Stiamo vedendo un nuovo Alessandro Canino nella trasmissione Ora o mai più in prima serata su Rai1 con un'anima più rock grazie al suo coach, la straordinaria Loredana Bertè che ha preso a cuore Alessandro per questa sua partecipazione alla trasmissione.
Alessandro ha iniziato da piccolo a fare pianobar con il padre, ma all’età di appena diciotto anni approda a Sanremo con il brano Brutta con la quale vince anche un Telegatto.
Subito dopo la trasmissione Alessandro Canino sarà impegnato con la promozione del nuovo singolo e con un tour estivo e in autunno uscirà un nuovo album.
Ora o mai più, cosa significa per te questo rientro?
«Partecipare a una trasmissione, in prima serata, che ha un alto share, è importante per tutti noi che siamo riusciti a entrare nel cast, per far capire meglio al pubblico qual è stato il nostro percorso fino adesso e quello che sarà d'ora in avanti.»
Il tuo coach è Loredana Bertè. Ti è capitata una bella determinata…
«Loredana la conosciamo tutti, non c’è niente da scoprire, è un’esplosione di potenza pura che coinvolge un po' tutti e anche a me, in questo caso, e ha tirato fuori forse qualcosa di nuovo in me.»
Sta uscendo un po' la tua anima rock, con questa voce bella forte…
«Loredana vuole molto che aggredisca le canzoni che facciamo, soprattutto nei duetti, cantando canzoni famosissime riadattate diversamente rispetto alla mia voce, sono io che devo osare un po' di e ho adattato la mia alla sua, una bella sfida sicuramente.»
Come ti trovi con Loredana, come coach?
«É molto istintiva, ad esempio nello studio del pezzo è maniacale, vuole molto che sia un qualcosa che nasce dall’istinto e, come dicevo, aggredire la canzone per far arrivare quel sentimento alla gente che ci segue a casa.»
In questi anni hai partecipato ad altre trasmissioni…
«Ero quasi fermato nella mia attività, però serviva un momento più di racconto, di fare ascoltare un percorso più duraturo, invece, della semplice uscita televisiva che solitamente facciamo che dura al massimo tre o quattro minuti. Questa trasmissione mi ha permesso sicuramente di fare arrivare qualcosa in più alla gente che ci segue da casa.»
Stai già preparando un album? Hai qualche canzone già scritta? Chi sono i tuoi collaboratori?
«Sono arrivato preparato a questo evento, tra poco uscirò con un singolo e ho atteso appunto questa trasmissione per poterlo fare e lo presenterò nella finale e da questo brano inizierà il nuovo percorso musicale di Alessandro, con me c‘è il mio produttore Marco Colavecchio con il quale abbiamo scritto questo singolo e scriveremo altri brani insieme con un altro autore, molto importante, Marco Ciappelli, album che uscirà dopo il singolo estivo.»
Hai iniziato piccolissimo con la canzone “Brutta”. Come sei arrivato a Sanremo?
«Avevo appena diciotto anni, compiuti da pochissimo, il percorso è arrivato molto presto e inaspettato, facevo piano bar , volevo fare il cantante ma non pensavo così presto. Avendo scritto nell'estate del ‘91 la canzone “Brutta” insieme ad altre idee di canzoni, abbiamo iniziato a farle ascoltare alle case discografiche e la Fonit Cetra ci disse che Brutta doveva essere portata subito a Sanremo. Così per magia ci fu questo primo Festival nel ‘92 e da lì è partito un po' tutto.»
Hai avuto un grande successo, addirittura un Telegatto, che qualcuno ambiva all'epoca. Come hai gestito tutto questo successo?
«Un premio che ho sentito vogliono riattivare molto presto. Era veramente un premio ambitissimo, dimostravi veramente di avere successo e premiava tutti gli artisti che durante l'anno avevano avuto grandi successi per le classifiche, per la vendita dei dischi, per le tournèe, c’erano vari premi e chiaramente questo successo lo abbiamo ritrovato fino al giorno dopo l’apparizione di Sanremo. Lo abbiamo capito quando abbiamo visto che c'erano tantissime ragazze e ragazzi che mi aspettavano fuori all'hotel e da lì è partito un po' tutto e abbiamo capito di avere veramente composto una canzone che sarebbe rimasta negli anni.»
Ti ho incrociato nel ’93 a Sanremo con a seguito la tua compagna e una piccola bambina, e tu eri piccolissimo…
«Diciannove anni, è vero, l’anno dopo di Brutta. Guia è nata nel ‘92 aveva circa due mesi ed io decisi di portarla con me nelle ultime serate.»
Tu sei anche autore, Brutta l'hai scritta tu. Ma qual è stata la tua prima canzone che hai scritto in assoluto?
«In quegli anni ho scritto diverse canzoni, alcune non sono mai state incise da me, ma sono state date magari ad altri artisti. Questa vena autorale non è mai venuta fuori più di tanto, però ho scritto diverse cose che sono andate un po' in giro e che hanno interpretato altri artisti. Negli anni, poi, ho curato molto quest’aspetto e arrivo adesso preparato a scrivere delle canzoni più impegnate nel concetto, ma sempre molto fresche nell'esecuzione.»
C'è qualche storia o argomento in particolare che ti piacerebbe scrivere per il tuo nuovo al bum?
«Ciò che voglio trasmettere con questo nuovo lavoro sicuramente è la sincerità, il modo diretto con cui ho sempre avuto il rapporto con il mio pubblico, molto schietto dicendo verità e raccontando storie che mi appartengono in prima persona o esperienze di persone che mi sono vicine, per cui provare qualcosa che possa far sentire, a chi ascolta la canzone, parte di sé. È già successo molto spesso e spero di ripetere questo percorso, negli arrangiamenti sarà modernissimo e non vedo l'ora di fare ascoltare queste nuove canzoni.»
Stai preparando un tour estivo?
« Sì, dopo aver finito la trasmissione, saremo in giro a promuovere sia il singolo nuovo sia a fare serate nelle più belle località estive italiane, per poi arrivare nell'inverno quando uscirà l'album e fare un tour teatrale nelle varie città principali italiane.»