Quando penso a Giuliana De Sio, prima che l’attrice, mi viene in mente la persona; è una di quelle poche artiste, infatti, che riversa totalmente la sua forte personalità nei suoi personaggi così da renderli molto credibili. É tanto popolare quanto defilata, nel senso che è dotata di una sensibilità che sembra tenere a bada sempre, si percepisce appena, perché di solito siamo abituati a vederla vestire i panni di donne sempre forti, tormentate, scontrose, che dominano la scena. E di palcoscenici televisivi, cinematografici e teatrali la De Sio ne ha calcati davvero tanti negli anni, recitando fra l’altro con i più grandi attori italiani, da Mastroianni a Michele Placido, da Alessandro Haber a Francesco Nuti, fino al grande e compianto Massimo Troisi nel celeberrimo film Scusate il ritardo. Indimenticabile interpretazione per me resta però il film di Carlo Lizzani Cattiva dove interpreta uno dei primi casi di nevrosi seguiti dallo psicanalista Jung, film per il quale Giuliana ottenne non a caso il premio David di Donatello. L’abbiamo vista spopolare in TV con diversi sceneggiati fra cui La Piovra e in anni più recenti Il Bello delle donne su Canale 5. Ma il teatro le ha tributato forse i successi più grandi: per anni ha riempito le sale con Notturno di donna con ospiti del drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, una sorta di psicodramma calato nella realtà quotidiana perfettamente adatto alla personalità complessa di Giuliana. Da lì poi sono seguite fiction meno importanti e qualche spettacolo teatrale come il recente Le Signorine con Isa Danieli. Quest’estate la vedremo in giro con Favolosa, dove recita favole antiche di Basile, provando anche a cantare e pare sia impegnata dopo tempo sul set di un film per il cinema. Sembra strano però che un’attrice così bella e brava negli ultimi vent’anni non abbia trovato posto nelle produzioni cinematografiche di casa nostra e dire che di film interessanti ne abbiamo avuti, ma della De Sio a un certo punto il cinema ha fatto perdere le tracce: misteri del mondo dello spettacolo o forse semplicemente si tratta di un ambiente nel quale girano a turno sempre le stesse persone. Ma quando si ha talento, prima o poi, si ritorna a galla, cosa che pare ora stia per riaccadere a Giuliana. Intanto, viene spesso invitata in talk show dove si racconta a ruota libera ed è un piacere scoprire il bagaglio di esperienze e di cultura che questa donna possiede. Personalmente spero di vederla ancora a teatro in un ruolo drammatico di spessore, palcoscenico che mi pare lei preferisca.