Music & Theater

“La Panne” di Friedrich Durrenmatt al Mercadante di Napoli dal 27 novembre all’8 dicembre 2019. Conferenza stampa di presentazione.

Nel Foyer del Teatro Mercadante di Napoli, si è tenuta stamane la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo La Panne di Friedrich Durrenmatt che andrà in scena da domani 27 novembre all’8 dicembre 2019.

All’incontro erano presenti il Direttore Artistico uscente Luca De Fusco, il regista Alessandro Maggi e alcuni attori della Compagnia tra i quali abbiamo riconosciuto Nando Paone e Giacinto Palmarini.

Gli altri interpreti che completano il cast sono: Vittorio Ciorcalo, Patrizia Di Martino, Stefano Jotti e Alberto Fasoli.

Composto nel 1956 da Friedrich Durrenmatt, geniale autore svizzero dello scorso secolo e adattato per un radiogramma del 1961, La Panne affronta i temi della verità e della giustizia.

La vicenda vede come protagonista Alfredo Traps ( Giacinto Palmarini), un agente di commercio che, avendo l’auto in panne, trova rifugio per la notte nella villa di un ricco giudice in pensione (Stefano Jotti).

Ogni sera, insieme ai suoi amici, il giudice organizza processi fittizi a personaggi storici quali Socrate o Gesù o a malcapitati di passaggio.

Il povero Traps, nel corso di una cena luculliana, si troverà accusato di un omicidio che non ha commesso. Il Pubblico Ministero Zorn (Nando Paone), lo convincerà del contrario e…

De Fusco ha detto che lo spettacolo è stato fortemente voluto dal Presidente Filippo Patroni Griffi e rientra a pieno titolo nel progetto “Verso Antigone” sul rapporto tra teatro e giustizia, una serie di conferenze da novembre 2019 a febbraio 2020 presso i Teatri Mercadante e San Ferdinando.

Non potendo curarne personalmente la regia essa è stata affidata ad Alessandro Maggi, più volte suo assistente nell’allestimento degli spettacoli per il Teatro Mercadante di Napoli. Inoltre, il Direttore Artistico ha detto che La Panne, pure essendo stata scritta in forma di romanzo ha di per sé la struttura di un’opera teatrale ed in questo allestimento ci si è valsi dell’ottima traduzione di Eugenio Bernardi.

Il regista Alessandro Maggi si è detto onorato di assumere la regia dello spettacolo e di essere animato da un profondo sentimento di gratitudine verso gli attori della Compagnia con i quali si è instaurato un clima di lavoro sereno e proficuo. Per quanto riguarda la difficoltà dell’allestimento di un’opera così complessa e sfaccettata si è proceduto ad una lettura attenta e ragionata del testo, scoprendone chiavi di lettura moderne e attuali.

Incalzato dalle domande dei presenti circa il testo e le caratteristiche degli attori il regista Maggi ha affermato:«Lo spettacolo non ha nulla di naturalistico. Ha una forte semiotica ovvero rimanda a numerosi significati, soprattutto quelli relativi al sottotesto. Possiamo considerare La panne come una tragedia greca, o meglio, una parodia della tragedia di Edipo dove però il protagonista si uccide con gioia per un senso profondo di redenzione. Traps è un eroe greco, un eroe tragico. Per quanto riguarda gli attori ho sfruttato le loro caratteristiche naturali, in primis quelle di Paone. É giusto che gli attori esprimano il bagaglio culturale della città di provenienza e sono felice di aver lavorato con attori napoletani. Spesso si dice che non sono rigorosi o professionali ma questo non è assolutamente vero: sono eccellenti e possiedono numerosi aspetti ironici, anzi un’ironia tragica.

Per quanto riguarda il testo, la scrittura di Durrenmatt è elevatissima e la traduzione di Bernardi esalta la potenza delle parole.

Nello specifico ho evidenziato le caratteristiche naturali di ciascun attore, come dicevo precedentemente. Paone dona al suo personaggio una leggerezza facendo leva sulla sua vena malinconica. Ho scoperto che Ciorcalo potrebbe rivestire ruoli brechtiani per la sua fisicità, Fasoli emoziona senza essere stucchevole, Di Martino per la sua solennità quasi sontuosa, Palmarini per candore, fragilità e bontà rendendole non di maniera».

Nando Paone ha detto di sentirsi felice e fortunato di partecipare all’allestimento per essere di nuovo diretto da Maggi, un regista che privilegia la lettura approfondita e competa del testo, e per lavorare con dei colleghi con i quali si è creato un rapporto umano e professionale profondissimo.

Giacinto Palmarini ha sottolineato l’importanza dell’allestimento di uno spettacolo su un testo di rara e sorprendente attualità manifestando la consapevolezza di aver fatto un lavoro eccellente sotto la direzione di Maggi e la vicinanza degli altri attori.

INFO: www.teatrostabilenapoli.it

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