«L’arte più che descrivere la società deve porre le basi per migliorarla.»  Intervista a La Rappresentante Di Lista

- di

«L’arte più che descrivere la società deve porre le basi per migliorarla.»  Intervista a La Rappresentante Di Lista

Foto di Claudia Pajewski

Go Go Diva” è il nuovo album di inediti de La Rappresentante Di Lista, il progetto composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, uscito il 14 dicembre per Woodworm Label/distr. Artist First, e anticipato da due singoli e video “Questo Corpo” e “Woow”.  La fragilità percepita dal melanconico che coinvolge tutti gli organi del corpo, innamorarsi, precipitare per amore, stare con qualcuno, essere soli, gridare agli altri i propri momenti di crisi. LRDL sono cronisti di tali stati alterati che invitano che dovrebbero essere vissuti anziché respinti, così nasce questa meravigliosa gemma Go Go Diva
Da oggi, 01 febbraio, LRDL sono in tour, dopo l’intervista le date
Parliamo del tuo vostro terzo album, Go Go Diva.  Com'è stato realizzarlo? Ci sono state delle sfide inaspettate o felici sorprese?
«Un’immagine che posso individuare per descrivere la produzione di quest’ultimo disco è la seguente: andare giù per un fiume trasportati dalla corrente, felici che tutto stia scorrendo e senza sapere quando arriverà al mare. È stata un continuo susseguirsi di sfide inaspettate e felici sorprese, direi. Siamo in loop nell’alternanza di queste due possibilità da tempo. Pubblicare il disco è stato un po’ come arrivare finalmente in mare. Adesso i ritmi sono più lenti e non ci ricordavamo quanto fosse sconfinato.»

Con tutto ciò che accade nel mondo oggi, pensate che la vostra musica sia un riflesso di questi tempi?
«Per lungo tempo siamo stati convinti che la musica, o l’arte in generale, dovesse essere “specchio” del proprio tempo. Dopo avere guardato per bene il nostro tempo in faccia, abbiamo pensato che non avevamo voglia di disegnare la nostra musica a sua immagine… la nostra idea è un po’ diversa ed è un po’ come se le parti si fossero invertite. Per quanto ci riguarda la musica, l’arte, la poesia più che descrivere la società, devono porre le basi (in termini d’immaginario, di lessico, di sviluppo emotivo), perché la società possa migliorare. Da un lato è fondamentale che l’artista sia ben cosciente dello Zeitgeist, dall’altro non è possibile che l’artista, o l’autore di canzoni, riproponga come mera descrizione quello che vede attorno a sé. Lo stesso riflettere in fondo, presupporrebbe una riflessione.»

                           

Qual è stata l'ispirazione per il brano Questo Corpo? Com'è stato realizzare il video e quanti siete stati coinvolti nella sua realizzazione? Addirittura realizzato anche in verticale…
«“Questo corpo di donna mi porta fino in fondo alla crisi più nera. Questo corpo è il mio amante nei momenti di solitudine, perverso nella sua famelica voglia di consumarsi. La sua potenza devastatrice mi travolge e mi piace. E quando penso che sia quasi finita, il mio corpo riesce ancora a salvarmi.” Abbiamo scritto queste parole per presentare il brano il 16 novembre. Non sapremmo scriverne di migliori.
Il video della regista Manuela Di Pisa è stato un bellissimo momento e insieme a lei abbiamo sviluppato alcune delle idee che già tempo stavamo raccogliendo. Sul set, all’interno dello studio dove il video è stato girato, la troupe era composta da una decina di persone, regista, assistente, truccatore, alcuni di noi. Il momento più divertente è stato quando abbiamo iniziato le riprese allo specchio… roba da contorsionisti!» 

