Il 1969 è stato un anno denso di avvenimenti: la conquista della Luna, il concerto di Woodstock, i moti di Stonewall, la nascita del movimento Flower Power, il rifiuto della leva obbligatoria in America, l’avvento dei movimenti pacifisti, i NO potenti e inascoltati alla guerra del Vietnam e il film cult Easy Rider.
Attore e sceneggiatore di tale pellicola, per la regia di Dennis Hopper, con uno straordinario Jack Nicholson, Peter Fonda, figlio del leggendario Henry e fratello della più nota Jane, morto a Los Angeles la scorsa notte all’età di 79 anni per un’insufficienza respiratoria causata da un cancro ai polmoni.
Quelli della mia generazione ricordano perfettamente il film e il suo interprete principale Wyatt, impersonato da Fonda. Capelli lunghi scomposti dal vento, giacca di pelle di camoscio con lunghe frange, occhiali da sole a specchio e… verso la libertà in sella a una fiammante Chopper Harley-Davidson ovvero la mitica motocicletta degli hippy anni ’60 con manubrio alto e i colori della bandiera americana.
Il film ha segnato le generazioni successive perché frutto della “controcultura” giovanile degli anni ’60 ed è uno straordinario spaccato dell’America di quegli anni difficili, segnata dalle uccisioni dei fratelli John e Bob Kennedy e di Martin Luther King.
Due giovani decidono di intraprendere un viaggio per l’America. La loro meta è il carnevale di New Orleans. Ma la ricerca della libertà si scontra con i pregiudizi e con l’intolleranza della società americana.
Il film è cucito proprio sulla personalità ribelle e sfrontata di Peter Fonda e non è un caso che l’attore si sia identificato con il personaggio al punto da rimanerne in qualche modo schiacciato.
Per celebrare il 50° anniversario dell’uscita del film, Fonda aveva organizzato una proiezione a New York il prossimo 20 settembre, con la presenza di numerosi musicisti per eseguire la colonna sonora che include brani di The Byrds, Hoyt Axton, Steppenwolf, Bob Dylan, Jimi Hendrix, John Keene.
Siamo certi che la serata si farà e sarà l’occasione per ricordare questo grande attore, simbolo della giovinezza e della libertà.