Premio Matilde Serao ad Antonia Arsal - ha detto Barbano, direttore de “IL Mattino - quest'anno abbiamo individuato come location ideale per la nostra manifestazione il Teatro San Carlo. Una giuria allargata composta da tutta la redazione del “Mattino” e dagli editorialisti, gli scrittori, i collaboratori autorevoli del giornale ha deliberato di consegnare il prestigioso riconoscimento ad Azar Nafisi. Iraniana di nascita, da anni residente negli USA», ha proseguito Barbano, «Azar Nafisi è l'autrice di “Leggere Lolita a Teheran” e testimonia con il volume delle opere da lei composte e con il suo stile di vita quanto sia importante l'immaginazione nella lotta per la conquista e la custodia delle libertà individuali e dei diritti umani.»
Visibilmente commossa di ricevere un premio così prestigioso la Nafisi si è così espressa: «Il concetto di “Verità” non si può separare dalla figura di Matilde Serao. Quando ero bambina, all'età di quattro anni, il mio papà ogni sera mi leggeva una fiaba di un autore che apparteneva a una nazionalità diversa, quale ad esempio Andersen per l'Olanda e Collodi per l'Italia; in particolare, sono rimasta molto attratta dalla fiaba di Pinocchio da cui ho appreso come si può realizzare una magia, come può l'impossibile divenire possibile, un pezzo di legno trasformarsi in anima e come l'anima riesce a vivificare ogni cosa nel mondo. L'immaginazione ha un potere molto sovversivo?», ha continuato la scrittrice: «Io credo che l'immaginazione sia molto sovversiva al punto che, uno dei primi gesti che i tiranni compiono appena salgono al potere, è di bruciare libri. I libri possono rendere l'integrità a noi esseri umani ma non possono salvarci dalla morte e, non a caso, le donne intellettuali in Iran possono influenzare la civiltà dandole un senso di modernità, dando voce anche a movimenti “rivoluzionari”.». «Il mio approccio all'Italia - ha detto infine la signora Nafisi - è avvenuto attraverso opere dell'immaginario; pur se da lontano, ho da subito apprezzato l'arte italiana in tutte le sue sfaccettature dal cinema alla pittura, alla scultura, alla scrittura e oggi sono profondamente onorata di ricevere il Premio Matilde Serao in una città come Napoli dove la bellezza dei palazzi, la vivacità dei suoi colori, l'intensità dei suoi profumi rendono l'idea di una sensualità e di vicinanza al corpo, tale da poterle permettere di esportare nel mondo ciò che di più etereo e concreto esiste: la spiritualità!»
Nel corso dell'evento è stata presentata anche la nuova grafica de “Il Mattino”, una sorta di “cambio d'abito” che, come ha affermato lo stesso Direttore Alessandro Barbano, si rende puntualmente necessario in ogni quotidiano per rendere sempre più moderno, essenziale e attuale l'immagine del giornale. Presenti alla manifestazione, esponenti del mondo delle Istituzioni: tra questi, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e il Questore di Napoli Antonio De Jesu.