Paccheri e gamberi da una leggenda pugliese

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Credo che ogni leggenda affondi le proprie radici in un avvenimento realmente accaduto, in una storia reale.
E quando al centro del mito c'è l'amore allora ne è certa la fondatezza. 
Quest'anno un raffinato cantautore italiano ha raccontato, creando una poesia e musicandola, "La leggenda di Cristalda e Pizzomunno."
Max Gazze' ci ha raccontato una vecchia leggenda pugliese, una storia d'amore che non si pone limiti né di tempo né di spazio, un amore eterno, presentando questo suo inedito al Festival di Sanremo.
Su www.turismovieste.it possiamo leggere “Si racconta che al tempo in cui l’attuale città era solo un villaggio composto da sparute capanne ed abitato da pescatori vi vivesse un giovane alto e forte di nome Pizzomunno. Sempre nello stesso villaggio abitava anche una fanciulla di rara bellezza, con i lunghi capelli color del sole di nome Cristalda. I due giovani si innamorarono, amandosi perdutamente senza che niente potesse separarli. Pizzomunno ogni giorno affrontava il mare con la sua barca e puntualmente le sirene emergevano dai flutti marini per intonare in onore del pescatore dolci canti. Le creature marine non si limitavano a cantare, ma prigioniere dello sguardo di Pizzomunno gli offrirono diverse volte l’immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante.
L’amore che il giovane riversava su Cristalda, però, rendeva vane le offerte delle sirene.Una delle tante sere in cui i due amanti andavano ad attendere la notte sull’isolotto che si erge di fronte alla costa, le sirene, colte da un raptus di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Pizzomunno rincorse invano la voce dell’amata. I pescatori il giorno seguente ritrovarono il giovane pietrificato dal dolore nel bianco scoglio che porta ancora oggi il suo nome.  Ancora oggi ogni cento anni la bella Cristalda torna dagli abissi per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una notte sola il loro antico amore.”

Max Gazzè ha dichiarato al sussidiario.net “Questa è una storia che va oltre il tempo, ma se si potesse aspettare cento anni per incontrare la persona che ama, secondo me penso proprio di sì, perchè la forza dell’amore va oltre. Chissà in che condizioni loro, Cristalda e Pizzomunno, vivono il tempo e vivono quest’attesa. Magari possono semplicemente contemplare il procedere del tempo e in questo tempo trovare una collocazione. Magari un monolite di calcare non ha lo stesso tempo che abbiamo noi organismi biologici".
L’ascolto del brano, magistralmente eseguito da Max Gazzè, ha ispirato il mio piatto di "Paccheri con cuore di burrata, datterino giallo  e gamberi."

I paccheri posizionati in verticale simboleggiano il faraglione di Vieste, l'amore, invece, è rappresentato dal cuore della burrata che richiama anche il colore bianco del faraglione stesso. Le sirene sono rappresentate dai gamberi e in particolare dal gambero al quale ho lasciato la coda. Ho usato il datterino giallo per simboleggiare il sole della Puglia.  
Per la ricetta ho preso spunto da quella che ho trovato su cookaround.com:

Ingredienti

Paccheri 150g
Gamberoni 6
Burrata 120g
Pomodorini 10
Aglio 1
Olio extra vergine di oliva 3-4 cucchiai
Prezzemolo q.b.
Sale 1 pizzico


Preparazione

1. Innanzitutto  pulire i gamberoni eliminando le teste, il guscio, code, zampine e budellino nero posto sul dorso dei gamberoni. Lasciare un paio di gamberoni interi per decorazione (eliminando in ogni caso il budellino). Sciacquare i gamberoni puliti (e quelli lasciati interi) sotto acqua corrente e tamponato con panno carta.
2. Prendere un tegame e in 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva far brevemente rosolare lo spicchio d’aglio. Unire i gamberoni e farli cuocere per 2-3 minuti per lato sfumando con una spruzzatina di vino bianco.
3. Togliere i gamberoni dal tegame mettendoli momentaneamente da parte; nel tegame buttarci i pomodorini privati dei semini e tagliati in quarti o a cubetti. Spadellarli e farli cuocere a fiamma medio-bassa in modo da ottenere un sughetto. Spolverizzare con del prezzemolo tritato ed aggiustare giusto con un pizzico di sale tenendo presente che la burrata è abbastanza sapida.
4. Nel frattempo in un mixer da cucina frullare la burrata con un giro di olio extravergine di oliva e un gamberone in modo da ottobre una mousse cremosa.
5. Lessare i paccheri in abbondante acqua salata. Scolarli e versarli nel tegame del sughetto dove si saranno rimessi anche i gamberoni; spadellare e bene e spolverizzate con altro prezzemolo
6. A questo punto versarci la burrata frullata mescolando il tutto; se necessario aggiungere uno-due cucchiai di acqua in modo da rendere il condimento più liscio e cremoso