"L'Anfora": nuovo lavoro di Chiara Maggi alias Adaphera

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"L'Anfora": nuovo lavoro di Chiara Maggi alias Adaphera

Intervista a Chiara Maggi, conosciuta con il nom de plume Adaphera, giovane scrittrice (classe 1999), sbocciata su Wattpad ma destinata a raggiungere molto presto la vetta delle classifiche dei libri più venduti.

Sinossi del libro:  Giulia Del Re è una brillante archeologa del DRMA (Dipartimento di Reperti e Manufatti Antichi). Dedita più che mai al suo lavoro, dopo anni di ricerche, riesce finalmente a riportare alla luce un'antica anfora greca. Quello che ancora non sa è che il prezioso reperto è vincolato da un misterioso legame con il passato che andrà a cambiare radicalmente anche il suo destino. Accompagnata dalla sua migliore amica e da una nuova ed inaspettata famiglia, si troverà a dover scavare nelle sabbie della sua stessa vita per far fronte ad una serie di sentimenti devastanti che l'Anfora risveglierà dentro di lei.

Chiara Maggi, Adaphera è nata a Roma nel 1999, sotto il segno dell'Acquario, ci tiene a sottolinearlo, alla maturità classica conseguita lo scorso anno, sono seguiti studi differenti, ma già dal 2013 si stava delineando il suo futuro di scrittrice, vincendo il terzo premio al concorso letterario “Granelli di Parole” indetto dalla casa editrice Kimerik, con conseguente pubblicazione all'interno dell'antologia di racconti “Granelli di Parole”.

Intervista:

Questo libro arriva dopo una serie di lavori molto interessanti tra cui il celebre “Balla con me”, grande successo di Wattpad, vuoi parlarci di quest’esperienza?

Scrivere “Balla con me” è stata un’avventura affascinante. Nato da un’idea improvvisa, è un libro che è cresciuto con me poiché la stesura ha richiesto tanto tempo e revisioni continue. È stata la prima volta in cui ho preso seriamente in considerazione l’idea di mettermi in gioco, affrontando, tramite Wattpad, un pubblico critico e totalmente sconosciuto. È stato davvero bellissimo soprattutto perché alcuni lettori, i primi piccoli fan del libro, si sono subito affezionati ai personaggi e si sono immedesimati nelle loro avventure spronandomi ad andare avanti in una pubblicazione giornaliera, capitolo dopo capitolo.

L’Anfora è un argomento tutto nuovo, da dove viene l’idea?

Semplice: dalla vita stessa! Ogni giorno è una novità e sto imparando che il mondo non è un posto poi così grande in cui vivere: bisogna sempre aspettarsi delle sorprese ncredibili…sia positive che negative! Ed è proprio quello che accade a Giulia o a Lucia ma anche a tutti gli altri personaggi della storia che si trovano a dover affrontare situazioni inattese e dal lato vagamente tragicomico.

Sei d’accordo nell’affermazione che spesso si sente ovvero "gli scrittori mettono sempre qualcosa di sé nei propri libri"?

Direi che sono pienamente d’accordo. Per quanto si provi ad astrarre e separare la propria vita da quella dei personaggi, piccoli riferimenti autobiografici saranno sempre presenti, magari celati tra le righe. Questo avviene anche nell’ “Anfora” dove, per esempio, condivido la mia personale passione per l’Egitto con la protagonista Giulia che, da buona archeologa, non vede l’ora di essere convocata per lavorare tra le piramidi. Come questo, ci sono altri piccoli dettagli della mia vita camuffati e disseminati tra le pagine.

Quali sensazioni, emozioni e brividi ti ha portato scrivere questo libro?

Oltre a divertimento, speranza e qualche lacrima, sicuramente anche un po’ d’ansia! La suspense che ho cercato di conferire ad ogni colpo di scena ha avuto effetto in primis su di me: a volte creavo le situazioni ma non sapevo come uscirne, proprio come se ci fossi stata io nel libro. Poi realizzavo di essere la scrittrice e quel piccolo senso di onnipotenza mi ricordava che aveva già previsto tutto e che mi sarebbero bastati una penna e un’altra occhiata ai miei appunti per risolvere ogni problema.

Quali speranze e/o progetti sono collegati al libro?

Sicuramente la speranza nel “lieto fine”, con la quale non ho la pretesa di evitare le difficoltà della vita ma in cui è sicuro che non smetterò mai di credere. Poi, perché no, il “classico” è una garanzia: quindi spero anche in un amore forte e sincero come quelli di cui parlo nel libro.

Alla domanda "cosa farai da grande" risponderesti: "la scrittrice"?

Assolutamente sì. Nonostante sia difficile rendere l’attività di scrittore un lavoro o un’occupazione a tempo pieno, ho la certezza che è quello che mi piace fare, quello che metto al primo posto ogni giorno e quello che mi darà sempre delle grandi soddisfazioni, anche e soprattutto, nella sfera personale.

 

Ringraziando Chiara, ricordiamo alcuni link per poterla conoscere e leggere le sue opere:

Pagina Facebook di Adaphera

Profilo Wattpad di Adaphera

 

Ritratto di Adaphera realizzato dall'artista Barbara Calcei, in arte Bake