“Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!”
Alzi la mano chi non ha mai pronunciato questa celebre frase tratta dal pluripremiato film Forrest Gump di Robert Zemeckis con uno strepitoso Tom Hanks (Nel 2005 questa frase fu scelta da 1500 addetti ai lavori dell’American Film Institute come la numero 40 tra le 100 migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi tratte da film di produzione USA). Ebbene il film, presentato a Los Angeles il 23 giugno 1994 e uscito nelle sale il 6 luglio, compie 25 anni guadagnando oltre 678 milioni di dollari al botteghino solo in quell’anno!
Tutto ha inizio dall’omonimo romanzo di Winston Groom, scritto nel 1986 che per la verità non aveva venduto molte copie. Ma, come spesso capita in modo fortuito e fortunato la Paramount Picture acquista i diritti del libro e nel 1993 lo consegna al sapiente sceneggiatore Eric Roth (Il mediatore, Airport ’80, Mr Jones). La regia è affidata al visionario Robert Zemeckis che si era fatto conoscere negli ambienti hollywoodiani per un altro film famosissimo dal titolo Chi ha incastrato Roger Rabbit?, nonché la trilogia Ritorno al futuro. Come attore protagonista la scelta cade su Tom Hanks. Pare che all’epoca il suo compenso fosse modesto, ma nel contratto l’attore volle che fosse inserita una clausola che prevedeva una percentuale sugli incassi. Secondo una recente stima Hanks ha guadagnato fino ad oggi una quarantina di milioni di dollari… e scusate se è poco!
Seduto sulla panchina, alla fermata dell’autobus, Forrest Gump, racconta ad alcuni ignari vicini, con voce lenta e cantilenante (uno straordinario Francesco Pannofino nella versione italiana), le vicende incredibili della sua vita di ragazzone un po’ lento di comprendonio e sempliciotto in modalità feedback.
Nel racconto scorrono avvenimenti cruciali della storia americana: la guerra del Vietnam, lo scandalo Watergate, la segregazione razziale, il primo viaggio di un Presidente americano nella Cina di Mao, ma anche la storia d’amore del protagonista per Jenny Curran, una ragazza hippy violentata dal padre.
Forrest Gump ha come interlocutori eccezionali John Lennon ed Elvis Presley e arriva addirittura a stringere la mano a John Fitzgelald Kennedy e a frequentare i corsi universitari con i primi due studenti di colore ammessi: Vivian Malone e James Hood.
Tutto questo è stato reso possibile grazie ad innovativi effetti speciali per l’epoca che hanno fruttato alla pellicola uno dei sei Oscar vinti. Gli altri sono: Miglior film a Wendy Finerman, Steve Starkey e Steve Tisch, Migliore regia a Robert Zemeckis, Migliore attore protagonista a Tom Hanks, Migliore sceneggiatura non originale a Eric Roth, Migliore montaggio a Arthur Schmidt.
Un’altra celebre frase del film è la seguente: “Corri Forrest, corri!” E il film Forrest Gump ne ha fatta di strada conquistando pubblico e critica di tutto il mondo. Nel 2008 si è piazzato al 76° posto tra i 100 migliori film statunitensi di tutti i tempi sempre secondo l’American Film Institute e al 12° posto nella classifica dei 250 migliori film di tutti i tempi redatta dagli utenti di IMDb, una piattaforma digitale gestita da Amazon.
Noi vi consigliamo di rivedere il film, ma soprattutto di leggere il romanzo di Winston Groom per comprendere fino in fondo il grande lavoro che sottende alla trasposizione cinematografica di un testo e perché no?, sottolinearne le differenze.