Uscirà l’11 aprile al cinema il film d’animazione Wonder Park della Paramount Animation e Nickelodeon Movies e distribuito da 20th Century Fox, con le voci italiane di Francesco Facchinetti (L’istrice - Steve) e Gigi & Ross (i castori - Gus e Cooper).
June è una bimba di 10 anni ricca di fantasia e immaginazione che trascorre le sue giornate con la mamma cercando di costruire il parco divertimenti dei suoi sogni. Tutto scorre tranquillo finché la madre non si ammala gravemente, da quel momento June perde ogni interesse e soprattutto la sua capacità di meravigliarsi. Un giorno, però, scopre un luogo magico: un meraviglioso parco giochi, lasciato abbandonato, ma ancora abitato dagli animali che lo popolavano ai tempi dei suoi fasti. Insieme a loro, June si propone di sistemarlo e sarà così che ritroverà la fiducia nel futuro.
Parliamo di Wonder Park…
«È la prima volta che doppiamo un film d’animazione, abbiamo doppiato i castori, Gus e Cooper, ed è stata un’esperienza bellissima. Speriamo possa ripetersi quanto prima.»
Cosa combineranno questi due castori?
«Sono i due addetti alla manutenzione del parco. Questo parco immaginario sognato e immaginato da questa ragazzina, June, la protagonista, e ogni animale che popola questo parco ha una mansione. Noi siamo i manutentori ma faremo tanti guai».
La vostra voce si riconoscerà o sarà modificata?
«Si riconoscerà, perché il direttore di doppiaggio Massimiliano Manfredi ha voluto che noi mantenessimo al nostra voce originale, non ha voluto cambiarla».
Quali sono i vostri prossimi impegni lavorativi?
«In tv si tornerà a giugno con un programma di Ale & Franz, dal titolo “ImprovviseRai” in prima serata su rai2, in questo caso non come presentatori ma come attori. Ed è una sorta di sitcom comica, un po’ sulla falsariga di “Buona la prima”, un loro vecchio programma».
Avete scritto anche una sceneggiatura diventata per ora un libro, La maledizione dell’acciaio…
«Inizialmente ne volevamo fare un film, poi Oreste Ciccariello che l’ha letta e andato più veloce di noi e ha scritto subito il romanzo».
Nata dalle vostre notte insonni…
«Tante notti insonni».