Music & Theater

"Orgoglio e pregiudizio" al Mercadante di Napoli fino al 1° marzo. Recensione

“Se devi amarmi, per null’altro sia se non che per Amore” Sonetto XIV

Elizabeth Barrett Browning ( Durham1806-Firenze 1861)

 

Torna sul palcoscenico del Teatro Mercadante di Napoli, dopo il debutto in anteprima nazionale la scorsa estate e una fortunata tournèe, lo spettacolo Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen nell’adattamento teatrale di Antonio Piccolo per la regia di Arturo Cirillo che ha riservato per sé anche i ruoli di Mister Bennet e di Lady Catherine De Bourgh.

Il romanzo Orgoglio e pregiudizio fu pubblicato nel 1813 ed è stato fatto oggetto di numerosi adattamenti televisivi e cinematografici. Ne ricordiamo l’ultimo in ordine cronologico ovvero l’omonimo film diretto nel 2005 da Joe Wright con una giovanissima Keira Knightley che per il personaggio di Elizabeth Bennet ottenne a soli 21 anni la sua prima nomination all’ Oscar come migliore attrice e Mattehew Macfadyen nel ruolo dell’Ammiraglio Darcy.

Nella cittadina di Longbourne vive la famiglia Bennet con ben cinque figlie da sposare (nella riduzione teatrale due). Tra esse spiccano la primogenita Jane, bella e sensibile e la secondogenita Elizabeth, intelligente e spiritosa che però vuole innamorarsi e sposare solo l’uomo che amerà: una vera follia per l’epoca.

La vicenda ha inizio quando il ricco scapolo Mr. Bingley prende in affitto Netherfield Parck, una delle più belle residenze della zona, attigua alla villa dei Bennet. Egli si innamora di Jane ma dopo essere stato a Londra per un viaggio di affari, tronca la relazione. Secondo Elisabeth tale decisione è stata dettata dal suo amico Darcy che ha sempre guardato con superiorità i Bennet per diversa estrazione sociale. Tuttavia Elisabeth si sente attratta da Darcy e la loro storia d’amore si concretizzerà quando saranno stati sconfitti l’orgoglio e il pregiudizio.

Nelle note di regia Arturo Cirillo spiega:«Sono affascinato dall’800 e dal rapporto tra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena. Il mondo di Jane Austen, dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante, abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, mi affascina con tutto il pudore, i turbamenti, le insicurezze e anche l’orgoglio e i pregiudizi che la giovinezza porta con sé. La povera e zitella Jane Austen si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi che sono una spietata critica e nello stesso tempo un’amorosa dichiarazione di appartenenza alla propria epoca. Per fare questo si cala nei suoi personaggi –alter ego amandoli e prendendoli un po’ in giro, magari standosene nascosta dietro una tenda ad osservarli, ridacchiando tra sé. Da dietro quella tenda, come nel buio di una quinta, celata agli sguardi altrui ma attenta a non farsi sfuggire nulla di ciò che accade, Jane Austen reinventa la realtà attraverso la sua rappresentazione ma mai smettendo di essere vera. Come avviene in teatro».

Lo spettacolo, pur tagliando personaggi e scene importanti che si trovano nel romanzo, centra l’obiettivo che è quello di “un percorso al femminile, tra giochi di specchi, finzioni e realtà, dove finalmente le donne possono ambire alla felicità”, come afferma Arturo Cirillo. E, infatti, tutta la rappresentazione esalta il ruolo di Elisabeth, sostenuto da una capace Valentina Picello, una giovane donna che non si piega ad un matrimonio di interesse, ma pretende un uomo innamorato, dolce, sensibile, capace di un amore profondo e rispettoso della sua intelligenza. La sorella Jane, una brava Sara Putignano, presenta invece le caratteristiche di una fanciulla in età da marito ottocentesche: romantica, timida, obbediente alla volontà dei genitori e di conseguenza duttile nelle mani di un futuro marito.

Il quadrilatero amoroso viene completato da Bingley, un talentuoso Giacomo Vigentini e Darcy, un disinvolto e fiero Riccardo Buffonini. Entrambi gli attori sono abili nel rappresentare silenzi, ammiccamenti, sospiri e orgoglio e pregiudizi propri di un’età giovanile, spensierata e priva di quell’educazione sentimentale che tanta parte avrà nei romanzi ottocenteschi, soprattutto in Francia (es. Alfred De Musset La Confession d’un enfant du siècle-On ne badine pas avec l’amour Gustave Flaubert L’èducazion sentimentale).

Arturo Cirillo tratteggia il Signor Bennet con rara maestria esaltandone gli aspetti comici e un po’ cinici di un buon padre di famiglia, ma è nel personaggio di Lady Catherine che raggiunge notevole empatia con gli spettatori per gli atteggiamenti caricaturali imposti al suo personaggio. É quasi sempre presente sulla scena alter ego della Austen, in osservazione degli accadimenti e dei personaggi nascosto dalle quattro paratie basculanti realizzate da Dario Gessati.

Alessandra De Santis è una madre tenera e premurosa ed una moglie affettuosa ricca di humor inglese.

Bravi anche Rosario Giglio, il reverendo Collins e Giulia Trippetta nel doppio ruolo di Charlotte, migliore amica delle sorelle Bennet e Caroline Bingley, sorella di Charles.

Le musiche originali sono di Francesco De Melis.

Nelle mani di Arturo Cirillo il romanzo Orgoglio e pregiudizio diventa uno spettacolo dove prevale il lato comico e farsesco di personaggi e situazioni ma non a scapito di quella indagine profonda sui sentimenti di cui il romanzo si nutre.

Lo spettacolo sarà portato in scena presso le seguenti città e teatri:

3 marzo Fermo Teatro dell’Aquila

5 marzo San Casciano in Val di Pesa (FI) Teatro Comunale Niccolini

dal 6 all’8 marzo Pavia Teatro Fraschini

10 marzo San Marino Teatro Nuovo

dal 12 al 15 marzo Brescia Teatro Sociale

dal 17 al 22 marzo Torino Teatro Carignano

dal 25 al 29 marzo Genova Teatro Duse

dal 31 marzo al 1° aprile Reggio Emilia Teatro Ariosto

dal 2 al 4 aprile Udine Teatro Nuovo

dal 7 all’8 aprile La Spezia Teatro Civico