Ieri, nell'aula Magna dell'Università Federico II di Napoli a Padre Antonio Loffredo è stata conferita la laurea ad honorem in Architettura, alla presenza del Rettore Gaetano Manfredi.
Padre Antonio è parroco della Basilica Santa Maria della Sanità, nota anche come la Chiesa di San Vincenzo 'O munacone, nell'omonimo quartiere su nomina dell'Arcivescovo di Napoli Corrado Ursi, dal 2001.
Padre Loffredo non è un semplice prete, perché in lui si scorgono le figure di Don Milani e dei suoi Ragazzi di Barbiana e di Don Zeno fondatore di Nomadelfia. Arriva alla Sanità con un programma ben preciso:recuperare persone e luoghi.
Una frase di Sant'Agostino lo sorregge in questa impresa quasi disperata:"La speranza ha due bellissime figlie:lo sdegno e il coraggio; lo sdegno per le cose come sono e il coraggio per cambiarle".
La Sanità è il quartiere dove è nato Totò, qui ha trovato ispirazione per le sue commedie il grande Eduardo, qui accanto a palazzi nobiliari ci sono case fatiscenti e bassi scavati nella pietra porosa del tufo. Ed ecco che si fa strada la sua geniale idea:contro l'abbandono e il disfattismo imperante del "tanto tutto rimarrà come prima" far leva sui giovani del quartiere per offrire loro concrete possibilità di crescita e di riscatto sociale. Ed ecco che prendono vita le varie cooperative:la Paranza, Iron Angels, l'Officina dei talenti, l'Ensamble di musica, corsi di recitazione e di canto, sport, corsi per guide turistiche per le Catacombe di San Gaudioso e San Gennaro, viaggi all'estero per i ragazzi dell'Oratorio e tanto altro.
La sfida è stata vinta e la Santità è determinata a diventare un polo di attrazione per tutta la città di Napoli.
Con l'umiltà dei grandi Padre Loffredo ringrazia chi lo ha preceduto ovvero Padre Giuseppe Rassello che intuì le immense potenzialità del quartiere Sanità e l'entusiasmo dei residenti su proposte concrete.
Per chi volesse saperne di più consigliamo il libro scritto da Padre Loffredo dal titolo Noi del rione Sanità, edito da Mondadori nel 2013.