L'arte non ha confini, quando è nella persona, può manifestarsi in diversi modi.
È sicuramente il caso di Mariantonia Avati, regista e scrittrice italiana, che con il suo libro d’esordio “Il silenzio del sabato” (La nave di Teseo 2018, Collana “Oceani”, pp. 194, 17 euro) ci racconta di Maria, una madre silenziosa nei giorni che precedono la resurrezione di Gesù. Nell'introduzione Mariantonia Avati, scrive “Tempo fa lessi una frase magnifica: ‘La Madonna è luce e la luce non parla’ ‘È vero ma la Madonna era anche una Madre'”
Da queste considerazioni di semplice fragilità umana trae spunto l’autrice scrittrice per la realizzazione dell'opera, la quale in un’intervista a Famiglia Cristiana racconta:“Mi sono chiesta: perché non darle spazio? Se Gesù che è Figlio di Dio ha invocato in croce il Padre figuriamoci cosa avrà provato lei. Forse avevo bisogno di ascoltare la sua voce, chissà. Mi sono immaginata i suoi sentimenti, ma mi sono ispirata a donne comuni. Mamme degli amici di mio figlio. Oppure donne conosciute nelle corsie di ospedale. Loro, come Maria, sono accumunate da uno sguardo sereno, quello che esiste al di là di ogni dolore”
Si legge ancora nell’ introduzione del libro che “ Il mio ‘silenzio del sabato’ è la cronaca immaginaria di ciò che lei compì durante i tre giorni che cambiarono la storia del mondo”.
Un viaggio interiore tutto da scoprire tra le pagine emotive del libro di Mariantonia Avati.