Music & Theater

Viva la Vita: Il ritorno di Gabbani a Sanremo tra leggerezza e profondità

Francesco Gabbani è pronto a tornare sulla scena musicale con il suo sesto album in studio, Dalla tua parte, in uscita il 21 febbraio 2025. Un’album che promette di esplorare ancora una volta il tema della vita in tutte le sue sfaccettature, tema già ben presente nel suo ultimo singolo Viva la vita, che presenterà stasera al Festival di Sanremo.
Alla conferenza stampa di oggi, dove ha presentato il brano, Gabbani ha spiegato con chiarezza il significato profondo che si cela dietro la sua musica e la sua visione della vita. «Quello a cui ambisco non è il successo ancora più grande o l'immaterialismo, l'avere e il possedere, ma ambisco a una serenità, a un equilibrio interiore, quello che gli orientali chiamano pace interiore. E credo, in questo momento, che la strada possa essere quella dell'accettazione, accettare quello che si è. Credo sia una delle cose più difficili da fare in questa vita: accettare quello che la vita ci ha dato e accettare soprattutto una cosa, il fatto che una risposta vera alle grandi domande: Chi siamo? Che cosa dobbiamo fare su questo mondo, in quest’universo?, che abbiamo sempre cercato di colmare, ma che continuiamo a sbatterci contro, ad avere una risposta vera, ecco, forse sta proprio nell'accettazione di dire: accettiamo che certe cose non le sappiamo e forse mai le sapremo e, quindi, la vita c'è finché respiriamo».
La visione di Gabbani si riflette perfettamente nelle sue canzoni, che spesso trattano temi profondi con una leggerezza apparente, una caratteristica che rende la sua musica unica. Il suo Viva la vita, ad esempio, è un inno all'amore per l'esistenza, pur riconoscendo le difficoltà e le sfide che essa comporta. «Sì, una caratteristica che fa parte del mio modo di esprimermi dal punto di vista artistico, che però non è consapevole, cioè io faccio musica, continuo a farlo, ho sempre fatto in questo modo, esprimendo nel vero e nel male quello che sono. Questa, chiamiamola profonda leggerezza, in realtà, fa parte proprio del mio modo di essere. Io sono così, sono il primo pirla che fa le battute, che è entusiasta e magari ironico, ma nello stesso tempo, cerco un significato in profondità. La canzone dice semplicemente: 'Viva la vita così com'è', non è però un'espressione lasciva, per dire 'ma chi se ne frega'. 'Viva la vita così com'è' è un’espressione consapevole che arriva dopo un iter di analisi, di introspezione psicologica, di domande fatte, quindi, ecco, è sempre una forma assolutamente di profonda leggerezza».


Ma cos'è che rende speciale la quotidianità per Francesco Gabbani? Cosa lo fa sentire grato e in pace con il mondo? «Sono tante veramente le piccole cose, a partire da una cosa che forse, io sono un po' atipico in questo come cantante, perché normalmente i cantanti sono abbastanza notturni. Io, invece, sono atipico perché mi sveglio prestissimo la mattina, ho un bioritmo proprio d'alba, quasi da monaco tibetano, ma non è che metto la sveglia, mi sveglio proprio presto e per esempio, la prima cosa che per me mi fa dire Viva la vita è un po' ovunque, soprattutto quando sono a casa, perché vivo per scelta in mezzo agli ulivi, in mezzo alla natura. Mi sveglio presto e, quindi, spesso vedo l'alba. Ecco, vedere l'alba, sentire gli uccellini che cantano, sentire i profumi della natura, questo non ti può far non dire Viva la vita». Un altro momento di gioia per Gabbani è legato alla sua compagna, Giulia: «Voglio un gran bene a Giulia, quando vedo che sorride, sono felice, quindi, dico Viva la vita».
Il cantante riflette anche su come, nonostante la vita porti con sé inevitabili difficoltà e sofferenze, sia necessario mantenere una mentalità positiva. «Credo che uno debba avere interiormente questo tipo di approccio», afferma. «Se ce l'hai interiormente, non è quello che succede all'esterno che ti fa dire "Viva la vita", sei tu che sei consapevole di dirlo in qualsiasi circostanza. Ma è anche difficile dirlo nelle condizioni di difficoltà, è ovvio pensare e vabbè, Gabbani dice "Viva la vita", però poi quando soffri, quando stai male, ti succede qualcosa, c'è la malattia, c'è una sofferenza… ed è proprio lì che bisogna avere il coraggio, secondo me, di dire "Viva la vita", perché la vita esiste, c’è, perché il tutto è fatto dall'equilibrio tra gli opposti».