Non Solo Medea al Teatro Mercadante di Napoli fino al 17 marzo 2019. Recensione
- di Maria BattagliaLo spettacolo Non solo Medea, approda al Teatro Mercadante di Napoli fino al 17 marzo 2019 , esso nasce con lo scopo di rivelare al grande pubblico l’attualità e la modernità dei testi degli antichi scrittori greci, in particolare Euripide e Sofocle nonché di un testo contemporaneo L’Homme nouveau di Florian Hellwig, liberamente ispirato a Fort Europa di Tom Lanoye.
L’attrice Manuela Mandracchia dà voce a numerosi personaggi del teatro greco: Antigone, Edipo, Ifigenia e Medea insieme ai danzatori del famoso Ballet National de Marseille e alle percussioni di Flora Duverger.
Attraverso il corpo, la parola e la musica, lo spettacolo si articola in sette parti: l’esposizione, il rifiuto, la presa di coscienza, il rimpianto, l’accettazione, la rivolta e l’esodo.
Tutto si fonde con singolare maestria e grande impatto emotivo per il dialogo continuo e vivo tra la voce narrante,i danzatori e le musiche energiche e potenti che attingono dal repertorio dei Pink Floyd, Arvo Part, Xenakis e Beethoven. Uno spettacolo di rara intensità e di alta classe dove tutto riporta ai grandi temi della filosofia classica e, in particolare, sulla fatalità e la libertà umana di fronte alla violenza della nostra società.
Uno spettacolo che fa riflettere sulle “magnifiche sorti e progressive” di un mondo che non ha più gli strumenti e la volontà per combattere disuguaglianze e soprusi, violenza e sopraffazione, crudeltà e abominio.
Le immagini scorrono impietose mentre i ballerini danzano in modo frenetico e convulso: guerra, disastri ecologici, incendi, macellazione e torture ad animali indifesi, migranti che hanno sul volto i segni della disperazione e della fatica di esistere.
Non solo Medea è un disperato affresco di denuncia civile sui mali del mondo contemporaneo e sul ruolo che ciascuno di noi può avere per la realizzazione di una società più umana e solidale.
I danzatori che si muovono sulle coreografie di Emio Greco e Pieter C. Scolten, sono strepitosi ed è doveroso menzionarli:Beatrice Cardone, Nonoka Kato, Yoshio Kinoshita, Florine Pegat-Toqquet, Maria Ribes, Aya Sato, Valeria Vellei, Denis Bruno, Carlos Diez Moreno, Pedro Garcia, Andrès Garcia Martinez, Gen Isomi, Alejandro Longines, Kengo Najo, Francisco Rodrigues, Nadjibe Said, Nahimana Vanderbusshe, Anton Zvir.
Le luci sono di Henk Danner e i costumi di Clifford Portier. La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e Ballet National de Marseille in collaborazione con Vaison Danses, ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna.