Foto The Cloves Magazine
A partire dal debutto del 24 novembre al Pala Alpitour di Torino il Revelation Tour di Mika è arrivato finalmente a Napoli!
La nota pop star di origini libanesi mancava dal 18 maggio 2014, data dell’ormai leggendario concerto in Piazza del Plebiscito. Per la verità qualche apparizione televisiva che segnalava la permanenza di Mika nella città partenopea c’era stata: la sua incursione negli studi Rai di Via Marconi durante la registrazione de Lu santo jullare Francesco di e con Dario Fo e nel popolare rione Sanità per avvicinare i giovani musicisti dell’Ensamble e realizzare un servizio andato in onda nella prima puntata della prima stagione della fortunata e pluripremiata trasmissione televisiva Casa Mika. Ma, ovviamente, un suo concerto è ben altra cosa.
Al Palapartenope tutto era pronto per accoglierlo da giorni, come si accoglie una vera star internazionale.
Alle 20.30 sale sul palco Charlotte, giovanissima e talentuosa cantante inglese dalla voce soul che presenta i suoi brani in un italiano quasi perfetto (La frequentazione con Mika ha dato i suoi frutti!).
Appena si spengono le luci e si sente la voce di Mika che racconta la genesi del mondo e la sua nascita dall’amore dei suoi genitori “Vi presento il mio Adamo e la mia Eva, i miei genitori Mary Joan e Michael Holbrook, nel mio principio non c’era il serpente né la mela, solo un semaforo e un incrocio, tra la 5ª e la 57ª strada di New York e lì che s’incontrano due sconosciuti in una città di milioni di persone. In principio prima della vita così come la conosco io, in quel grande deserto vuoto della città di New York, c’era l’Amore. Michael e Joanni trascinati l’uno verso l’altra , un altro Big Bang. Poi ci fu il matrimonio e una luna di miele da 42H in un camper Volswagen ci fu sorella 1, sorella 2 e poi ci fui io…” e Mika si palesa al pubblico, il tendone di Via Barbagallo a Fuorigrotta con il suo Pulcinella esplode!
Vestito con un completo azzurro Valentino si libera quasi subito della giacca per mostrare una camicia bianca dal collo e dai polsini vaporosi e come un Pierrot, allegro e dinoccolato canta la prima canzone del suo ultimo album My name is Michael Holbrook, Ice cream associandola al colore giallo. Il palcoscenico, infatti, ha tutti i colori dell’arcobaleno . Il fondale presenta due gigantografie dei suoi genitori, una luna intera con le sue asperità,una mano ingioiellata, il David di Michelangelo e ciascun brano ha un colore che lo contraddistingue. Il verde è riservato a Dear Jealousy, il rosa a Origin of Love e così per tutti gli altri brani tra nuovi e vecchi successi:Relax Take It Easy, Platform ballerinas, Big girl, Tyni Love, Underwater, Paloma, Good Guys, Elle me dit, Stardust, Tomorrow, Happy Ending, Love Today, We Are Golden, Grace Kelly, Stay High…
Mika non canta soltanto. Racconta ai suoi fan la sua vita di artista, di figlio, di fratello attraverso aneddoti, ricordi, curiosità. Ma ecco che un gruppo di ragazzi si fa notare in modo discreto …sì, sono i giovani musicisti dell’associazione Sanitansamble che vengono subito invitati a salire sul palco. Con baci e abbracci e un solo violino, suonato da Dino Cerabona, accompagnano Mika nel brano Lollipop. L’emozione diventa palpabile e attraversa tutto il Palapartenope allo stesso modo come quando il pubblico intona il coro “Oje vita, oje vita mia, oje core 'e chistu core, si' stata 'o primmo ammore e 'o primmo e ll'urdemo sarraje pe' me!” , riservato soltanto a quelli che amano Napoli di un amore forte ed incondizionato. Mika sorride e ringrazia cercando un contatto diretto, fisico, carnale con i suoi fan… Si getta con fiducia tra le braccia del suo pubblico per saggiarne l’Amore… È questa la parola che viene più volte pronunciata nelle sue canzoni e nel suo racconto. E, come se non bastasse , da un pianoforte luminoso, sospeso a mezz’aria sfidando la legge di gravità, tra palloni fluorescenti e coloratissimi prende vita un cuore palpitante, rosso fiammante!
Con Mika sul palco i suoi bravissimi ed affiatati musicisti:Timothy Van Der Kull (chitarra), Max Taylor (basso), Wouten Van Tornnhout (batteria) e Mitchell Yoshida (pianoforte).
Due ore di musica, di entusiasmo, di gioia! Grazie Mika!