Gianna Nannini a Eboli: A 70 Anni, il rock non ha età

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Gianna Nannini a Eboli: A 70 Anni, il rock non ha età

Foto di Francesco D'Acunzo

La regina incontrastata del rock italiano, Gianna Nannini è stata protagonista di un imperdibile show sold-out del suo Sei nell’anima Tour - European Leg 2024 al Palasele di Eboli, unica tappa campana. 
A 70 anni, la cantante senese dimostra che l'età non ha nulla a che fare con la sua energia e la sua potenza vocale, sempre intensa e grintosa. Il suo rock non conosce confini, e l'incredibile connessione con il pubblico ha reso questa serata davvero speciale. Tra i successi storici e le nuove canzoni del suo ultimo album, Gianna ha saputo regalare una performance che ha emozionato fan di tutte le età, anche quelli che l'avevano conosciuta solo attraverso i suoi brani più iconici. Ad accompagnare Gianna Nannini sul palco la band composta da Milton McDonald (chitarre), Davide Tagliapietra (chitarre) che cura anche la direzione musicale, Francis Hylton (basso), Cristiano Rigano (tastiere), Isabella Casucci e Sofia Gaudenzio (cori), e Simon Phillips (batteria).


Il concerto si è aperto con un’intensa introduzione parlata di Ottava vita, brano che riflette su temi di sofferenza, colpa, redenzione e speranza. La sua esecuzione provocatoria e potente ha subito acceso l'atmosfera, trascinando il pubblico in un'esperienza emozionale unica. Non è mancato il momento di caos, quando, come spesso accade ai suoi concerti, il pubblico non è riuscito a contenere l'entusiasmo e si è avvicinato al palco, dando vita a un episodio di vivace disordine, prontamente gestito dalla sicurezza, ma anche commentato dalla stessa Gianna, che ha esclamato: “Siccome questo è un rock show, voglio dire che il servizio di sicurezza può rimanere seduto, grazie”, prosegue: “Questo è un concerto, se non si è capito. Qui si canta e ci si diverte…”. Il primo brano del concerto è 1983, brano che Gianna ha definito un anno cruciale nella sua vita, un periodo in cui si sentiva morta e rinata. Subito dopo, Primadonna, in cui l'artista esplora il tema della figura femminile che cerca l'attenzione e il controllo, con una voce che esplode in tutta la sua forza. Il concerto ha alternato momenti di grande energia, come con Filo spinato e Radio baccano, quest’ultima un inno alla libertà e alla trasgressione, ma anche brani più introspettivi come Scandalo, che ha messo in evidenza la sua provocatoria critica sociale, e Ragazzo dell'Europa, in cui ha aggiunto un tocco personale sostituendo “per le vie di Colonia” con “per le vie di Eboli”, creando un momento di complicità con la sua platea.
Il pubblico è stato poi travolto da Profumo, uno dei pezzi più amati, che, con la sua poesia sensuale e il suo inconfondibile sound rock, ha fatto alzare tutti in piedi, e da Un giorno disumano, un brano intimo e riflessivo che ha messo in luce la maturità artistica di Gianna, capace di emozionare anche nei momenti di maggiore vulnerabilità. Il suo modo di esplorare temi universali con una voce così intensa e vibrante è ciò che continua a renderla una delle artiste più importanti della musica italiana. A seguire, un accenno più personale durante l’acoustic set con La differenza (piano) e una splendida versione di Me and Bobbie McGee, che ha mostrato il lato più sensibile dell'artista.


Il concerto è continuato con una successione di successi indimenticabili come I Maschi, Fotoromanza, Io e Sei nell'anima, quest'ultima il cuore del tour, che ha dimostrato tutta la potenza vocale e la passione della Nannini, mentre Meravigliosa creatura ha chiuso in modo emozionante, con il pubblico coinvolto in un abbraccio musicale che ha attraversato i decenni. A rendere il concerto ancora più dinamico è stato l'energetico assolo del batterista, lo straordinario Simon Phillips, leggenda dei Toto e The Who, un momento di pura vitalità.
La setlist prosegue con l’esplosione finale di Hey Bionda, Bello e impossibile e Latin Lover, che hanno portato il pubblico a un livello di euforia totale. La serata si è conclusa con America, con Gianna che ha cantato con tutta la sua forza, lasciando la platea senza parole, ma con il cuore pieno di emozioni. Alla fine l’immancabile bis, Un’estate italiana, conosciuta soprattutto come Notti magiche, inno ufficiale del campionato del mondo 1990 svoltosi in Italia.
Il Sei nell’anima Tour ha confermato Gianna Nannini come una delle voci più potenti e autentiche della musica italiana, capace di reinventarsi senza mai perdere la sua essenza. A 70 anni, la sua voce ruvida e passionale continua a incantare, a scuotere e a ispirare, regalando momenti unici e indimenticabili a tutti i suoi fan. Un concerto che ha fatto esplodere Eboli di energia e ricordi, sottolineando ancora una volta la posizione di Gianna Nannini come una delle figure più rilevanti della musica italiana.