"Se due persone, inoltrate in un rapporto amoroso in via di definizione,sopravvivono a un percorso di quattordici fermate del metro,con le luci al neon e alcune questioni spinose in sospeso, si possono quasi definire una coppia solida”. Nathalie Guetta
Il 20 febbraio scorso, in un’atmosfera serena e conviviale Nathalie Guetta ha presentato presso la libreria IoCiSto di Napoli il suo primo romanzo dal titolo Dodici in caso di stress con il marchio Cut-Up,Casa Editrice di La Spezia, all’interno della Collana Qulture, gestita dall’Ass.ne Qulture e.t.s. pag.127, 16 euro. La copertina del libro è stata realizzata da Fabio Zazzaretta.
Tutti conosciamo Nathalie Guetta nei panni di Natalina Diotallevi, la simpaticissima perpetua di Don Matteo oppure la valente ballerina di un’edizione della fortunata trasmissione Ballando con le stelle condotta da Milly Carlucci, ma pochi sanno che ha vissuto per molti anni a Napoli insegnando clownistica e allestendo spettacoli di burattini come pochi conoscono le sue doti di attrice cinematografica diretta da registi del calibro di Cristina Comencini, Alessandro Benvenuti, Enrico Oldoini, Paolo Genovese, Luca Miniero, Pupi Avati.
Il romanzo parla dell’amore tra Chloè e Houssine, un’ebrea di 46 anni e un musulmano di 28 che vivono il loro rapporto nonostante le differenze anagrafiche, culturali e religiose in una Parigi contemporanea dove sotto i ponti abbondano ristoranti cinesi e arabi e i problemi irrisolti delle banlieue.
Oltre ai due amanti ci sono un gatto, lo stress e 12 sigarette che danno il titolo al romanzo. La stessa scrittrice spiega durante la conversazione tenuta con Federica Flocco e Michela Rossi, rispettivamente scrittrice e Presidente dell’Associazione Qulture: “Dodici è il numero delle sigarette che mi sono autorizzata a fumare in un giorno in caso di stress. Sulla copertina è ritratto un gatto che fuma perché io adoro tutti gli animali, in particolare i gatti per quel loro senso di autonomia e di distacco dalla realtà”. E ancora :”Ho preso spunto da una storia vera e poi ho aggiunto tanti particolari che riguardano la mia vita personale come il vivere negli alberghi e prendere spesso l’ascensore che pare sia uno dei posti preferiti dagli amanti”. Alla domanda:”In quale lingua ha scritto il romanzo?”, la Guetta non ha avuto alcuna esitazione:”In italiano! Molti pensano che lo abbia scritto in francese, la mia lingua materna, invece no. Ho scritto in italiano e so che siete sorpresi. Ma come potete sentire parlo anche il napoletano, anzi mi sembra di avere un accento napoletano!”. E la presidente dell’Associazione Qulture ha affermato che il libro è scritto in un italiano forbito perché, come poi ha spiegato la stessa attrice, fin da piccola, ha amato la lettura dei grandi classici, in particolare italiani e francesi.
Nella prima di copertina si legge:”Il romanzo è una piccola perla narrativa che Nathalie Guetta sa offrirci con linguaggio colloquiale, sincero e diretto. Mentre sembra volerci dire, ben lontana da ogni assoluto, che l’amore può decollare, volare e addirittura cadere, ma in un farsi che è sempre il tessuto di quotidiane vittorie o sconfitte”.
Buona lettura e godiamoci il finale a sorpresa!