Music & Theater

Winston vs Churchill al Teatro Nuovo di Napoli fino a domani 3 febbraio 2019. Recensione

Lo spettacolo Winston vs Churchill, tratto da ”Winston Churchill, il vizio della democrazia” di Carlo G. Gabardini, approda al Teatro Nuovo di Napoli fino al 3 febbraio per la regia di Paola Rota.
In una recente intervista rilasciata a Terre di Campania.it, la regista Paola Rota ha affermato:« Abbiamo inventato una storia ed immaginato una situazione che potesse far emergere gli aspetti di Churchill che ci interessavano senza fare una lezione di Storia. É un Churchill visto nella sua umanità che, con la sua proverbiale ironia e senso dell’humor, viaggia in una dimensione sospesa tra presente e passato, tra realtà e memoria. È un uomo che vive cento vite in una, scrive, combatte, si trova a prendere decisioni politiche che hanno reso possibile il mondo in cui viviamo oggi.» E l’autore Carlo G. Gabardini  prosegue:«Churchill ci insegna l’utilità della politica come mezzo per prendere delle decisioni. Non possiamo limitarci all’alzata di mano o al voto online. Serve qualcuno che conosca davvero bene le cose, le sappia discutere ed argomentare per poi prendere delle decisioni nel più breve tempo possibile
In un discorso tenuto alla Camera dei Comuni nel 1936 lo stesso Churchill diceva:«L’epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire è giunta alla fine. Ora stiamo entrando in un’epoca dove ogni azione causa conseguenze e bisogna essere certi delle proprie scelte.» Noi ci sentiamo di aggiungere che tali scelte devono essere compiute da politici di spessore soprattutto oggi in una realtà fortemente globalizzata. E Churchill era certamente un politico di spessore e di grande carisma che invocava il primato della politica. 

                      
Portare quindi sulle scene un personaggio storico che ha attraversato il ‘900 non è un’impresa facile ma il protagonista Giuseppe Battiston Maria Roveran, nel ruolo di una infermiera-confidente, ci riescono benissimo supportati dal testo e dalla regia attenti e misurati.
La fisicità di Battiston incarna al meglio Churchill ottantenne, amante del whisky e dei sigari cubani che urla, sbraita, si lamenta, insofferente e riottoso a qualsiasi medicamento. Maria Roveran si mostra paziente, accondiscendente e quasi materna nei confronti di un  uomo al termine della sua esistenza. 
Churchill-Battiston riflette sul suo passato non senza una punta di nostalgia ma consapevole di aver fatto sempre gli interessi del Regno Unito e dell’Europa con l’orgoglio e la certezza di essere stato un artefice della Storia. 
Molte sono le citazioni “fulminanti” di Churchill nel testo e battute che sembrano epigrammi:”Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.” “Meglio fare le notizie che riceverle, meglio essere un attore che un critico.”L’alcol è una cosa seria, non va mischiato.”
Winston vs Churchill presenta il grande statista come un uomo con tutte le sue contraddizioni e i suoi eccessi. Non c’è spazio per i rimpianti o i rimorsi nella Storia perché essa non si fa con i ma e con i se. L’importante è sapere che le scelte fatte sono state le migliori possibili in quel momento.
Le scene sono di Nicolas Bovey,i costumi di Ursula Patzak,le luci di Andrea Violato, suono e musica Angelo Longo.