Il Ridotto del Teatro Mercadante ospita fino al 9 febbraio lo spettacolo Oh scusa dormivi! di Jane Birkin, traduzione di Giulia Serafini, regia di Marcello Cotugno e interpretato da Anna Ammirati e Paolo Giovannucci.
La nota attrice, cantante e modella britannica, dalla vita sentimentale travagliata, scrisse questo testo teatrale nel 1992 dal sapore fortemente autobiografico dando ad esso l’andamento di un lungo racconto.
Una donna, afflitta dall’insonnia, confessa al compagno di avere dei forti dubbi circa la loro vita di coppia.
Nelle note di regia Marcello Cotugno spiega:«La crisi, la precarietà, l’amore liquido, la società liquida, hanno segnato le nostre azioni negli ultimi vent’anni, minando la famiglia e, in generale ogni forma di impegno sentimentale che implichi un senso di responsabilità… Ecco che i due protagonisti, passati ormai i quarant’anni, in una lunga notte di dubbi, indagano sul loro amore che forse non c’è più o non c’è mai stato… Le domande si ripetono: mi ami ancora? Sono bella? Nella lunga notte, ispirata anche alla relazione che la Birkin ebbe con Serge Gainsbourg, è in ballo qualcosa di più delle risposte che lei sta cercando da lui. Un bilancio esistenziale che è anche un grido di allarme per tutti noi: provare a non fuggire dalle nostre responsabilità per tentare, attraverso il dialogo e l’analisi a tenere vivi i nostri amori, sembra una sfida interessante e possibile».
Anna Ammirati e Paolo Giovannucci, sapientemente diretti, aprono le porte della loro casa parigina agli spettatori e li conducono in camera da letto, con annesso bagno di servizio, in una notte buia e tempestosa per analizzare la loro stanca storia d’amore. Lo spettatore è testimone oculare del loro litigio che si traduce, fin dalle prime battute, in una resa dei conti, in un dialogo al massacro.
Le domande sono sempre le stesse, per ogni coppia: mi ami? Quanto mi ami? Mi desideri? Com’è cambiato il nostro amore con il trascorrere del tempo? E riaffiorano i ricordi fatti di tenerezza e complicità nella fase dell’innamoramento ma feroci e spietati nel logorio della convivenza che se è un’opportunità per conoscere meglio l’altro da sé riduce i sentimenti a una routine di baci e carezze affrettati e superficiali. L’abitudine condanna gli amanti a trasformare il loro amore nel desiderio impossibile di fermare il tempo che scorre inesorabile e i sentimenti amorosi impallidiscono e spesso si dissolvono. Non resta altro che la fuga e la speranza di incontrare un nuovo Amore.
Nel dialogo serrato tra i due amanti, il momento più significativo e meglio recitato è stato quello riguardante la perdita di un figlio. Sul volto della Ammirati abbiamo visto scorrere lacrime vere …
La scenografia di Dionisio Paccione, le cui pareti nere e semoventi rievocano l’appartamento dove la Birkin convisse con Gainsbourg, è ricca di oggetti che tengono in vita la memoria di questo amore e non ci si meraviglia più di tanto che tra di essi c’è la foto incorniciata di un precedente amante della donna e un poster della famosa coppia.
Le musiche attingono a brani conosciutissimi di Gainsbourg, compresa la celeberrima Je t’aime, moi non plus che fece tanto scalpore nel 1969, inno della rivoluzione sessuale di quegli anni.
I costumi sono di Giuseppe Avallone e le luci di Carmine Pierri.
Partecipa allo spettacolo con un bacio
Dato il tema della messa in scena e in omaggio a Jane Birkin, simbolo della libertà sentimentale, la coppia di spettatori disposta a darsi un bacio durante lo spettacolo Oh scusa dormivi! (una coppia per ogni replica) usufruirà di 1 biglietto omaggio da ritirare presso la biglietteria del Teatro Mercadante.