Natale al San Ferdinando di Napoli: Miseria e Nobiltà con una maschera perfettamente eduardiana Lello Arena
- di Nicola GarofanoDopo una lunga tournée costellata da un grande successo di pubblico e critica arriva a Napoli nel periodo natalizio, dal 20 dicembre al 5 gennaio, al Teatro San Ferdinando lo spettacolo Miseria e Nobiltà prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro. La celebre commedia di Eduardo Scarpetta del 1887 narra la vicenda dello scrivano pubblico Don Felice e del salassatore Don Pasquale che si fingono parenti del marchesino Eugenio perché questi possa ottenere la mano della figlia di un ex cuoco arricchito, vede protagonista, nel ruolo di Felice, Lello Arena. Con lui recitano Andrea de Goyzueta (Pasquale), Raffaele Ausiello (Eugenio il figlio del Marchese Favetti e Biase voce fuori campo), Fabio Rossi (Marchese Ottavio Favetti), Luciano Giugliano (Gaetano), Marika De Chiara (Gemma, sua figlia), Sara Esposito (Luigino, figlio di Gaetano), Giorgia Trasselli (Concetta, moglie di Pasquale), Maria Bolignano (Luisella, moglie di Felice), Carla Ferraro (Bettina), Irene Grasso (Pupella, figlia di Pasquale e Concetta), Fabio Rossi (Gioacchino Castiello), Alfonso Dolgetta (Vicienzo), Veronica D’Elia (Peppeniello, figlio di Felice). La regia è affidata a Luciano Melchionna, l’adattamento è dello stesso Melchionna insieme a Lello Arena, ideazione scenica di Luciano Melchionna, le scene di Roberto Crea, i costumi di Milla, le musiche di Stag.
Il regista Luciano Melchionna nelle sue note di regia scrive:
"Miseria e nobiltà. Miseria o nobiltà? Una cosa è certa, l’una non esisterebbe senza l’altra, così come il palazzo signorile, affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza le sue fondamenta buie, umide e scrostate. Un perfetto ecosistema: senza un solo elemento, crolla l’intera ‘architettura’. In uno scantinato/discarica, mai finito e mai decorato, dovesi nascondono istinti e rifiuti, tra le ceneri della miseria proliferano e lottano per la sopravvivenza ‘ratti’ che presto, travestiti da ‘cani o gatti’, sgomiteranno per salirealla luce del sole. Sono personaggi che trascinano i propri corpi come fantasmi affamati di cibo e di vita. ‘Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti in bilico tra la miseria del presente e la nobiltà della tradizione, intesa come monitodi qualità e giusto equilibrio. In un pianeta dove i ricchi sono sempre più ricchi,grazie ai poveri che sono sempre più poveri, non ci resta che... ridere. E qui Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità può suggerire. Un’opera comica, dunque, per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo. ‘E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può manifestarsi?’ Tutto vive di nuovo e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori, godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi inciampa tra ‘miseria e...miseria”.
Info: www.teatrostabilenapoli.it - biglietteria:tel 081 5513396