«Dentro certe cose vedo il lato artistico, siano film, situazioni, gesti quotidiani o altro. Dentro cose apparentemente banali, c'è molto di artistico». Intervista al cantautore Cento

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Foto di Stefano Radice

Il suo album d’esordio si chiama Lato B e suona al tempo stesso fresco e accattivante, Cento, cantautore messinese, con il suo pop d’autore racconta varie esperienze di vita, dall’amore (Stavo pensando che, Marlboro)  a conoscenti che vivono la realtà intorno a lui (Jamaal) a brani totalmente autobiografici (Champions League).
Il primo singolo estratto dall’album è Stavo pensando cheaccompagnato da un video per la regia di un suo amico amico e videomaker Stefano Radice.
Testi e musica di Lato B sono di Giuliano Cento, prodotto da Stefano Radice e registrato presso Loud Studio.
La tracklist: Le patatine – Coca & rum – Stavo pensando che – Marlboro – Interludio – Champions League – Mia nonna –Jamaal– Falena.
Lato B è il tuo album d’esordio, sicuramente avrai scelto tra diverse canzoni che avevi, com’è caduta la scelta su questi brani?
«La scelta è ricaduta su questi precisi brani perché dentro c'è una parte di me, ho scelto quelle che rispecchiano più il mio stile e modo di essere».
L'amore è il tema principale delle tue canzoni. Che cosa rappresenta per te questo sentimento?
«Credo che l'uomo, in generale, sia spinto da questo sentimento, che poi sia verso una persona specifica o qualunque altra cosa, non conta. L'amore, insomma, muove il mondo intero».

                          
Il primo singolo estratto è Stavo pensando che? A chi è rivolta questa riflessione?
«Non è rivolta a nessuno in particolare, l'ho immaginata come una persona che cerca di distrarsi guardando altri individui, osservando un po' quello che ci circonda ma, alla fine, il pensiero forte è sempre quella lei che cerca di non pensare».
Singolo accompagnato anche da un video. Puoi spiegarci com'è nato?
«L'idea è nata dal mio amico e videomaker Stefano Radice, io ho scelto la Panda. Volevamo rappresentare un po' la distrazione con personaggi che hanno bisogno di un passaggio e che, tra loro, non hanno praticamente niente in comune, mentre la mia di strada è quella che mi porta alla famosa lei che continuo a pensare».
Titoli molto singolari: Le patatine, Coca & Rum, Marlboro, Mia nonna e anche Jamaal, cha fanno pensare a un quotidiano vissuto intensamente…
«Sì, quello che vivo e che c'è attorno a me, mi aiuta con l'ispirazione. Parlo di cose comuni un po' a tutti. Ad esempio, Jamaal è quel tizio che quando sei a cena fuori o a bere qualcosa, vuole rifilarti le classiche rose e che, magari, lo vedi talmente tante volte che ci fai anche due chiacchiere e alla fine gli dici: “Hai capito tutto”. Credo sia successo quasi a tutti di incontrarlo».
Da cosa sei influenzato per il songwriting, la lettura, la visione dei film…
«Non ho un qualcosa di specifico che m’influenza nello scrivere. Dentro certe cose, spesso, riesco a vedere il lato artistico, che siano film, situazioni, gesti quotidiani o altro. A volte, dentro cose apparentemente banali, c'è molto di artistico. Questione di prospettiva».


C’è qualche canzone che ami in particolare di quest’album e quale tra quelli di altri artisti avresti voluto scrivere e che senti molto tua, emozionalmente?

«Le amo tutte ovviamente, ma se dovessi scegliere, direi "Coca & Rum", ha un sound che mi coinvolge sentimentalmente. Avrei voluto scrivere “Felicità” di Lucio Dalla. È il mio artista italiano preferito».
Com’è iniziato il tuo percorso artistico? A che età hai iniziato a scrivere e di cosa scrivevi?
«Ho iniziato a suonare il basso all'età di 14 anni circa. Ho suonato in svariate band crescendo musicalmente. Verso i 23 anni iniziai a scrivere una canzone, così per gioco, decisi di inciderla in un piccolo studio. Personalmente non credevo fosse granché e non credevo nemmeno di poter cantare ma la gente che ascoltava mi riempiva di complimenti. Da lì capii che forse potevo scrivere anche qualche altra canzone. Scrivere mi è sempre venuto abbastanza naturale».


Hai messo su una band per i live? Ci sarà un tour dopo questo maledetto periodo che stiamo vivendo? O quali sono i tuoi progetti?
«La mia band è composta solo da me. Io sono la mia band. Comunque, purtroppo, tutti i progetti che avevo per il post uscita sono stati bloccati dall'emergenza attuale. Spero di riuscire a organizzare più live possibili dopo questa storia. Sto già organizzando qualcosa e spero di renderlo concreto quanto prima possibile. Tutte le novità e gli aggiornamenti futuri saranno resi pubblici nella mia pagina instagram @cento_storie».