«La musica per me è uno sfogo e mi ha aiutato a uscirne fuori!» Intervista a Emmelle

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«Voglio dedicare questo brano e questo video a tutte quelle persone che meritano una rivincita, ma, soprattutto, rispetto.» Grida dalla sua pagina Facebook l’artista emergente Emmelle,  dopo l’uscita del suo secondo singolo "Pezzi di Vetro" scritto con Marco Canigiula (Andrè),  Francesco Sponta e Marco Di Martino.
Mariangela in arte "Emmelle" parla di bullismo, che ha subito lei stessa, ma se spesse volte il bullismo ha conseguenze profondamente negative per chi ne fa esperienza, comprese le difficoltà di salute mentale e fisica, la giovanissima Emmelle si è affidata alla musica, grande sostenitrice da sempre dell’animo umano.
Pezzi di vetro, quante avversità hai dovuto affrontare?
«Nella vita, purtroppo, non è mai tutto perfetto, e purtroppo non solo io, ma la maggior parte dei ragazzi sono e sono stati vittime di bullismo. "Pezzi di vetro" parla di questo, è un invito ad accettarsi, a non dar peso a quelle persone che fanno i forti perché pensano di esserlo! La musica per me è uno sfogo e mi ha aiutato a uscirne fuori!»
Com’è nata la collaborazione con gli autori di Pezzi di vetro?
«C'è stata subito un'empatia, poiché hanno ascoltato il mio vecchio brano e hanno capito quanto la musica sia importante per me e mi abbia aiutato ad affrontare il tutto, e da lì è nata "Pezzi di vetro".»


Pezzi di vetro è accompagnata anche da un videoclip. Hai dato qualche idea al regista per qualche scena?
«Sì, il videoclip è uscito lo scorso Luglio, girato da Valerio Matteu, e racchiude a immagini quello che esprime con le parole la canzone e i cui due attori e ballerini, Oriana Devi e Achille Mandolfo, hanno trasposto perfettamente con la loro performance l’intento del testo, ne sono entrati a pieno e ne sono molto fiera.» 
Precedentemente, è uscito anche un altro singolo Liberi. Ce ne parli di com’è nato?
«"Liberi" è nata nella mia cameretta, testo e musica scritti da me, ispirata anch'essa al bullismo.» 
Hai già pronti dei pezzi per un Ep o un album e che tematiche trattano? E quando uscirà il tuo primo album?
«Io penso che la musica si possa esprimere attraverso degli stati d'animo e quello che nella vita ti accade che sia bello o brutto, con la musica racconti ciò che hai dentro e non riesci a tirare fuori, quindi, se dovessimo parlare di tematica, non ci sarebbe una risposta ben precisa, per quanto riguarda un mio album sarebbe un sogno che vorrei realizzare più in là.»
Cosa ti ha fatto capire che la musica era il tuo percorso?
«Continuo a pensare che non sei tu che scegli la musica, ma è lei che sceglie te, sento il dovere di dirti che mi ci sono avvicinata anche attraverso ciò che mi è successo, praticamente, da quando ero piccola, con il tempo sono cresciuta, cambiata, maturata e ho capito che sentivo il bisogno di parlare, sfogarmi e, l'unica cosa che mi faceva tornare il sorriso, era la musica.»  
Qual è stato il primo brano che hai imparato? E quando hai iniziato a cantare per la prima volta?
«Non ricordo più iI primo brano che ho imparato, parliamo di più di dieci anni fa. Ho sempre ascoltato tantissima musica, di qualsiasi genere, la prima canzone che ho cantato live è stata "Mi sei scoppiato dentro il cuore" di Mina.» 

                           
Che cosa ha fatto la tua famiglia per incoraggiarti?
«La mia famiglia e anche gli amici, mi hanno sempre dato conforto e mi hanno sempre spronato a fare ciò che per me era giusto, se mi faceva stare bene e quanto era importante, avevano notato che avessi una dote già da piccola ed è anche per questo che mi sono avvicinata alla musica.» 
Quali canzoni imbarazzanti potrei trovare sul tuo lettore MP3?
«Imbarazzanti? Penso nessuna, ahahah. La musica è una scoperta e ognuno penso esprima le proprie emozioni come si sente di fare.» 
Hobby? Leggi, musica, fumetti, cinema…
«Amo il cinema, il genere horror e fantasy. Lo sport, ho frequentato nuoto, calcio e danza per ben 8 anni!»