Ai testi avete aggiunto anche i vostri commenti. Possiamo dire “I commenti de La Rappresentante di lista” come nei migliori dvd dei film… o come una sceneggiatura teatrale. Com'è nata l'idea e perché?
«L’idea è nata proprio mentre stavamo leggendo un testo teatrale. Le note del drammaturgo sono sempre molto affascinanti perché presuppongono qualcosa di intimo o di profondamente sentito. Nel nostro caso l’idea era di aggiungere anche delle note che indicassero come cantare le canzoni, quasi delle indicazioni agogiche come quelle sugli spartiti musicali.»

Qual è stato finora il vostro momento musicale più memorabile?
«A Pollina, nel 2012, cantavamo le nostre canzoni dentro una 500 fiat per due spettatori.»

                 

So che è difficile, ma potete scegliere alcune delle vostre canzoni preferite di quest’album e parlare di come sono state scritte? E come, generalmente, scrivete la vostra musica?
«Non posso dire di avere delle canzoni preferite, ma posso raccontare come la genesi travagliata di una di queste me l’abbia resa più vicina. Come dice Giovanni Truppi c’è chi simpatizza per chi vince e chi per chi perde… Ecco questa era la canzone perdente, quella che non finiva nel disco: Maledetta Tenerezza. Per mesi è rimasta in un cassetto perché non ci convinceva a pieno. Non riuscivamo ad agganciarne lo spirito, il mood. Poi finalmente ci siamo decisi a inciderla con Roberto Cammarata in uno dei primi provini e anche quello è stato l’inizio di un lungo silenzio. Addirittura non se ne parlava… Se qualcuno ne doveva parlare la chiamava “Maledetta maledetta”. Se non ricordo male, è stato così fino a poco prima di arrivare a Milano per registrare il disco.»

Quanto ritenete importante i social media per la band? Che uso ne fate e che vi aiuta a gestirli  o è uno di voi?
«Siamo noi a gestire i nostri social. Cerchiamo di utilizzarli per far passare dei contenuti, per condividere quello che facciamo di bello, proporre gli ascolti che amiamo o quello che leggiamo se ci entusiasma. Crediamo che i social siano importantissimi oggi per lavorare nel campo della musica, ma se di colpo dovessero sparire dalla faccia della terra, non sarebbe un problema, ci adatteremmo volentieri a nuovi modi per stare in contatto con chi ci segua.»

Siete impegnati in un tour. Cosa devono aspettarsi le persone dai vostri spettacoli e cosa li può rendere speciali?
«Proprio in questi giorni stiamo allestendo il live al Karemaski di Arezzo con il supporto di Gabriele Spadini che cura l’allestimento di luci e scene e di Andrea Marmorini che si occupa della parte tecnica e dell’audio. Non sappiamo proprio cosa c’è da aspettarsi da questo live e siamo davvero curiosi. Lo spettacolo lo facciamo insieme al pubblico, quindi ogni replica sarà speciale.»

                                 

Prima de “La rappresentante di lista” eravate singolarmente impegnati in altri progetti? Quali e come vi siete conosciuti?
«Ci siamo conosciuti in teatro, durante la messa in scena di uno spettacolo teatrale. Per molti anni abbiamo fatto parte della stessa compagnia. Prima di cominciare con LRDL fondamentalmente lavoravamo entrambi come attori un po’ in giro per l’Italia. La musica è stata una folgorazione, nonostante Veronica abbia sempre cantato e Dario studia musica da quanto è adolescente.» 


GO GO DIVA TOUR"
01/02/2019 Torino - Hiroshima Mon Amour  *SOLD OUT
02/02/2019 Milano – Serraglio *SOLD OUT
03/02/2019 Milano – Serraglio – NUOVA DATA
08/02/2019 Pisa – Lumiere 
09/02/2019 Roncade (TV) - New Age 
22/02/2019 Roma – Monk 
23/02/2019 Modena – Vibra 
01/03/2019 Brescia - Latteria Molloy 
02/03/2019 Ravenna – Bronson 
23/03/2019 Bologna – Locomotiv 
06/04/2019 Firenze – Flog 
19/04/2019 Santa Maria a Vico (CE) – Smav 
20/04/2019 Arezzo – Karemaski