Trionfa Dolores Redondo fra i “Magnifici 6” della sessantaseiesima edizione del Premio Bancarella.
La premiazione è avvenuta il 22 luglio 2018, in Piazza della Repubblica, al termine di una votazione, che ha visto prevalere la autrice Basca sugli inseguitori. Un predominio che si era già avvertito, al termine della “votazione silente”, la novità introdotta da quest’anno. Mentre Catena Fiorello e Monica Leoncini, intrattenevano il pubblico, fra una domanda agli Autori, al Presidente del Premio 2018, Matteo Strukul, ed al cantante Amedeo Minghi, ospite d’eccezione, il Comitato del Premio spogliava, sotto la supervisione del Notaio Dottoressa Sara Rivieri, le prime 100 schede delle 166 pervenute. La novità studiata per rendere più fluente la serata, alla lettura del risultato parziale dello scrutinio, da parte del Segretario del Premio, Ignazio Landi, evidenziava già un cospicuo distacco di “Tutto questo ti darò” rispetto agli inseguitori. Ottantasei preferenze per la Redondo, cinquantuno per il primo inseguitore, “I fantasmi dell’impero”. La classifica finale, non cambierà più, con la Vincitrice a ben 142 preferenze, il “trio di Sellerio” Dodaro, Panella e Consentino a
80, “L’assassinio di Florence Nightingale Shore” di Jessica Fellowes a 75, Guido Marangoni a 73, con “Anna che sorride alla pioggia”, 70 voti per Paolo Rumiz e “La regina del silenzio” ed infine “Nostalgia del sangue” di Dario Correnti (pseudonimo!) a 52.
Gioia per Dolores Redondo al momento della proclamazione da parte del Notaio. Entusiasta del risultato e del del premio, promette di farsi portavoce dei principi per i quali il Bancarella è noto: un premio dei librai, votato dai librai, una garanzia di qualità e gradimento del lettore.
- Ho scritto un giallo, con situazioni complicate, morti e suspance ma, il susseguirsi delle emozioni al cardiopalma che mi hanno pervaso ogni volta che sentivo ripetere
“Tutto questo ti darò” è stata una cosa unica. - Questa la sintesi dell’ autrice
spagnola.
La serata è stata impreziosita dalle conduttrici, Catena e Monica, che hanno animato la platea, mettendo in scena un divertente duetto: irriverente e scanzonata, la prima, seriosa e professionale la seconda. Quando la Fiorello ha intonato una canzone siciliana con il ripetuto intento di far cantare Amedeo Minghi, all’ennesima provocazione, il Maestro ha ceduto e risposto, allietando il pubblico, che teneva il tempo battendo le mani, con la splendida canzone “La vita mia”.
Soddisfazione per la Fondazione Città del Libro, e le Associazioni dei Librai Pontremolesi e delle Bancarelle, enti organizzatori della manifestazione, col supporto del Comune di Pontremoli.
“I librai indipendenti sono l’anima di questo premio letterario. Ogni giorno combattono con difficoltà a volte quasi insormontabili. La crisi culturale oltre che economica, continua a mietere vittime e i librai, quelli con la “L” maiuscola, si prodigano per consigliare un buon testo che trasporti il lettore in una dimensione onirica, che lo porti fuori dal lavoro, dalle tensioni, dalle vicissitudini quotidiane per catapultarlo dentro un racconto, una storia, una favola. La Fondazione Città del Libro mantiene viva questa meravigliosa tradizione ed insieme alle due Associazioni attualmente presiedute da Angelo Panassi e Roberto Lazzarelli, da sessantasei anni, propone ottimi autori ed ottimi libri, ai nostri lettori. Anche quest’anno crediamo di essere riusciti nel nostro intento.” Queste le considerazioni del Segretario del Premio, Ignazio Landi.
Sinossi
Traduzione di Ascanio Temonte
pp. 544 | 16,50 euro
Quando una coppia in divisa bussa alla sua porta, Manuel, scrittore di successo ossessivamente dedito alla stesura del prossimo bestseller, intuisce all'istante che dev'essere accaduto qualcosa di grave ad Alvaro, l'uomo che ama e al quale è sposato da anni. E infatti il corpo senza vita del marito è stato ritrovato al volante della sua auto, inspiegabilmente uscita di strada tra le vigne e i paesaggi scoscesi della Galizia, a chilometri di distanza dal luogo in cui Alvaro avrebbe dovuto trovarsi al momento dell'incidente. Sconvolto, Manuel parte per identificare la salma. Ma giunto a destinazione si ritrova invischiato in un intrico di menzogne, segreti e omissioni che ha al centro la ricca e arrogante famiglia d'origine del marito. Con l'aiuto di Nogueira, poliziotto in pensione dal carattere ruvido, e di Padre Lucas, il prete locale amico d'infanzia di Alvaro, Manuel indaga sulle molte ombre nel passato dei Muñiz Dávila e sulla vita segreta dell'uomo che si era illuso di conoscere quanto se stesso.
Serrato, sorprendente e ricco di atmosfera, Tutto questo ti darò è un thriller psicologico dalla sensibilità finissima, capace di indagare con la stessa onestà le dinamiche del cuore e quelle – troppo spesso malate – della nostra società.
"Dolores Redondo è la regina del literary thriller"
Carlos Ruiz Zafón
"È un thriller narrativo che tocca tutti i temi attuali.
Alla fine trovare l'assassino è un di più,
Tutto questo ti darò scorre anche per altre vie."
Ornella Ferrarini, Gioia!
"Tutto questo ti darò è un romanzo che già nel titolo
apre alle possibilità infinite della tentazione."
Enrico Pandiani, TuttoLibri - La Stampa
"Dolores Redondo guida il protagonista, Manuel,
nei misteri della Galizia eroica. Difficile interrompere la lettura."
Elisabetta Rosaspina, Corriere della Sera
DOLORES REDONDO ha studiato Legge e lavorato nel mondo del business per anni prima di diventare scrittrice a tempo pieno. I suoi romanzi hanno venduto oltre 1.000.000 di copie nella sola Spagna e sono stati tradotti in 35 lingue.