Cari amici, io la TV da tempo non la guardo più; sì, non la guardo più. Giusto, giusto qualche fiction o qualche programma amarcord o di attualità su Raitre, rete che preferisco perché l’unica, a mio avviso, che fa Cultura.
Cultura in TV è divulgare storie, opinioni, proposte letterarie e non, che possano arricchire la mente e la curiosità degli spettatori, quella sana però; se poi tutto è fatto con delicatezza si raggiunge pure il cuore oltre che il buon gusto. Cultura è anche uno spettacolo ben costruito con siparietti comici, balletti, canzoni con l’orchestra che possano non solo deliziare la platea televisiva ma essere d’esempio per chi vuol fare il mestiere dell’artista.
Le mode arrivano, si fermano un po’ poi spariscono, poi ritornano. Ora pare che la gente, e i dirigenti TV se ne sono accorti, si sia stancata del degrado in cui si è caduti negli ultimi anni: sulle varie reti urla, risse, storie inventate per appassionati di romanzi rosa e un esercito di teste vuote, tette e labbra siliconate. Così si disimpara,chi non ha voluto o potuto studiare nella vita o apprendere qualcosa di utile per sé, accendendo la TV, accende un bel niente e non è giusto. Bisognerebbe tornare al passato, agli albori della TV ad esempio, quando anche gli sceneggiati erano rifacimenti televisivi di famosi romanzi letterari (I Miserabili, Vita di Dante, David Copperfield...) e a proposito di sceneggiati una reginetta dell’epoca, parliamo degli anni 60, era una giovanissima Loretta Goggi, a tutt’oggi uno dei volti più importanti della nostra TV e dello spettacolo.
In questi giorni il direttore di Raiuno, Stefano Coletta, ha espresso il desiderio di riportarla in TV con un programma tutto suo, cosa che porterebbe i maldicenti a dire appunto: “E sarebbe questo un Rinnovamento?”. E io, che sono un po’ di parte, perché adoro da sempre Loretta, dico che sarebbe sì un rinnovamento richiamarla o meglio una ripulita a questa TV in gran parte vituperata dalla vacuità di cui ho detto sopra. É tempo che ci si possa accomodare in poltrona e godere del garbo e della generosità professionale di chi il mestiere dell’artista lo conosce bene, e l’età non conta, sul palcoscenico non si invecchia mai. Quindi, spazio alle idee che si fanno persona o personaggi vecchi o giovani ma artisti. Quanto alla Goggi che negli anni ha dimostrato di saper fare tutto: che sia Show, fiction o programma di attualità, è il momento di un riconoscimento alla sua grandezza.